Tra i mille mondi di una galassia postumana c'è Walden, un pianeta sul quale è stata fondata una colonia basata sulle idee di Henry David Thoreau.
Thoreau, un filosofo americano vissuto nel diciannovesimo secolo, esponente del trascendentalismo e naturalista, è stato particolarmente popolare tra i giovani negli anni sessanta e settanta, soprattutto per aver teorizzato la disobbedienza civile, ma anche per le sue idee su una vita utopistica a contatto con la natura, descritta nel libro Walden o vita nei boschi.
Nello Stato Trascendente, sul pianeta Walden, l'uso di tecnologia è limitato al minimo: treni, qualche autoveicolo. La vita è basata sull'agricoltura e sull'allevamento, ma sempre regolati dalla regola della modestia: non devi coltivare più di quello che ti serve per vivere.
Sullo stesso pianeta però abitano anche i pukpuk, una colonia preesistente che mal sopporta i nuovi padroni del pianeta e cerca di bloccare la diffusione delle foreste che stanno invadendo il loro habitat. La loro arma è il fuoco.
E il fuoco, i devastanti incendi boschivi e la lotta contro di essi, sono il filo conduttore del romanzo L'utopia di Walden (Burn) di James Patrick Kelly, in uscita in questi giorni nella collana Odissea Fantascienza. Il romanzo ha vinto il Premio Nebula nel 2006.
James Patrick Kelly, scrittore americano di evidenti origini irlandesi, ha nel carniere anche due premi Hugo. Ha scritto diversi romanzi e molti racconti, e tiene un podcast nel quale legge personalmente i propri libri, all'indirizzo freereads.blogspot.com/.
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