La serie Blood Ties era la dimostrazione che per parlare di vampiri non si deve per forza imitare la mitica Buffy (a proposito Sarah Michelle, smettila con questi film inutili e torna sul set) e che non tutti i "non morti" sono dei depressi dal brutto carattere.

Il telefilm aveva i suoi difetti, dati da un budget pressoché inesistente che in pratica annullava il concetto stesso di effetto speciale e a volte una leggera confusione narrativa (ma si è visto di molto peggio).

I pregi erano dei dialoghi molto brillanti, un personaggio femminile tosto e che per una volta aveva più di 16 anni e molto più carattere, accompagnata da un giovane vampiro che, diciamocelo, si godeva un mondo la sua situazione.

Inoltre la produzione e l'ambientazione stessa erano canadesi, il che donava un tocco diverso dal solito.

Se vi state chiedendo perché stia usando i verbi al passato, la spiegazione è semplice: la serie era stata comperata dall'emittente usa Lifetime, la quale non solo non ha più ordinato altri episodi dopo i 22 previsti, ma gli ultimi 2 li ha messi a disposizione solo on line.

Al che si aggiunge il peggiore dei destini, ovvero il finale lasciato in sospeso, ovvero il famigerato cliffhanger.

Ma la sua duplice nazionalità comporta comunque un pregio indiretto, dato da tre fattori: i fan, che stanno bombardando Lifetime perché non lasci cadere la serie; le emittenti canadesi; le altre emittenti usa.

In una recente intervista a E! on line il produttore esecutivo Randy Zalken ha rilasciato una dichiarazione in cui dice che l'intera produzione è "molto fiduciosa. Alcune emittenti canadesi ci hanno detto: si siamo interessati, diteci solo come dove e quando".

Inoltre, precisa che "ci sono speranze del coinvolgimento di altre emittenti Usa".

Come ad esempio Sci Fi Channel?

Un altro punto a favore è che i set non sono ancora stati smantellati e gli attori sarebbero ancora disponibili a indossare i panni dei loro personaggi.

Ultimo e non indifferente dettaglio; gli sceneggiatori sono canadesi e a loro di scioperi vari non potrebbe importare di meno.

Proprio come per il mito dei vampiri, per i quattro protagonisti, ovvero Christina Cox, Kyle Schmid, Dylan Neal e Gina Holden (che lavora anche in Flash Gordon), il tempo si è fermato.

Speriamo davvero che anche loro possano tornare in vita, in una forma o nell'altra.