Tra Mary Poppins e Burt Bacharach, con un po' di jazz da grande orchestra, di Harry Potter e qualche suggestione di Topolino apprendista stregone, la musica de La bottega delle meraviglie di Mr.Magorium è, di fatto, una lunga suite dallo stile newyorkese spumeggiante e leziosa. Talora commovente, in qualche momento melliflua e insopportabile. Una musica che non riesce a trovare un'identità ben definita e che si riduce a mero sottofondo di un film problematico, poco divertente e scarsamente interessante. Interessante davvero è, soprattutto, il tema 'Night time' ripreso più volte nel corso del film.