Bryan Fuller è sicuramente uno degli autori più talentuosi e poliedrici lanciati dalla televisione americana negli ultimi anni. Accanito fan trekkiano da sempre, è riuscito a coronare il suo sogno entrando nello staff autoriale dapprima di Deep Space Nine e poi di Voyager, rivestendo anche il ruolo di coproduttore in diversi episodi. Da lì in poi la sua carriera è proseguita sempre sul doppio binario e sempre con un occhio di riguardo al fantastico e alla fantascienza, partecipando a serial come Dead Like Me e Heroes, finché non è riuscito a lanciare uno show tutto suo, che scrive e produce in proprio. Parliamo di Pushing Daisies, letteralmente "spingendo le margherite", vero caso televisivo del 2007 che con una sola stagione all'attivo ha centrato sia il successo di pubblico che di critica, facendo incetta di premi e di ben tre nomination agli ultimi Golden Globe.
Pushing Daisies racconta le vicende di Ned, giovane cuoco specializzato in torte e in possesso della facoltà di riportare in vita ogni essere vivente semplicemente toccandolo, ma solo per una volta. Un secondo contatto causa infatti la morte "permanente". Ned mette a frutto il suo dono lavorando con Emerson Code, detective piuttosto privo di scrupoli, sui casi di omicidio insoluti. Il metodo è semplice: riportare in vita la vittima e farsi dire chi l'ha uccisa. Ogni episodio viene accompagnato da una voce fuori campo, un misterioso narratore onniescente che sembra saperla lunga sulle vicende raccontate, più di quanto ne sappia lo stesso Ned (interpretato da Lee Pace). In una recente intervista, Fuller ha confessato la propria speranza di riuscire a rivelare la vera identità del narratore, inserandola nel contesto della serie.
"Mi piacerebbe farlo diventare un personaggio attivo dello show" ha dichiarato Fuller a proposito dell'oratore nascosto, la cui voce appartiene all'attore Jim Dale. "Sarebbe un modo interessante per mostrare le storie da un altro punto di vista. Penso che il fascino delle favole stia proprio nella presenza di un narratore onniescente, ma questa è una favola moderna in cui abbiamo la possibilità di far ruotare punti di vista diversi, raccontare le storie da una diversa prospettive. Nella mia mente io so chi è il narratore, quale ruolo ha e mi piacerebbe rivelarvelo. Forse non nella seconda stagione (in fase di produzione, sciopero degli autori permettendo, N.d.A.) ma verso la fine; quando capiremo che il programma sta per terminare, allora aggiusteremo le cose in modo da svelare tutto." Per gli appassionati della neonata serie si prospetta pertanto un'attesa ancora lunga, visto il consenso che il programma raccoglie.
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