Sabato 7 giugno 2008, si è tenuta ad Asti, l'annuale convention dei fan di Martin Mystère. Un allegra brigata ha invaso, non troppo silenziosamente, le vie del borgo piemontese, guidata dall'infaticabile Luca Montesano, alias Zio Zuma, coadiuvato nell'organizzazione del Fest da Francesco Baroncini. I due sono infatti i promotori dell'A.mys, Associazione Culturale Nipoti di Martin Mystère.
Martin Mystère è un fumetto trasversale a molti generi. La fanta-archeologia in primis, ma anche il giallo, l'horror e la fantascienza. Ha raccontato di uomini in nero, di alieni e di teorie del complotto molti anni prima di x-files. Di misteriosi codici e di cavalieri templari, prima ancora che Dan Brown ci facesse un pacco di soldi. Ed è dal 1982 che, con momenti di alterna fortuna, è presente nelle edicole italiane. Dopo aver scorrazzato per le vie di Asti, i nipotini dello Zio Martin, si sono riuniti al “Diavolo Rosso”, un locale molto suggestivo, situato dentro una chiesa sconsacrata. Luogo quanto mai in tema “mysterioso”.
Alla convention era presente il redattore principale, ossia Carlo Recagno. Presente, ma solo in collegamento telefonico, il creatore e deus ex machina della testata, ossia Alfredo Castelli, in via di veloce guarigione dai problemi di salute che lo hanno attanagliato negli ultimi mesi. Recagno ha raccontato ai convenuti del suo lavoro per la testata, in particolare di quanto sia stato problematico gestire l'assenza forzata del grande Alfredo. Emblematico il fatto che per sopperire alla sua mancanza sia stato necessario dividere le incombenze dell'Alfredone nazionale su quattro persone!
Succulenta è stata poi l'anticipazione sul prossimo numero 300 della testata. Come tutti i numeri multipli di cento, anche questo sarà a colori. Tradizione "mysteriana", è che i numeri a colori, narrino vicende che abbiano i colori come argomenti principale. Argomento di questo numero sarà l'arcobaleno. Sarà quindi un numero antologico, con sette storie, ognuna ispirata a un diverso colore dell'iride. Ogni storia avrà un differente disegnatore, e sarà caratterizzata graficamente dalla dominanza del colore protagonista della storia. Il numero sarà introdotto da un prologo e da un epilogo, disegnato dal copertinista della serie, Giancarlo Alessandrini. Quindi il numero presenterà ben otto disegnatori. Di questi magnifici otto, oltre ad Alessandrini, Recagno ha potuto rivelare solo i nomi di Lucio Filippucci (che disegnerà la storia sul colore rosso), Rodolfo Torti (giallo), gli Esposito Bros (Viola), Daniele Caluri (Blu).
Caluri è anche il disegnatore che ha gentilmente fornito un disegno originale per la nuova tessera dell'associazione A.mys, pezzo molto ambito dagli "accumulatori" presenti alla convention. Sugli altri disegnatori dell'albo, Recagno è stato abbottonatissimo. Ha solo rivelato che saranno disegnatori che hanno in passato lavorato per MM ma che poi sono passati ad altre testate. Si è quindi scatenato un toto-disegnatori.
Io posso solo auspicare che nel gruppo siano presenti Corrado Roi, Giampiero Casertano, e Giovanni Freghieri, autori di pregevoli prove grafiche. Ma sono solo miei auspici. La verità, trattandosi di Mystère, sarà sempre più imprevedibile di quanto non si pensi. Poichè l'albo uscirà a dicembre, conterrà al suo interno una storia natalizia. Inoltre, per rendere più vario l'albo, non tutte le storie avranno per protagonista l'archeologo, ma anche il suo ricco cast di comprimari, quali per esempio il suo arci-nemico Sergej Orloff. Altre interessanti anticipazioni sulla testata sono state sull'albo speciale estivo, e sul futuro della testata, che si presenta quanto mai tranquillo, a tranquillizzare gli appassionati dello "zoccolo duro", sempre timorosi che la crisi del mercato editoriale possa coinvolgere il loro personaggio preferito. Dopo la conferenza, gli astanti si sono recati al circolo "Al Pino" dove si sono abbondantemente nutriti a base di ottime specialità piemontesi, quali il famoso fritto misto, per confermare che i fan di qualsiasi genere, non sono affamati solo di "cultura".
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