Non credo proprio. Ritengo però che emergeranno sempre più nuove forme di pornografia, svincolate dal sesso genitale, nel quale la pubblica disposizione al voyeurismo si potrà felicemente incanalare. Ma cosa dico? Stanno già emergendo, e sono sotto gli occhi di tutti.
La trasmissione televisiva Il Grande Fratello, apparsa per la prima volta sui teleschermi italiani negli stessi giorni in cui scrivo, è uno degli esempi più facili. E' inutile ripetere quanto da tutti già detto in proposito.
Qualche parola in più si può spendere per il progetto televisivo attualmente in progettazione a Berlino, nel quale un individuo dovrà cercare di sfuggire per un periodo prefissato ad una banda di individui che lo braccheranno... Si tratta pari pari della trama di uno dei più noti tra i racconti di Robert Sheckley, Il prezzo del pericolo, con l'unica differenza che i giocatori perdenti non verranno uccisi se non metaforicamente. Ma secondo Sheckley, interpellato in merito, non ci vorrà molto prima che anche questo piccolo problema venga superato, per una più piena soddisfazione del voyeurismo collettivo.
Anche perché la morte si preannuncia come il più papabile tra i candidati alla successione del sesso nel Regno dei Feticci Voyeuristici. La morte ed i suoi sottoprodotti, gli incidenti quasi-mortali. Già nascono come funghi trasmissioni televisive (chiaramente pornografiche) dove si mostrano individui mentre sono vittime di autentici incidenti. Alcune trasmissioni si specializzano sugli Incidenti Non Troppo Tragici e li condiscono con il classico sottofondo di risate. Poco importa che la vittima si sia magari rotta una gamba, la derisione è l'elemento morboso della faccenda, è ciò che in un film di pornografia sessuale sarebbe l'orgasmo. Altre trasmissioni più hard preferiscono gli Incidenti Che Per Un Pelo Non Ci Scappa Il Morto, dove si mostrano autentici gravi incidenti automobilistici, autentiche sparatorie, autentiche rapine, autentiche violenze di ogni genere, tutte (o quasi) con una sorta di pseudo lieto fino (cioè vittima grave o gravissima, liberamente amputata o sfigurata, ma tecnicamente non defunta). Ci sono già stati in passato sporadici film del tipo Gente Che Ci Lascia Davvero Le Penne, e possiamo stare certi che questo sarà un filone che tirerà sempre di più in futuro. Spremuto fino all'ultima goccia il filone dell'eros, solo l'altrettanto vasto campo del tanatos (tradotto in parla come mangi: la morte) avrà infatti di che nutrire l'umanità bisognosa di voyeurare in poltrona tra una giornata lavorativa e l'altra. I telegiornali lo sanno, e da tempo si sono già adeguati.
Importante, anche in un telegiornale, è infatti prima di tutto suscitare i bassi istinti. Solo in secondo luogo, eventualmente, informare sui fatti. Oggi come oggi, in troppo pochi guarderebbero ancora un telegiornale non pornografico, e allora a chi la si vende la pubblicità? Ed ecco allora un terremoto in Turchia ammazzare 30.000 esseri umani. 30.000. Una cifra spaventosa. Un intero stadio di gente morta in un sol colpo. Magari però si fosse davvero trovata tutta in uno stadio! Immagina che scena, cumuli su cumuli di gente morta, 30.000 cadaveri uno sull'altro con torrenti, ruscelli e cascatelle di sangue che implacabilmente scorrono ad irrigare il prato sottostante... Una pacchia per tutti i telegiornali del mondo. Invece no. Un terremoto tipicamente seppellisce le vittime che produce, senza nessun riguardo per i telegiornali, e lo spettacolo va a farsi friggere. Che differenza c'è tra 30.000 morti e 40.000 morti? Emotivamente, nessuna. Alla gente in Italia non gliene frega giustamente niente di 30.000 morti in Turchia od altrove, anche se quasi tutti fingeranno di sì in virtù dell'ipocrisia che la società da ognuno richiede ed apprezza. Dopotutto, tutti i giorni muoiono nel mondo decine di migliaia di persone, e che senso avrebbe se tutti i vivi trascorressero tutto il proprio tempo a compiangere tutti gli altri che altrove comunque non per questo morirebbero di meno? Il telegiornale ti informa che in virtù di un disastro o l'altro un certo giorno ci sono stati in Turchia o altrove un po' più di decessi del solito, e la cosa per te finisce lì a meno che tu non abbia parenti o affini in Turchia o altrove... La gente è lievemente più saggia di quanto i giornalisti vorrebbero che fosse e non si commuove a vanvera per cose che non la tocchino davvero e da vicino.... o quasi. Il telegiornale infatti sa che deve suscitare i tuoi bassi istinti, altrimenti gli indici di ascolto dove vanno a finire?, e allora ecco che si getta a pesce sulla notizia di un bambino rintracciato vivo sotto le macerie e da quel momento in poi, come attraverso una sorta di colossale lente di ingrandimento, si concentra morbosamente e pornograficamente su quest'unico dettaglio rivestendolo di un'importanza gonfiata che appare immediatamente grottesca se paragonata al contesto di tragedia di migliaia di morti dei quali però non importa giustamente a nessuno che abiti in un'altra zona del mondo. Una grottesca lente d'ingrandimento, della stessa natura di quella che in un film porno tradizionale ti sbatte in faccia un lungo primissimo piano dei genitali che per dieci minuti vanno ossessivamente avanti e indietro nella dimenticanza più completa di tutto il contesto. Una efficace e crudele lente d'ingrandimento: il bambino si salva... subito grande felicità sulle bocche di tutti, ecco quando e come giunge l'orgasmo in questo tipo di produzioni pornografiche; il bambino viene estratto morto... subito dolore e tristezza... un altro tipo ancora di orgasmo... solo per quel singolo bambino alla faccia dei 30 o 40.000 altri morti senza volto né storia illusoria. In realtà, non è dolore vero, né sui volti dei giornalisti - i quali fingono il dolore così come una pornoattrice finge il piacere - né negli animi dei telespettatori, anch'essi fondamentalmente indifferenti al destino di quel bambino sconosciuto; prova ne è che si dimenticheranno di quella piccola vittima in pochi minuti, analogamente a come lo spettatore di un film porno dimentica rapidamente le evoluzioni sessuali dell'attrice con cui si è fuggevolmente immaginato di accoppiarsi mentre invece si masturbava. Tutto ciò, non è forse già abbastanza pornografico?
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