I veri amanti della fantascienza godono ogni giorno di più. Non perché nuovi superbi e sublimi romanzi di fantascienza appaiano nelle librerie. (tutt'altro!) Non perché i film di fantascienza siano finalmente i capolavori che potrebbero essere (giammai! - a parte rarissime eccezioni, il migliore dei film di fantascienza non arriva a suscitare un decimo delle emozioni di un discreto romanzo di fantascienza di qualche decina d'anni fa). No. I veri amanti della fantascienza godono per la più elevata delle esperienze che un amante della fantascienza possa ambire a provare: quella di vivere in una realtà fantascientifica.

Il mondo somiglia ogni giorno di più ad un romanzo di fantascienza. Un bel romanzo di fantascienza. Il mondo quindi è sempre più bello, soprattutto perché non è solo sempre più bello, come in uno stucchevole cartone animato di Walt Disney, bensì anche sempre più brutto, come in un bel romanzo di Philip Dick. Non è quindi brutto in modo grigio e noioso, bensì brutto in modo variopinto, surreale, incredibile e tragicomico. Cosa vogliamo di più? Chi vorrebbe mai vivere in un cartone animato di Walt Disney, dove non si può fumare, scegliere il Male quando il Bene è inadeguato a fronteggiare le circostanze, pisciare e cagare (avete mai visto qualcuno andare di corpo in un cartone animato di Walt Disney?), fare del sano sesso e del sesso insano, oscillare liberamente su Internet fra siti culturali e quelli porno, avere un'idea originale e compiere un gesto inconsueto o inconsulto? Sta diventando di moda in Italia, tra i giovanissimi, uccidere i propri genitori. Il parenticidio è uno spunto letterario di grande effetto e notevoli tradizioni. (Una mattina di buon ora del giugno 1872 uccisi mio padre - un atto che, a quel tempo, mi fece una profonda impressione - Ambrose Bierce). Da un punto di vista artistico, fanno bene i media a spingere sull'argomento per amplificarlo, renderlo sempre più di moda e quindi innescare quel circolo virtuoso autoalimentante dell'emulazione che potrà eventualmente dare vita in futuro a situazioni interessanti: stermini di massa dei genitori da parte di ragazzine minorenni in cerca di un'identità, esecuzione dei propri genitori in diretta via Internet, con repliche in pay-per-view, edizioni de Il Grande Fratello con soli ragazzi che abbiano in precedenza ucciso almeno un genitore ciascuno. La tivù crea ciò che mostra, è per questo che la realtà diventa fantascientifica per forza. Quando in futuro si saranno tutti estinti gli animali belli a vedersi, le associazioni per la protezione degli animali belli a vedersi (avete mai visto qualcuno battersi contro lo sterminio di zanzare o di pulci?) ripiegheranno sugli anziani, anche se tutto sommato non si tratta di solito di soggetti poi troppo belli a vedersi, con grande fastidio della specie. La specie (quella umana, beninteso) è entusiasta di un fenomeno come quello del parenticidio di massa, utile a ringiovanire e rinvigorire i propri ranghi. Come nel regno animale agli erbivori vengono comodi i carnivori per fare fuori gli individui del gruppo più deboli e malati, così nel regno umano - rimasto privo di predatori naturali - fanno comodo le epidemie, le carestie le guerre e least but not last la moda ventura del parenticidio di massa. In quest'ottica i media, unici amplificatori possibili di un fenomeno per il momento circoscritto a pochi casi, si rivelano inaspettatamente per davvero al servizio della specie umana.

Ma anche il parenticidio di massa prima o poi diventerà una routine noiosa alla quale nessuno presterà più attenzione, come è già oggi con i morti in autostrada nei week-end o le centinaia di migliaia di persone uccise da alcol e tabacco. Quando un modo di morire diventa troppo consueto perde il suo esotismo e diventa improvvisamente invisibile, nel senso che nessuno lo nota più. Ma una volta che la realtà diventa fantascientifica, non la smette più. La fantascientificazione del mondo è probabilmente un fenomeno irreversibile. Ed è per questo principio universale che ai genitori assassinati del futuro verrà garantita la clonazione post mortem. Un'ingegnosa trovata di qualche mente balzana che sarà innanzitutto utilissima per convincere anche i ragazzini più inibiti dell'utilità morale e spettacolare, oltre che ecologica, dell'indubbiamente arduo gesto del parenticidio. Ed in secondo luogo fornirà alle tribù umane un bel mucchio di nuova materia fresca sulla quale spettacolarizzare per qualche tempo. Sarà più facile per una giovane ragazza uccidere la propria madre, o per un ragazzino accoppare il papà, sapendo che a questo modo il genitore potrà venire clonato gratis, trasformato così da vecchio o vecchia rompicoglioni in giovane feto e poi piccolo bambino a carico degli sponsor. Già, perché i piccoli cloni dei genitori assassinati riscuoteranno l'interesse morboso e un po' pedofilo dell'umanità telespettatrice, e gli sponsor pagheranno fior di quattrini pur di poter associare i loro marchi ai cloni dei massacrati, simbolo di rinascita, di nuova vita e di speranza dopo tanto sangue e tragedia. Uccidere i propri genitori si trasformerà congruentemente per tutti in un'operazione felice anche da un punto di vista finanziario, indipendentemente dalla classe sociale ed economica di appartenenza. Oggi come oggi, solo i figli dei ricchi ci guadagnano qualche liretta a far fuori mamma e papà. Gli altri al massimo ereditano il mutuo, che non è proprio il massimo, soprattutto considerato lo stress ed i postumi legali che un parenticidio comporta.