Arriva nelle librerie un altro romanzo di Gore Vidal dal titolo Myra Breckinridge.
Sicuramente Vidal non è un autore di romanzi di fantascienza, però alcune sue opere raccontano situazioni fantastiche e/o fantascientifiche e sono anche citate nel “Catalogo Vegetti” come questo romanzo, Duluth (recentemente ristampato), Myron, Kalki e In diretta dal Golgota.
L’autore, americano è nato nel 1925, il suo nome completo è Eugene Luther Vidal ma in seguito ha adottato come nime, il cognome del suo nonno materno Thomas P. Gore con il quale ha vissuto a lungo e gli era molto affezionato.
Laureato, partecipa, come volontario, alla Seconda Guerra Mondiale e alla fine del conflitto, rientrato in patria scrive, nel 1946, il romanzo Williwaw narrando le sue esperienze belliche.
Scrive successivamente opere che sorprendono e disturbano i benpensanti, basti citare il romanzo The city and the Pillar (La statua di sale, Fazi) dove per la prima volta veniva presentata l’omosessualità negli Usa in chiave molto realistica.
Myra Breckinridge, pubblicato negli Usa nel 1968, fece molto scandalo perché parlava di un ermafrodita, di cambiamenti di sesso e molto altro, tanto che il Times pubblicò un rovente articolo con il titolo: “Il decoro letterario è caduto così in basso?”. Dal libro fu tratto un film interpretato dalla bellissima Rachel Welch e Mae West.
Il romanzo fu pubblicato anche in Italia nel 1969 con piccoli accorgimenti per addolcire alcune parole all’epoca troppo “forti”.
La quarta di copertina: Fin da bambina Myra vuole entrare nello sfavillante mondo di Hollywood, tanto da plasmare la propria vita come fosse una continua messa in scena: creatura versatile, femmina trionfante che nessun uomo possederà mai, Myra è insegnante in una scuola di recitazione dove mette a soqquadro le regole del bon ton. Se in passato ha vissuto il sesso in modo passivo, ora è arrivato il tempo della vendetta e la vittima prescelta sarà Rusty, giovanotto piacente dalle belle speranze drammaturgiche, sul quale la prorompente insegnante eserciterà un ambiguo potere. E se la volontà di scardinare gli equilibri tra i due sessi, di propugnare un carnevale della cultura americana degli anni Sessanta è la missione della nostra eroina, d’altra parte qualcosa non torna nel suo intento rivoluzionario, e proprio lei s’innamorerà dell’ex ragazza del maltrattato giovane, la dolce e ferrea eterosessuale Mary-Ami.
Myra Breckinridge di Gore Vidal (Myra Breckinridge, 1968), Traduzione di Vincenzo Mantovani, Fazi Editore, collana Le Strade 132, pag. 294, euro 18,50.
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