L'Africa è comunemente considerata la "culla dell'umanità", il luogo in cui l'attuale versione dell'homo sapiens avrebbe visto la luce. Il continente primigenio, il nostro sguardo sul passato. Ma l'Africa non è solo passato, non è solo siccità, carestia e guerre; può anche essere una finestra sul futuro del genere umano, e di una concezione di civiltà e società. Già in passato abbiamo affrontato il tema della fantascienza di ambientazione africana, parlando di Wakati Ujao (Futuro africano), antologia di autori italiani sull'Africa del futuro. Oggi invece parliamo di The Shadow Speaker, ultima fatica di Nnedi Okorafor-Mbachu, americana di origini nigeriane, che definisce il suo romanzo come un "fantasy africano con elementi fantascientifici".
I viaggi nel paese di origine compiuti da bambina hanno sicuramente influenzato la visione dell'autrice. "Le mie storie continuano ad essere ispirare dall'Africa" ha dichiarato Okorafor-Mbachu. "Ho iniziato ad amare il Sahara guardandolo dal finestrino di un aereo. Visitandolo, ho avuto l'impressione di trovarmi su un pianeta alieno: niente tranne sabbia e terra spaccata. Sembrava un luogo abitato da qualcosa di non umano, che costituisce la mia ossessione". Le stesse impressioni pervadono anche The Shadows Speaker, romanzo del viaggio di una adolescente. "L'obiettivo della protagonista Ejii non è di salvare il mondo, ma di dare il proprio contributo per salvare il mondo, dato che è un'impresa proibitiva per una sola persona. Il mondo di Ejii è stato cambiato da una combinazione di attacchi nucleari e magia messa in campo da uno stregone-scienziato ambientalista haitiano."
Ejii è una quattordicenne dolce ma determinata che vive a Kwàmfà, una città nel deserto del Niger. "E' anche una dei bambini nati diversi dopo l'avvento del Grande Cambiamento" ha continuato Okorafor-Mbachu, "possiede occhi felini che le consentono di vedere fino a 15 miglia di distanza e nell'oscurità più fitta, inoltre è in grado di sentire gli spiriti della terra che le parlano attraverso le ombre." Che sono appunto gli Shadow Speakers del titolo.
Oltre alle origini africane, la giovane Ejii condivide qualcos'altro con Okorafor-Mbachu: la natura di persona reietta. "Tendo a scrivere di persone segnate, in qualche modo deformi. Amo questi personaggi perché sono una di loro; ho sofferto di una grave forma di scoliosi che mi ha portato a una parziale paralisi nel 1993, e che mi ha costretto a un'operazione per raddrizzare la spina dorsale. E' stato come se strani poteri non volessero la mia normalità; tutto questo l'ho trasferito nei miei scritti." Non resta quindi che lasciarsi catturare dalle magie futuristiche dell'Africa, dove anche il vento nucleare, se lo ascolti bene, può parlarti.
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