E dopo il passato, vediamo (stiamo o no parlando di fantascienza?) il futuro. Cosa potranno aspettarsi i tuoi – ci auguriamo molti – lettori? Per esempio, si parla di un fumetto.
Sezione π2, in effetti, è nato proprio grazie al progetto di una miniserie di prossima pubblicazione sulla rivista Solaris* della Cagliostro ePress. Due gemelli, concepiti insieme e destinati a vedere insieme la luce in questo fantascientifico autunno 2007.Pi-Quadro è stato concepito due anni fa, poco dopo l’inizio della mia collaborazione con lo studio fumettistico di Giorgio Messina. Un bel giorno dell’estate 2005 Giorgio mi chiede un soggetto originale e io, che da parte ho un magazzino di esperimenti mal riusciti pronti per l’uso, penso di riciclare l’ambientazione di un vecchio romanzo abortito dopo 200 pagine. Lo scenario e alcuni personaggi mi sono serviti da base per modellare Pi-Quadro, la serie in 10 episodi di cui parlavo poc’anzi e che è stata presentata in anteprima alla Comicon di Napoli, nella primavera 2007. Ai pennelli si alterneranno tre giovani promesse del fumetto indipendente italiano come Davide Tognetto, Simone Scarlatella e Luca Piersantelli: grazie all’intuizione di Giorgio, ognuno di loro sottolineerà con il proprio tratto personale un aspetto di questo futuro, dallo sfondo urbano al risvolto intimista della storia, passando per le atmosfere noir dell’indagine che ne rappresenta il filo narrativo centrale.Mentre ero alle prese con le sceneggiature dei primi episodi, mi sono reso conto di quanto fosse complesso lo sfondo che stava prendendo consistenza da appunti vecchi di almeno tre anni. Così ho pensato di sviluppare parallelamente anche Sezione π2, scritto per metà approfittando di un interminabile periodo di nullafacenza post-laurea, e per il resto sottraendo ore di sonno alle mie notti quando ero finalmente riuscito a trovarmi un lavoro per sopravvivere.Il fumetto è ambientato nel 2057, quindi due anni prima dei fatti narrati nel romanzo, ed è incentrato su un necromante della vecchia guardia, che non vediamo mai interagire con Briganti. Ma almeno un paio di personaggi di contorno tornano anche nel libro. A tutti gli effetti, comunque, si tratta di due storie nettamente distinte ma con un’ambientazione comune. Nella loro complementarità, spero davvero che possano fornire un quadro più vivido di questa Napoli post-Singolarità.
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