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Alta velocità
Racconto di Alberto Priora
Alberto Priora è il detentore di un invidiabile primato: consuma narrativa di fantascienza dall’età di otto anni e non ha ancora smesso. Come se non bastasse, scrive fin dai tempi delle elementari ed i suoi primi romanzi vantano svariati tentativi di imitazione.
Classe 1965, sposato, con due figli, Priora vive a Saronno (Va). Laureato in Scienze Naturali, ha lavorato come guida naturalistica, nell’editoria, nella distribuzione dei fumetti, come responsabile di negozio, come buyer e direttore vendite e infine come product manager e traduttore di videogiochi.
Il suo apprendistato al genere fantascienza è passato anche per una serie televisiva come UFO, per un film cult come 2001: Odissea nello spazio, per il fumetto, di cui possiede più di 15.000 albi in lingua originale e per il mondo delle fanzine, nel quale è stato animatore della testata Albedo. Tra il 1990 e il 1993 è vicepresidente di un club di Giochi di ruolo ed ha fatto il Master in almeno dodici giochi differenti (soprattutto Call of Cthulhu).
Come scrittore, ha vinto il Premio Galassia 2007, con il racconto Il singolo terrestre e le triadi di Cassiopea, pubblicato sul numero 53 di Robot ed il Premio Il Sentiero dei Draghi 2007, con il racconto Metodologie per un uso corretto dei soggetti affetti da patologie fobiche. Suoi racconti sono apparsi su Robot (Delos Books), Short Stories (Ed. Scudo), Mangiami Vol.1 (Magnetica Edizioni). Scrive, inoltre, news per il portale Fantascienza.com.
La sua passione per i videogiochi ed i giochi di ruolo traspare anche nel racconto che vi presentiamo, che ha per titolo Alta velocità. Un viaggio che viene improvvisamente interrotto può rappresentare anche l’inizio di un nuovo destino per due giovani ragazzi, abituati agli incontri virtuali e poco a quelli reali…
Le extra-storie del prof. Jones
Dai games ai romanzi, passando per i giochi di ruolo e le action figure: ecco l’expanded universe di Indiana Jones.
LeggiVentiquattr'ore al giorno nella terato-chimica
Racconto di Vittorio Catani
Da uno dei grandi autori italiani di fantascienza, un racconto denso di un'attualità sconvolgente. Come in molte altre sue storie, anche qui Catani racconta la realtà del nostro paese con gli occhi della science fiction
LeggiRisus sardonicus
Racconto di Dario Tonani
Dario Tonani è nato il 21 luglio 1959 a Milano, dove si è laureato in Economia Politica alla Bocconi e lavora come giornalista professionista al mensile “Ruoteclassiche”.
Grande appassionato di fantascienza, horror e narrativa fantastica, ha cominciato a pubblicare dalla fine dei Settanta. Dal 1979 al 2002 circa sono uscite una quarantina di storie brevi e lunghe sulle più varie testate, sia amatoriali (The Time Machine, Babele, La spada spezzata, The Dark Side, Ucronia, La Lampada di Alhazred, Shining, Diesel SF), sia professionali, fra queste “I grandi della fantascienza” (ed. Il Picchio, Milano), le collane di Perseo Libri (“Futuro Europa”, l’antologia Pianeta Italia), Solfanelli (la rivista “Dimensione Cosmica”), i volumi de I racconti fantastici di Montepulciano, i quotidiani “La Gazzetta del Mezzogiorno” e “Il Secolo d’Italia”, nonché altre pubblicazioni quali L’Eternauta, Oltre…, MC Micromputer, Achab, Akromedia, Raccolte Mille Lire (di Stampa Alternativa), Millemondi, Millemondi Horror, antologie della Solid, Edizioni Addictions, PuntoZero, edizioni Noubs; nonché su alcune webzine (Delos, Archivi del ’900, IT 6). Come si può notare, un’attività svolta con frequenza su testate di nicchia e spesso non espressamente dedicate alla fantascienza, Se da un lato ciò è testimonianza dell’eclettismo dell’Autore, della sua capacità di superare certe “secche” delle pubblicazioni specializzate, per altro ciò ha forse contribuito in tono minore ad una sua meritata “visibilità” presso il pubblico più specifico della fantascienza. Un’attività comunque, quella di Tonani, che non ha mancato di fruttargli ambiti riconoscimenti: alcuni premi Italia (nel 1991 per il suo primo romanzo, La baracca degli angeli neri, Solfanelli; poi nel 2005 per il racconto Giulio del grano, in “Fantasia”, cofanetto di Mille Lire curato da Franco Forte. Nel 1994 ha vinto il Premio Lovecraft per il racconto Garze, apparso sul “Millemondi” Strani Giorni e poi pubblicato sulla rivista Antarés). Nel 2000 da un’idea sua e di Graziano Braschi, che ne è stato curatore, è uscito per le Edizioni Addictions l’antologia Passi nel delirio. Psicopatologia dei racconti, dove a ogni storia segue una scheda psicoanalitica redatta dalla psicologa Anna Maria Palella.
Più che di fantascienza, Tonani è dunque autore d’un fantastico con contaminazioni talora horror, noir, fantascientifiche. La sue storie indugiano su personaggi ai limiti (talora oltre i limiti) del patologico in ambientazioni inquietanti, talora raccapriccianti. Dalle pagine balenano spesso immagini originali, ossessive. E’ il caso – per esempio – del racconto scelto per questa puntata della nostra rubrica “Quando le radici”: Risus sardonicus, storia che presentiamo soprattutto a coloro che ancora non hanno avuto modo di conoscere Tonani. Difficilmente questa insolita vicenda di “chiodi” si cancella dalla memoria. Risus sardonicus risale 1989 e vinse un Premio Tolkien, ma non fu mai pubblicato per le negative vicissitudini dell’editrice Solfanelli. E’ quindi con doppio piacere che presentiamo Tonani inedito, proprio mentre in edicola appare il suo Infect@: un Urania inatteso che ci auguriamo porti successo a Dario e inauguri finalmente una nuova stagione per la fantascienza italiana.
Lo scrittore aggiunge che recentemente ha ambientato nell’universo di Infect@ una serie di storie brevi e conta quanto prima di tornare con un seguito. Insaziabile divoratore di cartoon, vive nell’hinterland milanese con moglie e un figlio di 13 anni. (Vittorio Catani)
Rocky contro Rambo (e altre strane storie…) - Intervista con Sylvster Stallone
Torna ancora una volta il pugile più famoso del cinema, e torna uno degli eroi del cinema d'azione, che ha nel suo carniere anche vari film di fantascienza
LeggiLe opere narrative di H. G. Wells
5 su 5
di Herbert George Wells
Ugo Mursia Editore, 2003
Le grandi storie della fantascienza - 1939
5 su 5
a cura di Martin H. Greenberg e Isaac Asimov
Isaac Asimov presents the Great Science Fiction Stories 1, 1979, Mondadori, 2006
Tutta un'altra cosa - Urania 1500
4 su 5
a cura di Giuseppe Lippi
Tutta un'altra cosa, 2005, Mondadori, 2005
Cronache di un medioevo annunciato
Racconto di Francesco Grasso
Sul numero 24 di Delos pubblichiamo per la seconda volta un racconto di Francesco Grasso. I racconti in forma epistolare nel genere della fantascienza hanno una tradizione di storie brillanti nella quale Francesco si inseriva alla grande con questa storia ricca di citazioni e riferimenti.
LeggiBocca di vetro
Racconto di Alberto Cola
Suppongo questo sia il momento in cui ci si aspetti sempre che l'autore dica qualcosa di estremamente interessante. Il classico, tanto per iniziare: "parlaci di te". Be', ho sempre pensato che in realtà quello che di interessante l'autore aveva da dire si trova già nel racconto o romanzo che uno si appresta a leggere, o quantomeno me lo auguro, visto che forse state per leggere qualcosa di mio. Ma tant'è, mi tocca, quindi vediamo un po' di raschiare il fondo e scoprire cosa ne viene fuori.
Sono nato nel '67, un anno sfortunato visto che ci si ricorda sempre del '68 con un bel sospiro contestatore, e del '69 per via di quella bazzecola della Luna, ricordate? Ecco, io no, data l'età, e ammetto che un po' mi dispiace. Comunque sono arrivato in possesso dell'età giusta negli anni dirompenti di Edwige Fenech, se questo può servire. Storici anch'essi. Mantengo viva la mia fantasia lavorando come amministratore immobiliare, dopo aver dato quattordici esami del corso di laurea in giurisprudenza ed essermi accorto che, a ben vedere, il diritto privato e la filosofia del diritto non erano personaggi troppo entusiasmanti dei libri che stavo leggendo. Vi chiederete (e anche se non ve lo state chiedendo ve lo dico io): com'è che sei arrivato alla fantascienza? Semplice, perché i primi due libri che ho letto in vita mia, complice la libreria di mia nonna, furono: "La freccia di Cupido" di Barbara Cartland e "La compagna velata" di Liala. Comunque ho appena terminato "L'urlo" di Robert Graves, tanto per dimostrarvi che nel frattempo qualcosa è cambiato. In mezzo ci potete trovare di tutto, persino un po' di fantascienza. Decidere di scriverne, poi, è stato un atto di pura follia. A proposito di cambiamenti, se proprio dovessi identificarne uno legato al piacere di scrivere, scelgo quello capitatomi la sera in cui Franco Forte mi telefonò per dirmi che aveva deciso di inserire un mio racconto nell'antologia "Millemondi - Strani giorni" di Urania. Ancora oggi continuo a pensare che abbia sbagliato numero, ma credo pure che una persona moderatamente intelligente sappia sempre quando è il momento di tacere. Scusate, ma essendo giunto alla fine non posso esimermi dalla classica e mai troppo scontata domanda: sogni nel cassetto? Che diamine gente, ovvio, continuare a dare la caccia alle storie, braccarle negli spigoli del mio cervello aspettando la loro resa e inchiodarle su una pagina.. Almeno finché avrò velocità e fiato per farlo. Poi, amen. Ma nel frattempo mi sarò divertito, contateci.