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Dove muore l'astragalo 3
Racconto di Livio Horrakh
I racconti più famosi degli scrittori americani, lo sappiamo, vengono di continuo ristampati, raccolti in antologie che li mantengono vivi, che li fanno conoscere ai nuovi lettori. Ma dove finiscono tutti quei racconti bellissimi, quei piccoli gioielli prodotti dalla fantascienza italiana? Qualcuno, ma sono casi rarissimi, ogni tanto ricompare su qualche antologia. Per lo più spariscono, e vengono dimenticati. Noi vorremmo fare qualcosa per opporci a questa condanna, e cercheremo di pubblicare, dove sarà possibile, i grandi racconti della fantascienza italiana. Quello che vi presentiamo questo mese è uno stupendo racconto di viaggi, che richiama i sapori insieme di Kerouac e di Ballard, pubblicato per la prima volta su "Galassia" e che vinse il Premio Italia per il miglior racconto nella prima edizione di questo premio, all'Eurocon di Trieste del 1972. Negli anni Settanta Trieste ha dato tantissimo alla fantascienza italiana, e triestino è l'autore di questo racconto, Livio Horrakh. Leggerete altro di suo prossimamente su queste pagine.
LeggiDiscussioni
Questo spazio non sarà, assolutamente, uno spazio fisso. Tuttavia, visto che il nostro editoriale del mese scorso ha suscitato qualche dissidio, ci sembra giusto lasciare lo spazio per la replica al diretto interessato. Non vogliamo replicare punto per punto perché non ci sembra il caso di portare avanti ulteriormente la polemica, sebbene De Turris in qualche punto ci attribuisca affermazioni ben lontane dalle nostre. Un paio di cose le dobbiamo annotare: De Turris fa riferimento più volte alla nostra età, che non è così tenera come sembra supporre (le nostre prime fanzine di fantascienza risalgono a quasi vent'anni fa); ribadiamo inoltre che la nostra critica non era a De Turris come persona ma all'articolo di De Turris, che in quel contesto - un numero celebrativo di Urania - ci sembrava fuori luogo e abbiamo scritto perché. Per quanto riguarda poi l'accusa di vivere di ciberspazio e non accorgerci di cosa accade nel mondo dell'editoria, credo che rispondano bene i trentatré numeri di Delos sotto gli occhi di tutti. Infine perché non notare, nella nostra costante difesa del mezzo elettronico, che nessuna rivista cartacea avrebbe pubblicato integralmente una risposta di sei cartelle a un editoriale di poche righe? Per tutto il resto lasciamo il giudizio ai lettori.
LeggiZaffiro e Acciaio 10
Una musica inquietante sottolinea le immagini di una maglia (l'equilibrio dello spazio-tempo?) che si sfalda mentre una voce fuori campo recita: "Tutte le anomalie verranno regolate dalle forze che controllano ogni dimensione. Ovunque ci sia vita non verranno utilizzati elementi transuranici pesanti. Sono disponibili pesi atomici medi: Oro, Piombo, Rame, Giaietto, Diamante, Radio, Zaffiro, Argento e Acciaio. Sono stati scelti Zaffiro e Acciaio"...
LeggiSindrome di Nomoski
Racconto di Giovanni Burgio
Giovanni Burgio è relativamente nuovo dell'ambiente, ma in breve tempo ha dimostrato di saper crescere parecchio come autore, sfornando racconti sempre migliori, sempre più calibrati e sempre più vicini agli standard qualitativi che segnano il passaggio del confine tra amatorialità e professionismo. Un suo racconto ha vinto l'ultima edizione del premio Courmayeur, e nelle passate edizioni del premio Alien ha sempre fatto bene, come con il racconto che segue, che si è piazzato tra i finalisti. Sono sicuro che Giovanni continuerà a crescere, perché ha dalla sua due armi molto importanti: la modestia e la capacità di mettersi in discussione. Solo così si può continuamente migliorare.
LeggiIl cuoco di Urania: Massimo Mongai
Quest'anno il Premio Urania parla di cucina: infatti il vincitore, in uscita proprio questo mese, è il romanzo Memorie di un cuoco d'astronave di un autore esordiente, Massimo Mongai. Siamo andati a scoprire chi è.
LeggiDaneel
Racconto di Alessandro Vietti
Okay, lo ammetto, non ho ancora avuto modo di leggere Cyberworld, il romanzo d'esordio di Vietti con cui si è aggiudicato un'edizione del Premio Cosmo della Nord. Del resto, che volete, seguire la parte della narrativa di Delos mi prende quasi tutto il mio tempo libero, e io... okay, okay, va bene, giù le spranghe, la smetto di dire boiate, è solo che quel titolo mi prendeva male, così ho deciso, prima di affrontare il romanzo, di leggere qualche racconto di Vietti. Uno mi è piaciuto abbastanza, è quello che segue, lo mettiamo in linea così potete servellarvi con commenti personali, critiche feroci, elogi spassionati, lacrimoni da coccodrillo. Io dico solo una cosa. Dopo aver letto questo racconto mi è venuta una certa voglia di andare a prendere dallo scaffale anche Cyberworld. Ma cavolo, quel titolo...
LeggiChiedete di Bierkovitz
Racconto di Giovanni Burgio
Giovanni Burgio sta crescendo. A passi sempre più veloci e decisi si sta guadagnando un posto di rispetto tra gli autori italiani del fantastico nazionale. Personalmente lo conosco bene per aver letto alcuni dei suoi migliori racconti che hanno partecipato ai premi Lovecraft e Alien, ma ormai il suo nome ha cominciato a girare da quando, all'ultima Italcon di San Marino, l'abbiamo visto salire sul palco a ritirare la palma d'onore del "Premio Courmayeur", che ha vinto con il racconto BabyLight. Ma non e' tutto qui. Perche' molte altre sue opere usciranno presto in antologie prestigiose, dando a Burgio il merito che si è guadagnato scrivendo racconti piacevoli e ricchi d'inventiva come questo che segue.
LeggiAriel
Racconto di Giandomenico Antonioli
Giandomenico Antonioli è già apparso su Delos, con il suo bellissimo racconto "Datemi la mia dolce geisha", arrivato secondo a un premio Alien. Questa volta il ritmo e l'atmosfera del racconto che ci ha proposto sono cambiati considerevolmente, ma la sua capacità d'interessare il lettore non ne risente affatto. "Ariel" ha un sapore tutto suo che cresce paragrafo dopo paragrafo, intessendo un gioco di sense of wonder e mistero che affascina, anche al di là della trama in sé e della sua, per certi versi, scontata conclusione.
LeggiPK Paperinik New Adventures
Può un fumetto essere allo stesso tempo un'assoluta novità e l'erede di una celeberrima tradizione? Può proporsi come una rivelazione moderna e rappresentare nel contempo un vecchio amico ritrovato? Può delinearsi come un'indiscussa Opera Prima e ciò nonostante vantare un illustrissimo pedigree?
Sembra un controsenso. Eppure, è il caso del fumetto questo mese sotto i riflettori di Fantasia & Nuvole. Si tratta di PK, ovvero Paperinik New Adventures, una pubblicazione appena nata (la serie regolare è giunta appena al numero 6, anche se ci sono stati più "numeri zero") ma che ha già raggiunto con pieno merito uno strepitoso successo di pubblico e di critica (citiamo ad esempio il Premio Cartoomics per la migliore iniziativa editoriale e per il miglior sceneggiatore, Alessandro Sisti).
Amici
Racconto di Roberto Sturm
Questo racconto è stato segnalato a un'edizione del premio Alien (perdonatemi ma non ricordo più quale), ma da quello che so ha ottenuto anche altri riconoscimenti, per cui qualche pregio "oggettivo" deve necessariamente averlo. Se decido di pubblicarlo su Delos è perché a me personalmente è piaciuto, ha rievocato emozioni che credevo sopite da tempo, forse anche dolorose, eppure estremamente vivide e reali. Quando un'opera di narrativa riesce a toccare certe corde del nostro intimo, allora vuol dire che almeno in parte ha raggiunto il suo scopo. "Amici" di Sturm, per quanto mi riguarda, c'è riuscito perfettamente, anche se non saprei oggettivare in alcun modo quello che ha suscitato dentro di me.
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