Ricerca: «perche-nulla-vada-perduto»
Sette esperti di SF in cerca di un classico
Abbiamo chiesto ad alcuni noti protagonisti, a vario titolo, del mondo della fantascienza italiana di indicare tre classici, da leggere o rileggere, e indicarne le motivazioni. Ecco chi sono e quali romanzi hanno scelto.
LeggiUn viaggio verso l’infinito
Ipotesi sul “Primo Contatto” al contrario: e se fossero gli umani ad andare su un pianeta alieno? Riflessioni, tra il serio e il faceto, sull’animo umano e dintorni e sui possibili scenari di un’invasione umana su un altro mondo.
LeggiIl racconto e il romanzo
Qual è la differenza tra racconto e romanzo? Che vada ben oltre la semplice lunghezza è evidente anche dal fatto che molti autori eccellono nell'una ma non nell'altra forma. E per un genere come la fantascienza, che proprio nel racconto ha avuto grandissimi capolavori, il tema è affascinante.
LeggiMetro 2033
4 su 5
di Dmitry Glukhovsky
Metpo 2033, 2005, Multiplayer.it Edizioni, 2010
La palla al piede degli ebook
Arrivano gli ebook, anche i grossi editori scendono in campo, ma c'è una brutta sorpresa: lucchetti da tutte le parti. Molto, molto male: ecco perché.
LeggiDue donne in riva al lago
Racconto di Vittorio Curtoni
In quest’antologia formata da primi racconti c’è una sola eccezione: Vittorio Curtoni, di cui presentiamo Due donne in riva al lago, apparso nel 1969 su Oltre il Cielo 153. Il primo racconto di Curtoni è Danzate, morituri!, apparso sempre su Oltre il Cielo nel 1966. Ogni regola ha sempre un’eccezione e per un nome come quello di Curtoni ci è sembrato giusto farla, anche perché il racconto che proponiamo è davvero molto bello e intrigante.
Vittorio Curtoni (nato a San Pietro in Cerro, Piacenza, nel 1949) non ha certo bisogno di presentazioni, ma forse in pochi sanno che il Vic nazionale fin dalla giovinezza scriveva racconti ballardiani – in alcuni casi con espressa autorizzazione dello stesso James Graham Ballard in persona -, ispirato e rapito dalla bellezza narrativa dello scrittore inglese.
Oltre a essere traduttore sopraffino, editor, saggista e curatore di Robot (dal 1976 al 1979 pubblicata da Armenia Editore e dal 2003 dalla Delos Books), la più bella rivista di fantascienza, Curtoni è per molti – critici e lettori - uno degli scrittori più interessanti della cosiddetta seconda generazione della science fiction italiana. Andatevi a rileggere, se ne volete una prova concreta, i racconti delle sue antologie - La Sindrome Lunare e altre storie (Speciale Robot 6, Armenia Editore, 1978), Retrofuturo (Shake Edizioni, 1999) e Ciao futuro (Urania n. 1406, Mondadori, 2001) - e il suo unico romanzo, Dove stiamo volando (Galassia 174, La Tribuna, 1972).
Dei due racconti apparsi su Oltre il Cielo, Due donne in riva al lago ci è sembrato il più significativo, evocativo, quasi metafisico, in cui i temi cari a Ballard si fondono con la sensibilità di un allora giovane scrittore italiano di fantascienza, che in barba al tempo è rimasto sempre giovane.
Persons Unknown (Pilot)
Sei personaggi, ognuno dei quali sembra rappresentare una categoria sociale, si svegliano in una città fantasma. Chi? Come? Perché? Le basi di mistero e ambiguità ci sono tutte, seppur con un certo déjà vu dal sapore un po’ insipido. Un embrione di telefilm il cui sviluppo dipende tutto dalle prossime puntate.
LeggiDeus ex machina 1
Qualche considerazione su serie tv e rispettivi finali, e angeli e dei. Occhio, se non avete ancora visto i suddetti e ci tenete a non saperne nulla, passate direttamente all'ultima pagina di questo editoriale.
LeggiChe fine ha fatto il futuro?
Un noto antropologo francese ha ipotizzato la scomparsa del futuro nella vita dell'uomo. Ci chiediamo, allora, la fantascienza è in crisi perché non siamo capaci di immaginare la vita al di là del presente?
LeggiCiò che natura crea… il CNR conserva?
Un libro di Roberto De Mattei al centro di uno scontro tra scienza e religione sulla teoria dell’evoluzione elaborata da Charles Darwin.
Leggi