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Starship Troopers tra fantascienza e realtà
Dai Fanti Spaziali, che Robert A. Heinlein immaginò nel 1959 per difendere il mondo dagli alieni di turno, ai Guerrieri di terra che l'esercito degli Stati Uniti d'America vorrebbe realizzare per dominare nel ventunesimo secolo ogni altro esercito del pianeta. Leggiamo cosa succede quando fantascienza e realtà mescolano le carte, in attesa di scoprire al cinema quali effetti speciali sorreggono il film che la Sony e Paul Verhoeven hanno tratto dal romanzo-culto di Robert A. Heinlein.
LeggiCamminando alla mia maniera
Racconto di Stefano Fantelli
Questo breve racconto cyberallucinogeno esprime in pixel quella che è la mia teoria sulla migliore fs: se si sa scrivere, se si possiede la tecnica e il linguaggio, oltre a una buona capacità immaginativa, reinventare lo stereotipo, o comunque cambiare il sapore alla solita minestra, è la cosa migliore. Fantelli ci riesce in modo magistrale con questo raccontino stringato ma affascinante, carico di melodia e sensazioni agrodolci. Anche questo, nel suo piccolo, è creative writing.
LeggiDaneel
Racconto di Alessandro Vietti
Okay, lo ammetto, non ho ancora avuto modo di leggere Cyberworld, il romanzo d'esordio di Vietti con cui si è aggiudicato un'edizione del Premio Cosmo della Nord. Del resto, che volete, seguire la parte della narrativa di Delos mi prende quasi tutto il mio tempo libero, e io... okay, okay, va bene, giù le spranghe, la smetto di dire boiate, è solo che quel titolo mi prendeva male, così ho deciso, prima di affrontare il romanzo, di leggere qualche racconto di Vietti. Uno mi è piaciuto abbastanza, è quello che segue, lo mettiamo in linea così potete servellarvi con commenti personali, critiche feroci, elogi spassionati, lacrimoni da coccodrillo. Io dico solo una cosa. Dopo aver letto questo racconto mi è venuta una certa voglia di andare a prendere dallo scaffale anche Cyberworld. Ma cavolo, quel titolo...
LeggiLibero come un uccello
Racconto di Federico Gattini
Bello, divertente, scritto con un certo mestiere. Che cosa volere di più da un racconto, soprattutto un racconto di narrativa di genere? Federico Gattini è un'autentica novità per lo saff di Delos. Ci ha mandato di soppiatto il suo racconto, io e Silvio l'abbiamo letto ed entrambi ne siamo rimasti folgorati. Non dico che sia un capolavoro (ce ne sono ben pochi nella mia pur fornitissima libreria), ma certo raggiunse il suo scopo: diverte e ci fa respirare una sana boccata di ottima fs.
LeggiScacco doppio
Racconto di Lino Aldani
Lino Aldani, da molti, è considerato il padre della fantascienza italiana, eppure io, che indubbiamente sotto molti aspetti sono un suo "figlio" narrativo (nel senso che ho potuto beneficiare dei suoi preziosissimi consigli per aggiungere pepe e sale al mio modo di scrivere), credo che Lino non sia affatto uno scrittore di fantascienza. No, non voglio ricominciare con quelle sterili discussioni sul fatto che "Quando le radici" (il più bel romanzo di Aldani) o "Visita al padre" (il suo più bel racconto), secondo alcuni sono di fs mentre secondo altri no; voglio solo fare notare che quando le storie di Lino parlavano della nostra terra, con personaggi estremamente vicini a noi, al nostro presente umano e sociale (come nel romanzo e nel racconto citati prima), sono riuscite a intaccare la sensibilità del lettore, a trascinarlo in un universo evocativo di grande scrittura, a dargli insomma tutto quello che giustifica l'appellativo di scrittore. Lo stesso, a mio avviso, non è avvenuto quando Aldani si è cimentato in prove più specificatamente fantascientifiche. Alcuni dei suoi più applauditi racconti sono in realtà abbastanza approssimativi e mediocri, come se Lino fosse stato costretto a distrarre la sua ispirazione umanistica verso questi percorsi della narrativa di genere, che in definitiva non gli erano poi molto congeniali. Non mi riferisco solo a "Buonanotte Sofia", a "Trentasette centigradi" o ai piu' recenti "In attesa del cargo" e "Mochuelo", ma in generale a tutta la produzione di Lino che ha contribuito a classificarlo come uno scrittore di fs. Ebbene, se non fosse stata per questa "etichetta", Aldani avrebbe potuto conquistarsi uno spazio di rilievo come scrittore mainstream, producendo opere del livello di "Quando le radici" senza essere costretto a inventarsi mezzucci di second'ordine per farle apparire come appartenenti all'universo fantascienza. Potrebbe sembrare un paradosso, ma non lo è. Aldani ha sempre cercato di appiccicare un'etichetta fantascientifica alle sue opere, anche quando non lo erano affatto o potevano farne a meno (forse perché credeva di non avere alcuna speranza nell'acido mondo del mainstream, e che fosse più semplice affermarsi nello scantinato della narrativa di genere), e quando ha scritto fs pura, non so sotto quali stimoli, ha dato il peggio di sé, perché accade spesso che uno scrittore, quando deve sottostare a imposizioni di carattere "tecnico", anziche' "creativo", non riesca a dare il meglio. Anche se i racconti che seguono ci dimostrano che Lino era bravo comunque, conosceva il mestiere e sapeva imbastire un racconto come dio comanda. Eppure una cosa è la fredda operazione d'imbastitura di un racconto, un'altra è il processo creativo dettato dall'ispirazione e dalla musa interna che ogni vero scrittore porta dentro di sé. Musa che Lino ha consultato a fondo, quando si è messo a scrivere alcune opere che sono delle pietre miliari della narrativa italiana. Certo non di fantascienza.
LeggiL'ABC di Italcon '97
Com'è ormai tradizione, anche quest'anno il reportage del Convegno Nazionale del Fantastico, ve lo proponiamo nella versione scanzonata e brillante di Francesco Grasso. Il quale, questa volta, per far capire meglio cosa voglia dire Italcon, ha messo giù un vero e proprio piccolo glossario...
LeggiLino Aldani: commenti e testimonianze
Ho chiesto a tredici noti personaggi della SF italiana di intervenire con qualche parola a proposito di Aldani. Volevo sentire la voce di chi è stato ed è legato a lui da amicizia o rapporti professionali, e di chi l'ha conosciuto solo come autore. La richiesta è stata accolta con molto favore e soprattutto responsabilità. Sono molto grato agli intervenuti. Sono presenti, nell'ordine, interventi di: Vittorio Curtoni , Vittorio Catani, Domenico Gallo, Antonio Caronia, Eugenio Ragone, Renato Pestriniero, Ugo Malaguti, Ernesto Vegetti, Franco Ricciardiello, Enrico Rulli, Marco Calvo, Gian Filippo Pizzo, Mirko Tavosanis.
LeggiIntervista con Lino Aldani 1
Una lunga e brillante chiacchierata con il grande autore pavese sulle sue opere, la fantascienza e il futuro.
LeggiEdizione speciale: cosa c'è di nuovo
Con la realizzazione della "Special Edition" della Trilogia, tutti e tre i film sono stati ritoccati un po' dovunque, aggiungendo dettagli realizzati in con software tridimensionali o il semplice ritocco dei fotogrammi con programmi di ritocco fotografico. Inoltre è stato rifatto il montaggio usando stazioni per il montaggio digitale Avid. Ma ci sono anche molte scene del tutto nuove. Ecco un elenco dettagliato.
LeggiPentitevi, punk! disse l'uomo trek
E' possibile affrontare Star Trek da un punto di vista cyberpunk? Una cosa è certa: l'unico che poteva provarci è Emiliano Gokuraku Farinella.
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