Ricerca: «la-citta-che-siamo-diventati»
Dallo steampunk al postumano: il futuro della fantascienza secondo Paul Di Filippo
Ospite d'onore dell'Italcon 38/Sticcon a Bellaria, lo scrittore americano ha parlato della fantascienza e delle sue opere.
LeggiIncontro con Rama
5 su 5
di Arthur Charles Clarke
Rendez-vous whit Rama, 1973, Mondadori, 2012
Le città nelle nuvole
Pubblichiamo le prime pagine dell'edizione italiana di The Sultan Of the Clouds, uscito in aprile in Odissea Fantascienza.
LeggiGeoffrey Landis e la hard science fiction dal volto umano
Proponiamo l'introduzione di Salvatore Proietti al volume Le città nelle nuvole, un profilo di un autore ancora poco noto in Italia ma molto apprezzato in USA.
LeggiCorti – Pacchetto Viola (Ultracorpo, Pathos, La città nel cielo)
3 su 5
Italia, 2012, Fantascienza
di Michele Pastrello, Dennis Cabella, Marcello Ercole, Fabio Prati, Giacomo Cimini
Ipotesi sul “Primo Contatto”: UFO, solo fede e speranza?
Continui avvistamenti, rapimenti, messaggi più o meno criptici: siamo ormai circondati da centinaia di astronavi aliene, oppure solo da pazzi mistificatori "molto" umani?
LeggiCronaca dal neolitico
Racconto di Giuseppe Pederiali
Giuseppe Pederiali (1937) nei primi anni ’60 pubblicò su “Futuro” alcuni racconti di fantascienza rimasti storici (L’esenzione, Le belle figlie di madama Dorè, Primavera su Callipigia). Successivamente la narrativa di questo scrittore, autore anche di romanzi mainstream, virò verso il fantastico, riuscendo a creare una sorta di personalissimo fantasy nostrano che riscosse notevole successo (i romanzi Le città del diluvio, Il tesoro del Bigatto, Compagnia della Selva Bella e altri). Di successo anche la serie di romanzi storici sul dopoguerra e i thriller con l’ispettore Camilla Cagliostri. Da un suo racconto fu tratto il film di sf Luci lontane (1987), con Thomas Milian. Gli scenari di Pederiali sono, solitamente, quelli della Bassa Padana: come nel racconto che segue (1978). Una storia inquietante che crea un ponte con un nostro lontanissimo passato, per narrarci l’eterna vergogna di padroni e schiavizzati.
LeggiPrima che venga il caldo
Racconto di Gabriella Scialdone
È l’unico racconto di questa raccolta scritto da una donna, ed è anche un racconto particolare. Non semplice, in verità, ma scritto con mano sicura. Gabriella Scialdone (1948) è stata una delle non poche firme femminili della sf nostrana apparse nei primi anni ’70 con alcuni racconti (per la Scialdone una diecina nell’arco d’un ventennio) per poi dileguarsi. Al punto che non sono riuscito a rintracciarla (le mie ricerche continuano), ma sono convinto che sarà ben lieta di vedersi – se mai si vedrà – in questa antologia. Anche Gabriella, come Pestriniero, ama visceralmente la sua città, Venezia, e crea fantascienza ispirandosi ad essa. Qui incontrerete una Serenissima che serena assolutamente non è, e personaggi particolari immersi in mega-contrattazioni planetarie più o meno losche. Come dire che tutto l’universo è paese. Trovo la scrittura a singhiozzi e sussulti e misteri adattissima al soggetto.
LeggiLungo le vie dello spazio
Racconto di Renato Pestriniero
Renato Pestriniero (Venezia, 1933) esordì nel 1958 sulle pagine di Oltre il Cielo, rivista di cui fu uno dei collaboratori fondamentali. Autore di numerosissimi racconti e vari romanzi, ha raccolto buona parte della sua produzione breve nel volume C’era una volta la Luna (Perseo Libri, 2005), da cui ho tratto il racconto che segue: una storia “spaziale” tuttora decisamente originale. La scrittura di Pestriniero tratta con delicatezza sentimenti e situazioni e – come per Aldani – ha tendenze mainstream. Molte sue storie, alcune delle quali dedicate alla sua città, virano sul fantastico. Da un suo racconto sf il regista (oggi cult) Mario Bava trasse il film Terrore nello spazio (1965).
LeggiIl dolore del marmo
Racconto di Enrica Zunic'
Enrica Zunic' (pseudonimo di Enrica Lozito) si è imposta all’attenzione del mondo fantascientifico nel 2002, con la pubblicazione dell’antologia Nessuna giustificazione (Solid Books), grazie alla quale ha vinto il Premio Italia nel 2003. Ma il suo percorso letterario era iniziato ben dieci anni prima, con la pubblicazione del racconto Il dolore del marmo – che riproponiamo in quest’antologia –, pubblicato sul numero 3 della rivista Space Opera, datato 1991.
La Zunic’ è nata a torino, dove vive e lavora. La sua è una fantascienza originale, saldamente legata al fatto di essere attivista di Amnesty International. La tematica dei diritti dell’uomo, dunque, si fonde con una science fiction che potremmo definire classica e che in qualche modo ricorda il miglior Joe Haldeman, soprattutto quello di Guerra eterna (The Forever War).
Altri suoi racconti sono apparsi nelle antologie Universo privato e altre storie (Keltia Editrice, 1994), I mondi di Delos, (a cura di Franco Forte e Ubik, Garden Editoriale, 1999) e Sette anni alieni. Il meglio del Premio Alien (a cura di Franco Forte e Franco Clun, Solid, 2002). Il suo racconto Ain del nome dei numeri e della riparazione del cielo è stato pubblicato su Robot n. 53 (Delos Books, 2008).
In Il dolore del marmo, l’orrore della guerra e della tortura passa inevitabilmente per l’anima delle vittime e dei carnefici, lasciando tracce indelebili. È quello che accade anche ai protagonisti della storia, che siamo sicuri appassionerà e regalerà intense emozioni a chi lo leggerà per la prima volta, o a chi coglierà quest’occasione per rileggerlo, nella speranza che l’autrice torni presto a regalarci altre storie dello stesso tenore.