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Sounds & Visions. Tributo a David Bowie
Per gentile concessione dell'autore e dell'editore, pubblichiamo la prefazione dell'antologia che omaggia David Bowie: undici racconti per omaggiare altrettante canzoni di un Artista straordinario e unico per innovazione, ecletticità, visionarietà e influenza.
LeggiSogno di un futuro di mezza estate
Racconto di Francesco Verso
Una storia d'amore? Forse. Una storia di sesso virtuale? Sicuro. E per protagonisti due umani... o forse avatar...
LeggiCanto d’autunno
In un cupo futuro, un evento normalissimo può risultare... unico o quasi.
LeggiMack Reynolds: vita di uno scrittore radicale
Note biografiche di uno scrittore unico nel panorama fantascientifico americano.
LeggiTransessualizzatevi
Volete cambiare sesso in un batter d'occhio? Si può, ma solo nel futuro.
LeggiPrima che venga il caldo
Racconto di Gabriella Scialdone
È l’unico racconto di questa raccolta scritto da una donna, ed è anche un racconto particolare. Non semplice, in verità, ma scritto con mano sicura. Gabriella Scialdone (1948) è stata una delle non poche firme femminili della sf nostrana apparse nei primi anni ’70 con alcuni racconti (per la Scialdone una diecina nell’arco d’un ventennio) per poi dileguarsi. Al punto che non sono riuscito a rintracciarla (le mie ricerche continuano), ma sono convinto che sarà ben lieta di vedersi – se mai si vedrà – in questa antologia. Anche Gabriella, come Pestriniero, ama visceralmente la sua città, Venezia, e crea fantascienza ispirandosi ad essa. Qui incontrerete una Serenissima che serena assolutamente non è, e personaggi particolari immersi in mega-contrattazioni planetarie più o meno losche. Come dire che tutto l’universo è paese. Trovo la scrittura a singhiozzi e sussulti e misteri adattissima al soggetto.
LeggiDue donne in riva al lago
Racconto di Vittorio Curtoni
In quest’antologia formata da primi racconti c’è una sola eccezione: Vittorio Curtoni, di cui presentiamo Due donne in riva al lago, apparso nel 1969 su Oltre il Cielo 153. Il primo racconto di Curtoni è Danzate, morituri!, apparso sempre su Oltre il Cielo nel 1966. Ogni regola ha sempre un’eccezione e per un nome come quello di Curtoni ci è sembrato giusto farla, anche perché il racconto che proponiamo è davvero molto bello e intrigante.
Vittorio Curtoni (nato a San Pietro in Cerro, Piacenza, nel 1949) non ha certo bisogno di presentazioni, ma forse in pochi sanno che il Vic nazionale fin dalla giovinezza scriveva racconti ballardiani – in alcuni casi con espressa autorizzazione dello stesso James Graham Ballard in persona -, ispirato e rapito dalla bellezza narrativa dello scrittore inglese.
Oltre a essere traduttore sopraffino, editor, saggista e curatore di Robot (dal 1976 al 1979 pubblicata da Armenia Editore e dal 2003 dalla Delos Books), la più bella rivista di fantascienza, Curtoni è per molti – critici e lettori - uno degli scrittori più interessanti della cosiddetta seconda generazione della science fiction italiana. Andatevi a rileggere, se ne volete una prova concreta, i racconti delle sue antologie - La Sindrome Lunare e altre storie (Speciale Robot 6, Armenia Editore, 1978), Retrofuturo (Shake Edizioni, 1999) e Ciao futuro (Urania n. 1406, Mondadori, 2001) - e il suo unico romanzo, Dove stiamo volando (Galassia 174, La Tribuna, 1972).
Dei due racconti apparsi su Oltre il Cielo, Due donne in riva al lago ci è sembrato il più significativo, evocativo, quasi metafisico, in cui i temi cari a Ballard si fondono con la sensibilità di un allora giovane scrittore italiano di fantascienza, che in barba al tempo è rimasto sempre giovane.
Rumspringa
Racconto di Claudio Tanari
Cosa succede quando alcuni giovani di una comunità agricola scoprono che il mondo in cui vivono non è l'unico nell'Universo? La loro vita cambia, perché sono appena andati in rumspringa...
LeggiForbidden Science 1x01 4Ever
Sesso o fantascienza? Nessuno dei due.
LeggiIl sesso dei robot
Numero 105 di Delos: Batllestar Galactica, Jumper e I Griffin contro Star Wars
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