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Il dolore del marmo
Racconto di Enrica Zunic'
Enrica Zunic' (pseudonimo di Enrica Lozito) si è imposta all’attenzione del mondo fantascientifico nel 2002, con la pubblicazione dell’antologia Nessuna giustificazione (Solid Books), grazie alla quale ha vinto il Premio Italia nel 2003. Ma il suo percorso letterario era iniziato ben dieci anni prima, con la pubblicazione del racconto Il dolore del marmo – che riproponiamo in quest’antologia –, pubblicato sul numero 3 della rivista Space Opera, datato 1991.
La Zunic’ è nata a torino, dove vive e lavora. La sua è una fantascienza originale, saldamente legata al fatto di essere attivista di Amnesty International. La tematica dei diritti dell’uomo, dunque, si fonde con una science fiction che potremmo definire classica e che in qualche modo ricorda il miglior Joe Haldeman, soprattutto quello di Guerra eterna (The Forever War).
Altri suoi racconti sono apparsi nelle antologie Universo privato e altre storie (Keltia Editrice, 1994), I mondi di Delos, (a cura di Franco Forte e Ubik, Garden Editoriale, 1999) e Sette anni alieni. Il meglio del Premio Alien (a cura di Franco Forte e Franco Clun, Solid, 2002). Il suo racconto Ain del nome dei numeri e della riparazione del cielo è stato pubblicato su Robot n. 53 (Delos Books, 2008).
In Il dolore del marmo, l’orrore della guerra e della tortura passa inevitabilmente per l’anima delle vittime e dei carnefici, lasciando tracce indelebili. È quello che accade anche ai protagonisti della storia, che siamo sicuri appassionerà e regalerà intense emozioni a chi lo leggerà per la prima volta, o a chi coglierà quest’occasione per rileggerlo, nella speranza che l’autrice torni presto a regalarci altre storie dello stesso tenore.
Massima entropia
Racconto di Anna F. Dal Dan
Anna Feruglio Dal Dan, vive a Londra con una gatta di nome Zip, due Mac, e diverse orchidee rassegnate, ma non ancora defunte.
È nata nel 1966 a Udine, e siccome anche la sua incredibile forza di volontà ha dei limiti, ha ormai compiuto trent'anni. Ha lavorato per vent'anni come traduttore per Mondadori, Nord, Sperling&Kupfer e Meridiano Zero, tramutando narrativa inglese in narrativa italiana con l'aiuto di sinistre arti magiche e copiose quantità di caffeina.
Nel 2003 ha frequentato il Clarion West, dove è stata definita "incandescente", il che le ha permesso di accumulare un numero notevole di lettere di rifiuto entusiaste dai più grandi nomi dell'editoria di fantascienza mondiale. Ha venduto racconti a Farthing, Ficiton e Strange Horizon.
Ha lavorato per le forze più sinistre del capitalismo internazionale nella City, ma ha poi preferito una dignitosa povertà al mercato della propria anima, aiutata in questo dalla perdita del posto di lavoro. Al momento scrive, dipinge, fotografa, infila perline, si prende cura di cani e gatti, e studia da strizzacervelli.
Ventimila leghe tra le nuvole
Parte con questo numero di Delos una nuova rubrica che intende esplorare quelle scoperte e realizzazioni tecniche destinate a segnare la via del progresso umano, ma che alla fine non sono mai state realizzate. Iniziamo con la parabola dell’aereo a propulsione atomica.
LeggiArmageddon
4 su 5
di Alan D. Altieri
TEA, 2008
Nel post-umanesimo ci sarà mai posto per l’anima?
Sensazioni non sparse per una diversa lettura del postumanismo, non completamente tecnologica
LeggiFantascienza made in Germania
La produzione fantascientifica tedesca ha un’anima popolare: da Perry Rhodan ai film di Emmerich, passando per l’astronave Orion.
LeggiStratos: i proletari non hanno anima
4 su 5
di Miguelanxo Prado
Stratos, 1984, 001 Edizioni, 2006
La tecnologia è un rischio, ma è necessaria - Intervista con Vernor Vinge
L'autore di I Simulacri racconta i rischi del progresso tecnologico, e di come si possa trarre spunto da questo dualismo per scrivere ottima fantascienza.
LeggiGreg Bear: il progresso è alla portata del futuro (e dell'Uomo)
L'autore di Eon ci parla della sua carriera e del fenomeno editoriale del momento.
LeggiIl catalogo della SF, fantasy e horror
Per lungo tempo è stato collaboratore di Delos Ernesto Vegetti, l'anima del Catalogo che raccoglie tutta la narrativa fantastica pubblicata in Italia. In questo articolo a cavallo della fine del millennio raccontava la sua esperienza.
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