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Soldato Jordan
Racconto di Dario Tonani
Dario Tonani (milanese, classe 1959) appartiene a quella schiera di scrittori che ha esordito alla fine degli anni Settanta, ma è esploso definitivamente come autore di razza tra la metà degli anni Ottanta la fine degli anni Novanta.
Ha pubblicato una cinquantina di racconti in antologie (per Mondadori, Stampa Alternativa, Addictions, Puntozero, Comic Art, Delos Books), riviste varie e quotidiani nazionali.
Nel 2007, il romanzo Infect@ - i cui diritti cinematografici sono stati recentemente opzionati - è stato pubblicato su Urania n. 1521, e nel 2009, sempre sulla collana mondadoriana è apparso L’Algoritmo bianco, composto da due romanzi brevi che hanno in comune il protagonista, il killer Gregorius Moffa, e l’ambientazione, una Milano del 2045.
Tonani ha vinto vari premi, tra cui nel 1989 il Premio Tolkien, due volte il Premio Lovecraft (1994 e 1999) e tre il Premio Italia (1989, 1992 e 2000). Tali riconoscimenti sono il segno che Tonani si trova a suo agio con tutto l’immaginario della letteratura fantastica, dalla fantasy alla fantascienza, passando per l’horror. E come se non bastasse, negli ultimi tempi lo scrittore milanese si è anche lanciato in altri generi come la spy-story (con il racconto Il fuoco non perde ma, apparso su Segretissimo n. 1559) e il giallo (con il racconto L'escapista, di prossima pubblicazione su Il Giallo Mondadori).
Il racconto che qui presentiamo, Soldato Jordan, è apparso in appendice al romanzo L'antimondo di Vega di Dan Dastier (Editrice Il Picchio, 1979). Si tratta di un racconto che mette in luce gli orrori della guerra, anche quando a combatterla non sono necessariamente degli esseri umani in senso stretto. La guerra è guerra, sembra volerci insegnare il Soldato Jordan e come lui i tanti soldati Jordan che anche in questo momento scappano da altri soldati Jordan.
I sogni della fantascienza
Con il professor Carlo Pagetti, storico e critico della science fiction e docente di Letteratura Inglese contemporanea all'università di Milano, abbiamo parlato della science fiction delle origini e di quella moderna, ma gettando anche uno sguardo al futuro.
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Con il noto critico, facciamo il punto sul mercato, sui temi e sulle prospettive della science fiction nostrana, ma dal quale arriva anche una proposta che lui definisce "sogno" e che di fatto chiama in causa tutti i professionisti dell'editoria di fantascienza.
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Uno speciale dedicato alla science fiction di casa nostra e molto altro ancora per questo numero di Delos.
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Una riflessione sul transumanismo a partire dal celebre film tratto da un racconto di William Gibson.
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Dal cinema ai videogame e viceversa. Da Tron a Final Fantasy, quello tra la settima arte e l'arte ludica per eccellenza del mondo moderno, è un rapporto che ha prodotto film di successo, ma anche flop clamorosi.
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Da parte di Riccardo Campa, professore di sociologia della scienza all'Università di Cracovia e presidente dell'Associazione Italiana Transumanisti, un contributo esemplare per spiegare chiaramente cosa si può intendere per postumanismo, transumanismo e nuova umanità.
LeggiMare Nero
Racconto di Roberto Paura
Nonostante la sua giovane età, Roberto Paura (napoletano, classe 1986) è un fantascientifico doc, uno di quelli colpiti dal morbo in modo virulento e senza possibilità di guarigione. Se ne volete le prove visitate il suo sito Fabbricanti di Universi (www.fabbricantidiuniversi.it.
Da sempre appassionato delle opere più visionarie del fantastico e della fantascienza - quelle, per intenderci, che più si avvicinano al concetto di sense of wonder, Paura ha anche curato, dal 2004 al 2007, una guida di fantascienza sul portale SuperEva e, attualmente, fa parte della redazione di Delos Science Fiction e della rivista on-line Quaderni d’Altri Tempi (www.quadernidaltritempi.it).
Nel marzo 2005, un suo racconto, dal titolo La mente infinita di Dio, si è classificato primo al Premio nazionale di fantascienza Apuliacon. È membro della giuria del concorso di fantascienza Racconti dall'Oltrecosmo. In un’altra vita, studia Scienze politiche all'Università di Napoli L'Orientale.
Mare Nero potrebbe essere sbrigativamente definito come un racconto di fantapolitica, ma lo scenario sul futuro energetico ed ambientale del nostro Paese è di una stringente attualità.
Caldo Agosto in Sicilia
Racconto di Silvio Sosio
Silvio Sosio scrive narrativa con il contagocce. I motivi sono sotto gli occhi di tutti e quotidianamente (se non siete convinti, prendete un qualsiasi dizionario di fantascienza ed andate alla voce Fantascienza.com). E questi motivi non solo lo tengono occupato, ma di fatto oscurano la sua fama di scrittore. Eppure, quando gli impegni glielo hanno consentito, Sosio (per semplificare lo chiameremo da questo punto in poi S ha dimostrato di saper essere uno scrittore di razza. Se ne è accorto, ad esempio, Valerio Evangelisti che ha inserito il racconto Ketama, vincitore del premio Courmayeur nel 1996, in una antologia di scrittori italiani pubblicata in Francia.
Milanese, classe 1963, S* può vantare una carriera pressoché unica nel campo della fantascienza perché è stato tra i principali divulgatori del genere su Internet e non solo, fin dal 1993. Ha cominciato, infatti, prima nel mondo delle BBS con la conferenza dedicata al fantastico Fantatalk sulla rete OneNet (sopravvissuta fino al 2003 sulla Rete Civica Milanese) e poi con la creazione nel 1994 – insieme a Luigi Pachì – della rivista Delos Science Fiction e nel 1997 del portale Fantascienza.com, di cui è il Direttore Responsabile ed al cui interno è presente anche il Corriere della fantascienza.Ma la sua attività era cominciata – come per molti della sua generazione – negli anni Ottanta, con la realizzazione di una fantine dal titolo La Spada. Spezzata, vincitrice del Premio Europa come miglior rivista amatoriale europea
Nel tempo libero, S* ha anche dato il via, nel 1986, ad una parallela carriera di giornalista nel campo dell’informatica, collaborando con riviste come Applicando e, attualmente, con la rivista MacWorld, dove cura la rubrica Exposé.
È anche tra i fondatori della casa editrice Delos Books, che pubblica principalmente fantascienza e fantasy ed in un’altra vita (sempre parallela) è anche uno sviluppatore software, settore in cui ha una certa notorietà, fin dalla fine degli anni Ottanta, grazie a Rosetta, una utility per la conversione di file provenienti da WordStar e altri word processor. Ultimamente si occupa soprattutto di siti dinamici e web application.
Caldo agosto in Sicilia, il racconto che presentiamo in questa antologia, è nello stile di S*: breve, denso di humour, ma con un retrogusto amaro, molto amaro. Nel futuro del Bel Paese la mafia non è scomparsa, anzi…
Gli anni del vento
Racconto di Virginio Marafante
Recentemente, Virginio Marafante (Chioggia, 1947) è ritornato a scrivere narrativa, dopo un silenzio durato oltre dieci anni, trovando ospitalità sulle pagine di Delos Science Fiction. Non possiamo non rallegrarci della ricomparsa di un autore di talento che è stato protagonista della scena letteraria fantastica dagli anni Settanta fino alla metà degli anni Novanta.
In questo lasso di tempo, infatti, numerosi suoi racconti, diversificati per tematiche, hanno trovato accoglienza in molte riviste specializzate, ma soprattutto ha pubblicato due romanzi di impronta fantascientifica, Luna di Fuoco (Urania/Mondadori, 1991) e L' Insidia dei Kryan (Editrice Nord, 1980), che hanno vinto rispettivamente la seconda edizione del Premio Urania e il Premio Italia.
Nella vita non fantascientifica, Marafante ha lavorato per molti anni nel campo dell’informatica, interessandosi nel tempo libero, oltre che di narrativa, anche di musica e scienza. Attualmente, vive in una cittadina dell’hinterland milanese.
Gli anni del vento è una storia commovente, piena di calore, fatta di sentimenti, senza rinunciare però a far emergere anche un quadro sociale complesso ed affascinante: i Marconiani, gli Eco, le magalopoli da un lato e le zone agricole dall'altro e l'uso del vento come fonte energetica. Una storia di mare che ci ricorda che i pregiudizi possono trasformarsi in causa di tragedia o in momenti di sincero confronto.