Ricerca: «george-pai-il-conquistatore-delle-stelle»
Il futuro delle Tre Leggi
Le Tre Leggi della robotica create da Asimov hanno cambiato per sempre il modo di vedere i robot nella fantascienza? Andiamo a vedere il loro influsso sui robot successivi...
LeggiIo, Robot: dietro le quinte
Ecco come un giallo fantascientifico è diventato una storia ispirata a Isaac Asimov. L'applicazione delle tre leggi, il racconto del regista, dei produttori e dei creatori degli effetti speciali.
LeggiItalian Star Wars Celebration: - tutti al parco del cinema
La convention italiana di Guerre Stellari organizzata al Movie Studios Park di Lazise è stata l'occasione per scoprire il fandom degli amanti della saga creata da George Lucas, nel nostro paese particolarmente vasto e vitale.
LeggiIl Grande Fratello ti guarda
Telecamere dappertutto. Controllo dei dati trasmessi e ricevuti via internet. Echelon. Banche dati su ogni dettaglio della nostra vita. Non siamo mai stati così sotto controllo. Ma chi controlla i controllori?
LeggiDistopia, andata e ritorno
Dal Tallone di ferro di London alla grande fantascienza degli anni cinquanta di Bradbury, Pohl, Kornbluth, Bester. Passando per classici della distopia come 1984 e Il mondo nuovo: tutta la letteratura dell'incubo sociale
LeggiTerry Gilliam contro i mulini a vento della realtà
Il documentario Lost in La Mancha, interessante scorcio sulla realizzazione mancata del film L'uomo che uccise Don Chisciotte, offre in realtà anche un notevole ritratto del regista di Brazil, che risulta autore persino di bozzetti e storyboard, vero autore completo dei propri lungometraggi in un modo che sarebbe piaciuto anche ai critici della Nouvelle Vague.
LeggiUn futuro di vent'anni fa
Questo mese Sotto Spirito osa dedicare una rispettosa parodia al celeberrimo (inchino!) George Orwell, al secolo Eric Blair, e al suo più noto romanzo, l'immortale capolavoro distopico, antiutopico, fantapolitico, enigmatico (il lettore può qui aggiungere altri "-ico" a piacere) 1984.
LeggiCaccia a Wilbur Smith
Dopo la parentesi cinematografica del mese scorso, la rubrica dedicata alle parodie letterarie torna a beffeggiare i più noti narratori internazionali, prendendo di mira questa volta il cosiddetto "maestro dell'avventura", l'eterno scalatore delle classifiche dei best seller di tutto il mondo, l'instancabile cantore dell'epopea dell'Africa bianca e coloniale, insomma Wilbur Addison Smith.
LeggiLa notte del Moro
Racconto di Giovanni De Matteo
Sono nato nel 1981 a Policoro (MT), ma da quasi sempre la mia vita si snoda attorno a Castelnuovo di Conza, 800 anime sospese tra l'Irpinia e l'Appennino Lucano. La vita di paese non ha mai offerto grosse occasioni di svago, così ho trascorso l'adolescenza divorando i libri che mi capitavano a tiro. L'incontro con la fantascienza risale al 1993, quando il fatidico Almanacco della Bonelli mi schiuse le porte di un mondo che fino a quel momento mi ero sempre limitato ad assimilare nella forma di seconda mano delle trasposizioni cinematografiche. Ho cominciato con Lovecraft, Van Vogt e Asimov, per poi proseguire con Dick, Pohl, Heinlein, Herbert, Ballard, fino a Gibson, Sterling, Di Filippo e l'ondata cyberpunk degli '80, nella cui sensibilità ancora mi riconosco.
Di recente sono giunto finalista alla X edizione del Premio Alien. Il mio primo romanzo era giunto, nel 2000, finalista alla prima edizione del Premio Solaria indetto dalla Fanucci. Insieme al secondo è tuttora in cerca di un editore. Miei racconti sono pubblicati sui siti Otherside2002 ( web.tiscali.it/otherside2002/), www.pennadoca.net, www.domist.net, www.ilcancello.com e sulla fanzine milanese Avatär. Da circa un anno collaboro con Sandro Battisti e il blog www.cybergoth.splinder.it. Il progetto originario si è esteso a comprendere una catena di luoghi cibernetici affini, tra cui www.junction.splinder.it, uno strano attrattore di scarti artistici, speculazione e delirio, in piena sintonia con lo spirito postmoderno.
Attualmente vivo a Roma, dove sto completando gli studi in Ingegneria Elettronica.
Il racconto che vi apprestate a leggere ha molti debiti. Tra gli omaggi non proprio espliciti, restano evidenti quelli ad Alfred Bester (La Tigre della Notte è stabilmente nella cinquina dei miei libri preferiti), Thomas Pynchon (in particolar modo L'incanto del lotto 49) e Bruce Sterling (impossibile negare l'influenza del suo capolavoro, il ciclo della Matrice Spezzata). A loro va la mia riconoscenza, nella speranza che non decidano di far valere i loro diritti in tribunale...