di Darko Suvin
Darko Suvin (McGill, Emeritus) vive a Lucca. Tra i suoi ultimi volumi vi sono Defined by a Hollow: Essays on Utopia, Science Fiction and Political Epistemology (Lang, 2010), A Life in Letters (Paradoxa, 2011) e Splendour, Misery, and Possibilities: An X-Ray of Socialist Yugoslavia (rist. Chicago: Haymarket, 2018).
a cura di Salvatore Proietti
Le metamorfosi della fantascienza. Trad. Lia Guerra. Bologna: Il Mulino, 1985.
Curatore (con Giovanni Maniscalco Basile): Nuovissime mappe dell'inferno: Distopia oggi. Roma: Monolite, 2004.
Guest editor (assistant guest editor Salvatore Proietti): US Science Fiction and War / Militarism, numero monografico di Fictions: Studi sulla narratività 3 (Pisa-Roma: IEPI, 2005).
(L’elenco potrebbe essere incompleto prima del 1980; i siti indicati sono stati verificati il 30 settembre 2013)
Grammatica della forma e critica della realtà, in Strumenti critici 18 (1972): 197-217 (trad. ?).La fantascienza e il “Novum”, in La fantascienza e la critica: Testi del Convegno internazionale di Palermo, a c. Luigi Russo. Milano: Feltrinelli, 1980. 25-43 (trad. Carlo Pagetti).
La poetica della fantascienza, in L’immaginazione tecnologica: Teorie della fantascienza, a c. Adolfo Fattori. Napoli: Liguori, 1980. 43-48 (trad. Enrica Villari).Per una teoria dell'analisi agenziale, in Versus 30 (1981): 89-109 (trad. Vita Fortunati e Carlo Pagetti).
The Performance Text as Audience‑Stage Dialog Inducing a Possible World, in Versus 42 (1985): 3‑20. Tr. it. Un approccio al teatro come dialogo fra pubblico e scena inducente un mondo possibile, in Bachtin teorico del dialogo, a c. Franco Corona. Milano: Angeli, 1986. 160-75 (trad. ?).
Verso una topoanalisi ed una paradigmatica dello spazio drammaturgico, in Intersezioni 6.3 (1986): 503-27 (trad. Adolfo Forlini).
Locus, Horizon, and Orientation: The Concept of Possible Worlds as a Key to Utopian Studies, in Utopia e modernità, a c. Giuseppa Saccaro Del Buffa e Arthur O. Lewis. Roma: Gangemi, 1989, 47-65.
Some Thoughts on Yugoslavia/Alcune riflessioni sulla Jugoslavia (15 marzo 1991), in I Fogli cagliaritani 6 (1991): 3-4 (trad. Myriam Scherchen).
A proposito di Gibson e del cyberpunk, in Alphaville 1.1 (1992): 89-106 (trad. Antonio Caronia, non autorizzata).
Fantascienza, in Enciclopedia delle scienze sociali. Vol. III. Roma: Istituto della Enciclopedia italiana, 1993. 788‑92 (trad. ?).
Una desemantizzazione Quine-Schrödingeriana di mammiferi domestici come fascio d'onde: propagazioni transdisciplinari, in Oz: Rivista internazionale di utopie 2 (1994): 69-73 (trad. Francesco Battisti?).
A Modest Proposal for the Semi-Demi Deconstruction of (Shakespeare as) Cultural Construction, in Semeia: Itinerari per Marcello Pagnini, a c. Loretta Innocenti et al. Bologna: Il Mulino, 1994. 67-76.La letteratura comparata come prova di magia bianca, in Comparare i comparatismi, a c. Armando Gnisci e Franca Sinopoli. Roma: Lithos, 1995, 89‑98 (trad. ?).
La sincronia come scopo e referente: Una tesi sugli orizzonti della parodia, in I Quaderni di Gaia 9 (1995): 45-52. Versione ampliata “Excelsior”, o sugli orizzonti della parodia: La sincronia come scopo e referente, in Sincronie 25-26 (2009): 259-72 (trad. Alessandra Santini, Rossana Sebellin e DS).
(con Marc Angenot). L'aggirarsi degli spettri: Metafore e demifisticazioni, ovvero l'implicito del manifesto (Elogio, limiti e uso di Marx), in Le soglie del fantastico, a c. Marina Galletti. Roma: Lithos, 1997, 129‑66 (trad. ?).
L'opera di Dick: Arte come rifugio e visione del mondo (riflessioni introduttive), in Intercom: http://www.intercom.publinet.it/1999/suvin.htm (trad. Mario Fabiani, non autorizzata).
Centennial Politics: On Jameson on Brecht on Method, in Kamen’ 21 (gennaio 2001): 91-109.La regola e le eccezioni: Werner Krauss e gli studi romanzi in Germania, in Osservatorio critico della germanistica 1 (2002): 33-43 (trad. Stefano Carducci).
[come Lord Munodi] Il capitalismo ha bisogno di guerra, in Bollettino della Società Letteraria [Verona] 2002 (maggio 2003): 47-71 (trad. Salvatore Proietti)
Considering the Sense of “Fantasy” or “Fantastic Fiction”, in Orizzonti del fantastico, a c. Alessandra Contenti. CD, Dipartimento di Letterature Comparate, Università degli Studi Roma Tre, 2002. Ed. it. Discorrendo del significato di “fantasy” o “narrativa fantastica”, in Contemporanea 7 (2009): 11-48 (trad. Maria Scaglione).
Reflections on What Remains of Zamyatin's We after the Change of Leviathans: Must Collectivism Be Against People? In Contemporanea 1 (2003): 71-89.
Europa? Repubblica delle lettere? Tre tesi, in Bollettino '900 — Electronic Newsletter of '900 Italian Literature 1 (giugno 2003): http://www3.unibo.it/boll900/numeri/2003-i/W-bol/Suvin/Suvin.html (trad. ?).
Leggere è un verbo transitivo [in sezione monografica "Che cosa significa: leggere," a c. Simona De Luca e Alessandro Piperno], in Sincronie 7.13 (genn.-giugno 2003): 51-58; rist. abbreviata in Writers Magazine Italia 1.2 (2005): 52-53. (trad. Daniela Guardamagna?).
Sulla “invenzione” dello Stato jugoslavo. Lettera, in Giano 47, (sett. 2004): pp. ?. Testo inglese in: http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/4157.
Fantasy as Critique and Cognition, in Linee d'ombra: Letture del fantastico in onore di Romolo Runcini, a c. Carlo Bordoni. Cosenza: Pellegrini, 2004. 269-77.Sul concetto di utopia in epoca moderna, in Nuova secondaria 5 (gennaio 2004): 105-11 (trad. DS e Virginio Pedroni).
Introduzione [senza titolo], in Nuovissime mappe dell'inferno: Distopia oggi, a c. Giovanni Maniscalco Basile e Darko Suvin. Roma: Monolite, 2004. 8-12 (trad. Giovanni Maniscalco Basile e DS).Trenta tesi sulla distopia, ibid. 13-34 (trad. Giovanni Maniscalco Basile e DS).
Narciso e Anteo: il collettivismo deve per forza essere contro la gente?, ibid. 149-64 (trad. Giovanni Maniscalco Basile e DS).
To Laputa and Back: A Missing Chapter of “Gulliver's Travels”, in Crosscultural Encounters: Literary Perspectives, a c. Silvia Albertazzi e Claudia Pelliconi. Roma: Officina, 2005. pp. ?.
Guest Editor’s Preface, in US Science Fiction and War / Militarism, ed. Darko Suvin with Salvatore Proietti, Fictions 3 (2005): 9-11.
Of Starship Troopers and Refuseniks: War and Militarism in US Science Fiction, ibid. 107-154.
(con Salvatore Proietti). War and Militarism in Science Fiction: A Select Bibliography of Criticism in English (with an Appendix on Italian Sources), ibid. 154-63.
Conflitto, conflitto über alles?: Conflitto opposto a rivelazione come poetiche di narrazione scenica e paradigmi, in Guerre di segni: Semiotica delle situazioni conflittuali (Atti del Convegno A.I.S.S. 2002), a c. Giovanni Manetti et al. Torino: Centro Scientifico, 2005. 373-91 (trad. Alessandra Grego).
Introduzione sui generi letterari e la fantascienza, in Sincronie 20 (2006): 217-27 (trad. Lia Guerra, Daniela Guardamagna e DS).
Addio e salve: Differenziazioni nell’ultimo Philip K. Dick, in Trasmigrazioni, a c. Valerio Massimo De Angelis e Umberto Rossi. Firenze: Le Monnier, 2006, 83-112 (trad. Eva Bruno con Umberto Rossi e DS).
Exile as Mass Outrage and Intellectual Stance, in Viaggio e letteratura, a c. Maria Teresa Chialant. Venezia: Marsilio, 2006. 69-95.Sulle “nuove guerre” identitario‑territoriali, in Giano 55 (2007): 45-53 (trad. Claudia Cimini).
In memoria di Stanisław Lem, in Robot 50 (2007): 54-62; anche in Carmilla (2007): www.carmillaonline.com/archives/2007/07/002320.html e http://www.carmillaonline.com/archives/2007/07/002324.html (trad. Francesca Valentini).
Esiliati e migranti: Le riflessioni di Said e l’appello di Brecht, in La lingua salvata, a c. Giulia Cantarutti e Paola Maria Filippi. Rovereto: Osiride, 2008, 15-21 (versione ridotta, trad. Amanda Nadalini).“Globalizzazione.” Lingua italiana d’oggi vol. 5. Roma: Bulzoni, 2008, 225-28 (trad. Mattia Mela).
L’ucronia, storia alternativa e fantascienza: Colloquio tra Marc Angenot, Darko Suvin e Jean-Marc Gouanvic, in IF 2.3 (marzo 2010): 29-35 (trad. Carlo Bordoni).
L’immigrazione in Europa oggi: apartheid o civile coabitazione?, in Kamen’ 37 (giugno 2010): 101-34 (trad. Elisabetta Stachiotti Binni).
Le cognizioni della “Seconda trilogia di Earthsea” di Ursula K. Le Guin: Un commentario, in Anarres 1 (2012): 5-21 e: www.fantascienza.com/anarres/articoli/13/le-cognizioni-della-seconda-trilogia-di-earthsea-di-ursula-k/ (trad. Maddalena Tarallo).
Il capitolo finale? Leggendo Brian Stableford, in Anarres 1 (2012): 76-85 e: http://www.fantascienza.com/anarres/articoli/4/il-capitolo-finale-leggendo-brian-stableford/ (trad. Gemma Castelli, rev. Salvatore Proietti).
Per altre informazioni bibliografiche riguardanti scritti su fantascienza e utopia si veda Darko Suvin: A Checklist of Printed Items that Concern Science Fiction, in Learning from Other Worlds: Estrangement, Cognition and the Politics of Science Fiction and Utopia, ed. Patrick Parrinder (Liverpool: Liverpool UP, 2000; Durham, NC: Duke UP, 2001), 272-90.
Libro di saggi sulla drammaturgia moderna (su Brecht, Beckett, Weiss, ecc.) tradotto ma non pubblicato per il rifiuto dell’editore di pagare la traduttrice.
Conferenza "Ragione cognitiva vs. emozione non-cognitiva?", 15/2/1995, Univ. di Roma III; 20/2/1995, Univ. di Bologna (trad. non pubblicata).
Epigrammi italiani aggiornati, 2003 (non pubblicato).
Anna Mandich. Recensione di Le metamorfosi della fantascienza, in Requiem pour l'utopie? ed. Carmelina Imbroscio. Pisa: Libr. Goliardica, 1986. 211-14.
Carlo Pagetti. Eureka! La critica SF nel mare tenebrarum, in La città e le stelle 5 (1986): 3-5. Ed. riv. SF Criticism in Italy, In and Out of the University, in Science-Fiction Studies 14 (1987): 261-66.
Vita Fortunati e Maria Teresa Chialant. Due interventi su Le metamorfosi della fantascienza di Darko Suvin, in La città e le stelle 5 (1986): 23-26.
Carlo Pagetti. Intervista: Teatro e altri misteri, in l'Unità 3 genn. 1990: 14.
Vittorio Roda. I fantasmi della ragione. Napoli: Liguori, 1996. 93-95, 125-26, 156-57, e passim.
Carlo Bordoni. Intervista con Darko Suvin, in Robot 42 (2003): 122-27.
Carla Dente. Some Thoughts on Metamorphoses: An Interview, in Proteus: The Language of Metamorphosis, ed. Carla Dente et al. Aldershot: Ashgate, 2005. 13-22.
Domenico Gallo. Recensione di Maniscalco Basile & Suvin, Nuovissime mappe dell'inferno, in Pulp 59 (2006): 54.
[M.] Giulia Fabi. Italian Contributions, in American Literary Scholarship: An Annual, 2005. Ed. Gary Scharnhorst. Durham, NC: Duke UP, 2007. 499-500 [sul numero di Fictions].Vittorio Catani. http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/10643/darko-suvin-lezione-di-fantascienza-a-bari/: 30 marzo 2008.
Riccardo Ciccarelli. Intervista: Gli esploratori del pianeta Utopia, in Il Manifesto, 29 mag. 2011: 10.
Salvatore Proietti. Alla ricerca di un genere letterario: La critica della fantascienza in Italia, in Cartografia dell’inferno: 50 anni di fantascienza in Italia, 1952-2002, a c. Gianfranco de Turris con Ernesto Vegetti. Bologna: Elara, 2012. 219-240.
Inverno 2013/2014
di Salvatore Proietti
di David Ketterer
Nella sovrapposizione fra diversi modi (apocalittico, mimetico, ermetico) e generi letterari, la categoria dello "slipstream" è complessa e articolata in un'enorme quantità di combinazioni possibili. Nello slipstream l'elemento fantascientifico è presente ma non dominante, anche se può contribuire a determinare le possibili interpretazioni del testo. Il saggio fornisce poi una lettura di due casi: Pattern Recognition di William Gibson, che include un velato indizio di un mondo alternativo, e State of Wonder di Ann Patchett, con la sua esitazione fra realismo (allucinazione) e fantastico (una visione religiosa).
di Salvatore Proietti
Attraverso un'analisi diacronica, il saggio prende in considerazione l'opera di Philip K. Dick come intertesto, nella sua rete di relazione con i discorsi, le mitologie e i presupposti della controcultura degli anni Sessanta, interpretando il suo portato narrativo, in termini bachtiniani, come meditazione dialogica su di essa. Il radicamento di Dick nella corrente dei movimenti oppositivi statunitensi del suo tempo si costruisce attraverso una science fiction "anti-essenzialista" in cui l'etica ha il primato su ogni metafisica e il misticismo è uno strumento tra gli altri per interpretare l'umano. Dick, comunque, presenta le tracce di quel mondo ideologico a partire da una diversa "struttura del sentire", un punto di vista presentato anche in termini di classe che ne rifiuta alcuni degli aspetti dominanti, legati a concetti di individualismo radicale.
di Stefano Carducci
La parabola umana di John Parsons racchiude almeno tre vite: lo scienziato fondatore del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena; l'appassionato che vive da protagonista la nascita della fantascienza negli anni '40 come amico di molti autori; lo sciamano seguace del mago Aleister Crowley. Tre visioni del mondo che Parsons non ebbe alcun problema a conciliare, nonostante l'apparente contraddittorietà della terza. L'ipotesi di lavoro dell'articolo tende a leggere la biografia di Parsons come una fonte di luce che illumina alcune ambiguità di una parte significativa della fantascienza americana.
di Antonino Fazio
La fantascienza presenta fin dalle sue origini una duplice anima: quella di letteratura popolare e quella di strumento concettual-speculativo, teso ad affrontare problematiche di vasto respiro. A partire da questa constatazione storica, l’articolo esplora i rapporti della fantascienza con il mainstream della teoria postmoderna, rimettendo in discussione lo schema tradizionale di una distinzione tra letteratura alta e bassa e rivedendo lo statuto del “meta-genere” della SF sulla base di uno spettro critico che dalle riflessioni di Walter Benjamin risale fino a quelle di Wu Ming 1 a proposito del New Italian Epic.
di Paolo Bertetti
Il saggio passa in rassegna, sulla base di ricerche d'archivio testimoniate dalla filmografia, la presenza della fantascienza nel cinema muto italiano. Purtroppo in parte perduta e normalmente trascurata, questa protofantascienza comprende anche produzioni di grande impegno. Dai viaggi fantastici alle avventure e disavventure di scienziati, da mostri e automi alla guerra aerea, dalle farse comiche al consistente contributo del cinema futurista, emerge un corpus consapevole il cui sviluppo riprende solo a partire dalla fine anni 50.
di Fulvio Ferrari
La mitologia nordica ha sempre svolto un ruolo di primo piano nella creazione degli universi letterari della fantasy. Il XXI secolo vede l’affermarsi di un uso per molti versi innovativo di questa tradizione narrativa e religiosa, non più legato a pretese di correttezza filologica e a nostalgie di ritorno al passato: gli dèi del Nord si mescolano agli esseri umani, si nutrono della loro immaginazione e della loro fede, partecipano alla loro storia. L’articolo prende in esame in particolare tre romanzi: American Gods dell’inglese Neil Gaiman, Gudenes Fall del norvegese Cornelius Jakhelln e Norse Code dell’americano Greg van Eekhout. Pur condividendo la presentazione di una interazione tra mondi, le differenti strategie di rielaborazione del mito e di costruzione dell’universo finzionale contribuiscono a delineare diverse interpretazioni del mondo attuale.
di Salvatore Proietti
di Daniela Guardamagna
di Riccardo Capoferro
di Giovanni Maniscalco Basile
di Salvatore Proietti
di Darko Suvin
di Alessandro Fambrini
Furio Jesi. L’accusa del sangue: La macchina mitologica antisemita, intr. di David Bidussa. Torino: Bollati Boringhieri, 2007. pp. 62, € 8,00
di Salvatore Proietti
Paolo Bertetti. Conan il mito. Pisa: ETS, 2011. € 15
di Alessandro Fambrini
Riccardo Gramantieri. Metafisica dell’evoluzione in A. E. van Vogt. Bologna: Elara, 2011. pp. 426, € 35,00
di Salvatore Proietti
di Alessandro Fambrini
di Salvatore Proietti
di Salvatore Proietti