Salvatore Proietti insegna Letterature anglo-americane all'Università della Calabria, ed è direttore di Anarres. Fra i suoi lavori più recenti, la cura di Henry David Thoreau, Dizionario portatile di ecologia (Donzelli 2017), e saggi su Samuel R. Delany (Leviathan, A Journal of Melville Studies, 2013) e sui conflitti razziali in Philip K. Dick (in Umanesimo e rivolta in Blade Runner, a cura di Luigi Cimmino et al., Rubbettino 2015), e una panoramica storica della SF italiana (in Science Fiction Studies, 2015), oltre alla riedizione della traduzione di Paul Di Filippo, La trilogia steampunk (Mondadori 2018).
Di Paolo Attivissimo la rete (e non solo) ha ospitato da anni gli interventi di debunking nei confronti di teorie del complotto in ogni sorta di campo, dall’11 settembre alle famigerate “scie chimiche”. Fra le sue ultime produzioni segnaliamo il prezioso libro Luna? Sì, ci siamo andati! (1° ed. 2010; per informazioni, http://attivissimo.net), che affronta le teorie intese a dimostrare che l’atterraggio sulla Luna non sia stato altro che una messa in scena mediatica. Narrazioni che nella fantascienza (scritte da Aldiss, Ballard, Aldani e innumerevoli altri) risultano di efficacia straordinaria, se traslate nella realtà empirica si rivelano consolatorie creazioni di capri espiatori. Coinvolgente, meticoloso e inesorabile, Attivissimo contrappone il principio di realtà ai salti mortali logici e alla visione paranoica dei conspiracy theorists, fra cui non si manca di evocare il complotto ebraico (111).
Per noi di Anarres, le varie versioni di new age (salvifico-olistica o archeologico-apocalittica) e complottismi si aggiungono alla lunga lista di mistificazioni, sotto l’etichetta di storia/scienza sovversiva e “non ufficiale”, più volte denunciate negli anni Settanta su Science-Fiction Studies. Come negli interventi di Darko Suvin e Stanislaw Lem nei confronti dei vari Von Daniken e Velikovsky, di ufologi, parapsicologi e atlantidei, è doveroso tracciare una chiara linea di demarcazione fra fact e fiction (che ovviamente riguarda anche la fantasy). Quando la distinzione è violata, quando la metafora e la metodologia diventano pseudo-ontologia esoterica si apre una porta incompatibile con il pensiero democratico.
Per chi lo avesse dimenticato, la strage fiorentina del 14 dicembre 2011 fornisce due motivazioni in più. I loro nomi sono Samb Modou e Diop Mor. Ne esistevano già sei milioni.
Primavera 2012
di Alessandro Fambrini, Salvatore Proietti
di Darko Suvin
Il ritorno alla materia di Earthsea negli anni Novanta rappresenta un nuovo vertice nella produzione di Ursula K. Le Guin, non meno della classica trilogia degli anni Settanta, e uno dei massimi risultati del genere fantasy negli Usa. Come nella sua SF, emergono il rifiuto delle facili dualità e le ambiguità di ogni promessa utopica, in cui fallibilità equivale ad apertura e ogni equilibrio deve essere instabile. In una revisione femminista, ecologista e anti-individualista dei primi volumi, genere e magia interagiscono in una maniera prettamente laica, permettendo all'approccio politico di affrontare l'ineffabile dimensione metafisica rappresentata dai draghi.
di Daniela Guardamagna
L'articolo pone a confronto gli ultimi due volumi del ciclo di Earthsea con i precedenti quattro romanzi. Sia Tales from Earthsea sia The Other Wind approfondiscono da un lato la componente femminista, dall'altro la metafisica "non-religiosa" derivata dal taoismo. In un confronto aperto con la prospettiva della morte (letterale e metaforica), risulta sempre più impellente la necessità di rifiutare ogni forma di chiusura ed esclusione.
di Salvatore Proietti
L'articolo esplora gli ultimi anni della produzione letteraria di Ursula K. Le Guin, come parte di un intertesto più ampio, che abbraccia tutta la sua carriera, prendendo anche in considerazione la posizione dell'autrice all'interno dell'istituzione letteraria italiana e statunitense. Fra i filoni di indagine sono il ruolo della comunicazione narrativa come forme di dialogo e memoria collettiva, l'articolazione della differenza, e le modalità in cui le antropologie aliene e fantastiche di Le Guin, anche negli scenari distopici, proseguono l'elaborazione - con la visione femminista sempre al centro - di modelli "ambigui" e aperti di utopia.
di Vittorio Catani
Cenni sul faticosissimo inizio e relativo cammino, tutto in salita, d'una critica della fantascienza nel nostro Paese fra sostenitori, oppositori, denigratori e acuti - talora anche illustri - osservatori. Ma i nodi della fantascienza italiana ancor oggi non appaiono del tutto risolti.
di Massimo Del Pizzo
Una rassegna della critica italiana - accademica e militante - sui testi classici e formativi della SF francese.
di Darko Suvin
Considerazioni sul ruolo e sui possibili sviluppi futuri della SF all'interno di un mercato letterario dominato - in maniera crescente - dalla fantasy, o meglio dalle sue forme piu' commerciali.
di Alessandro Fambrini
La fantascienza tedesca ha un'illustre compagna di strada nella produzione utopica che, di tradizione "alta", nel corso del Novecento s'intreccia con la letteratura popolare e dà vita ad alcune delle sue più straordinarie visioni. In questo articolo se ne ripercorre il filo fino alle soglie del terzo millennio.
di Fredric Jameson
La trilogia marziana di Kim Stanley Robinson aggiorna il genere utopico per l'epoca postmoderna. L'idea di storia (il permanere della sua pertinenza al futuro umano) è la posta in gioco nella complessa rete di alternative esplorate in una narrazione che intreccia scienza, ecologia, filosofia e politica nel tessuto del repertorio della fantascienza.
di Alessandro Fambrini
Fabrizio Foni. Alla fiera dei mostri. Racconti pulp, orrori e arcane fantasticherie nelle riviste italiane, 1889-1932 (prefazione di Luca Crovi, postfazione di Claudio Gallo). Latina: Tunué, 2007. pp. 334, Euro 22,50.
di Igina Tattoni
Paolo Bertetti e Carlos Scolari, a cura di. Lo sguardo degli angeli: Intorno e oltre Blade Runner. Torino: Testo & Immagine, 2002. pp. 283, Euro 16,00
di Antonino Fazio
Valerio Massimo De Angelis e Umberto Rossi, a cura di. Trasmigrazioni: I mondi di Philip K. Dick. Firenze, Le Monnier, 2006. pp. 288, Euro 21,50
di Alessandro Fambrini
Arno Schmidt. Specchi neri, a cura di Domenico Pinto. Sant’Angelo in Formis (CE): Lavieri, 2009. pp. 117, Euro 14,50.
di Fulvio Ferrari
J.R.R. Tolkien. Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm, a cura di Wu Ming 4. Milano: Bompiani, 2010. pp. 97, Euro 9.
di Salvatore Proietti