Doris Lessing, nata a Kermanshah in Iran da famiglia inglese nel 1919, è stata insignita ieri del premio Nobel per la letteratura con la motivazione: "cantrice dell'esperienza femminile, con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa."
L'esame cui ha sottoposto la civiltà non riguarda solo i suoi romanzi più famosi come Il Taccuino d'Oro o Memorie di una Sopravvissuta, ma anche Canopus in Argos, ovvero un ciclo di romanzi fantascientifici che focalizzano l'attenzione sullo sviluppo di una società futura dove razze più evolute aiutano razze meno evolute. I cinque romanzi Shikasta (1979), The Marriages Between Zones Three, Four and Five (1980), The Sirian Experiments (1980), The Making of the Representative for Planet 8 (1982), The Sentimental Agents in the Volyen Empire (1983) pur costituendo un affresco complesso sono leggibili singolarmente anche se il primo e il terzo sono entrambi legati all'evoluzione della Terra. Questi romanzi per anni l'hanno fatta bollare come "scrittrice di fantascienza" contribuendo insieme alla sua fama di "protofemminista" a farla escludere dai circuiti dell' Alta Letteratura.
Ma fortunatamente solo i cretini non cambiano opinione e il giusto riconoscimento per questa scrittrice è giunto.
Si spera che sull'onda delle edizioni costose riusciremo a leggere nella traduzione italiana anche il ciclo di Canopus di cui a oggi è stato pubblicato solo Pianeta 8 dall'editore Lucarini. Alcuni libri di Doris Lessing sono stati pubblicati anche da Fanucci, tra cui Memorie di una sopravvissuta che contiene alcune storie fantastiche.
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