La potente forza di gravità dell’ancora inesplorato pianeta Quatzalia attira l’astronave di una spedizione spaziale e ne causa il naufragio. I sopravvissuti Francis Lostwax e Burne Newman presto si accorgono che il pianeta non è l’Utopia che sembra essere. Gli abitanti, amichevoli e pacifici, vivono in una città protetta da un profondo fossato ma nel fossato non scorre innocua acqua e la medaglia ha un rovescio terrificante.
James Kenneth Morrow è nato a Philadelphia nel 1947, ha studiato ad Harward ed ha lavorato in disparati campi: insegnante di inglese, cartoonist, regista e scrittore. Nel 1977 ha scritto il suo primo romanzo, proprio questo Gli orrori di Quetzalia (The Wine of Violence), pubblicato poi nel 1981.
In una intervista Morrow dice: “Un giorno, mentre mi recavo al lavoro in automobile, mi sono trovato posseduto dall'idea per una storia di fantascienza: un'utopia libera dall'aggressività, una condizione idilliaca permessa da un singolare tipo di intervento tecnologico. (I cittadini si collegano direttamente ai televisori, il che permette loro di visualizzare, e quindi sfogare, le più violente fantasie.) Ero un obiettore militante alla guerra del Vietnam e volevo dipingere il pacifismo come una visione del mondo robusta, rigorosa, e creativa; la mia risposta a quei buoni a nulla di Eloi di La Macchina Del Tempo di Wells. Il risultato è stato il mio primo romanzo, The Wine of Violence”.
Temi ricorrenti nei suoi romanzi, satirici e grotteschi, sono la religione, la morale e l’etica sempre inseriti in una solida storia fantascientifica. L'ultimo viaggio di Dio (Towing Jehovah, 1994) primo romanzo della sua trilogia narra di come il corpo di Dio, di razza bianca, lungo due miglia e con una barba bianca, venga ritrovato nell’Oceano Atlantico e scateni le ire di un gruppo di atei che decidono di distruggerlo, mentre nel secondo romanzo Abaddon (Blameless in Abaddon, 1996) il corpo di Dio è parte di un Parco a tema religioso e un magistrato lo chiama in giudizio per crimini contro l’umanità. Ricordiamo infine The Eternal Footman dove Dio è ridotto al suo teschio orbitante intorno alla Terra. Morrow ha al suo attivo una nomination all’Hugo per Towing Jehovah, romanzo col quale ha vinto il premio World Fantasy nel 1995, ancora un World Fantasy (1991) per Nel nome della figlia (Only Begotten Daughter, 1990) e due Nebula per Il ribelle di Veritas (City of Truth) nel 1992 e per Storie della Bibbia per adulti (Bible Stories for Adults #17: The Deluge) nel 1988.
Mentre confessa di aver letto pochissimo Asimov ed Heinlein dice di apprezzare Clarke e Vonnegut del quale cerca di seguire l’esempio “levigando ogni frase fino a che brilli”. Morrow vive in Pennsylvania con la moglie e il figlio, il suo ultimo lavoro è un romanzo storico The Witchhunter ambientato nell’Inghilterra della Restaurazione, inizio XVII secolo.
In appendice un racconto noir di Dario Tonani ambientato nello stesso scenario di Infect@, la Milano dei +toon sporca e degradata, dal titolo Velvet Diluvio, un piccolo omaggio alla "Black Dahlia" di James Ellroy e alla seducente Jessica Rabbit del celebre film di Zemeckis.
Chiude il volume un editoriale di Giuseppe Lippi sul cinquantacinquesimo anniversario di Urania.
Gli orrori di Quetzalia (The Wine of Violence, 1981), traduzione di Piero Anselmi, Urania n. 1527, Mondadori, pag. 314 euro 3.60.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID