"Non un'altra generazione, un'altra nave, o un Star Trek: In cerca di un plot". Non la copia di una copia, un distillato o una variazione. Vogliamo re-inizializzare Star Trek. L'originale. Puro e semplice. I personaggi, l'universo e le situazioni che ci hanno conquistati, che continuano ad attrarre noi e tutto il pubblico mondiale. Resettare, reimmaginare, rinvigorire..."
Non è uno stralcio della presentazione del progetto di Star Trek XI che J.J. Abrams deve aver presentato alla Paramount. E', invece, un pezzo di un progetto analogo che fu presentato nel 2004 da J. Michael Straczynski e Bruce Zabel, creatori di Babylon 5, che dopo la chiusura di Enterprise e sull'entusiasmo per il lavoro fatto da Ron Moore su Battlestar Galactica, contattarono i "padroni" di Star Trek per fare una loro proposta.
Una proposta che arrivava al momento sbagliato, e forse anche dalla persona sbagliata, se si considera la scarsa fortuna da Straczynski con la Paramount (che, come è noto, rifiutò il progetto di Babylon 5, poi acquistato dalla Warner, ma che in qualche modo lo riutilizzò indebitamente come base per Deep Space Nine).
Secondo Straczynski, i fan avrebbero accettato con entusiasmo una rivisitazione della vecchia serie con un cast nuovo e scenografie ridisegnate e moderne. C'era in effetti l'esempio di Galactica, anche se è evidente che la serie di Glen Larson non aveva certo una base di appassionati così numerosa e fedele come Star Trek. Tuttavia secondo Straczynski la serie classica di Star Trek godeva di un vantaggio incolmabile: la presenza di tre personaggi archetipici, il guerriero, il prete e il dottore, che costituivano un potenziale straordinario. Straczynski progettava di tenere anche gli altri vecchi personaggi - Scotty, Sulu, Uhura, Checkov - ed eventualmente introdurne degli altri.
La serie sarebbe partita dalle origini, quando Kirk e McCoy, già amici da tempo, avrebbero fatto la conoscenza per la prima volta con Spock. Questo pilot di due ore avrebbe visto un'avventura in una città perduta costruita da un'antica civiltà un milione di anni prima, l'arrivo di Kirk al comandio dell'Enterprise e la battaglia contro un'altra razza per la conquista del mistero della città.
Straczynski avrebbe tenuto la silhouette dell'Enterprise classica, ma rivedendo tutta la tecnologia sulla base delle predizioni che possiamo fare oggi sulla tecnologia del 24mo secolo. La storia personale dei personaggi sarebbe stata mantenuta ma arricchita con dettagli drammatici e adulti che negli anni sessanta non erano accettabili.
Ma non è tutto. Molto in stile Abrams, Straczynski avrebbe condito la serie con un mistero da portare avanti per tutta la serie. E il mistero avrebbe riguardato proprio James Kirk. Il capitano più giovane della flotta, al comando di una nave mandata ad esplorare dove nessuno è mai giunto prima. Ma perché? Come mai viene affidata un'astronave così importante a un capitano così giovane, e come mai viene inviata in una missione così vaga come "andare alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà"? Cos'hanno di speciale Kirk, Spock e McCoy? Forse qualcosa legato alla civiltà antica di un milione di anni del primo episodio?
Uno dei misteri che Straczynski pensava di svelare nel corse della serie riguardava un codice matematico nascosto nel DNA di umani, vulcaniani, klingon e delle altre razze, una sorta di "firma" lasciata da qualcuno milioni di anni prima. E proprio questa sarebbe stata la vera "prima direttiva": la ricerca della razza scomparsa da centinaia di millenni, del suo mistero capace forse di unire tutte le popolazioni della galassia. Un'idea in realtà già sfruttata - anche se in modo molto debole - in un episodio di Star Trek The Next Generation.
Qualcuno potrebbe sospettare che la documentazione lasciata da Straczynski alla Paramount abbia avuto la stessa sorte di quella precedente: un bel "grazie, eventualmente la chiamiamo noi", un fascicolo in un cassetto, un nuovo produttore che entra nell'ufficio e un "oh, guarda, avevo queste idee, dagli un'occhiata".
Lo sapremo a dicembre del 2008 quando uscirà il film nelle sale, ma crediamo che JJ Abrams abbia le carte in regola per mettere in piedi qualcosa di originale tutto da solo. Anche se davvero, il progetto di Straczynski e Zabel avrebbe davvero potuto scriverlo lui,.
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