Grazie a Paul A. Woods il lettore e l’appassionato di film può conoscere tutto su di una saga che colpì profondamente l’immaginario degli spettatori che, nel lontano 1968, assistettero al film Il Pianeta delle Scimmie. Infatti con il saggio Il pianeta delle Scimmie. La guida ufficiale alla saga (The Planet of the Apes Chronicles, 2001), l’autore ci descrive molto bene come è stato realizzato il primo film, i suoi quattro seguiti e quanto poi è derivato, cioè telefilm, cartoni animati, fumetti ecc., il tutto corredato da schede tecniche, interviste a Pierre Boulle - autore del famoso romanzo - e interviste a registi, attori e personaggi famosi nel campo della fantascienza.
I film presi in esame e che compongono la saga sono: Il pianeta delle scimmie (1968), L’altra faccia del pianeta delle scimmie (1970), Fuga dal pianeta delle scimmie (1971), 1999: Conquista della terra (1972) e infine Anno 2670 – Ultimo atto (1973).
Nel 2001 è stato girato il remake del primo film per la regia di Tim Burton con Mark Wahlberg.
L’autore di questo saggio è un appassionato cinefilo e storico del cinema, si interessa da sempre degli aspetti “cult” del cinema, cercando sempre di parlare direttamente con tutti i protagonisti del mondo della celluloide.
Riportiamo un interessante brano della guida:
Nei mesi immediatamente precedenti all’esordio in sala della saga Il pianeta delle scimmie, nel febbraio del 1968, i manager della 20th Century Fox attesero nervosamente la reazione del pubblico al loro ultimo film di fantascienza, temendo che venisse scacciato dai cinema tra le risate degli spettatori più scettici. Dopotutto, se paragonata al magniloquente 2001: Odissea nello spazio della MGM — anch’esso prossimo all’uscita in sala — la loro proposta era quasi una burla, che poco aveva a che spartire con la seriosa narrazione del film di Kubrick.
Fortunatamente, il pronostico pessimista degli studios non si è mai avverato. Al contrario: Il pianeta delle scimmie divenne subito uno dei film più acclamati dal pubblico. Come Il sesto senso (1999), Il pianeta delle scimmie fece sensazione tra le platee della sua epoca per via dello straordinario finale a sorpresa, una scena entrata ormai nell’immaginario collettivo. Presagendo di avere tra le mani qualcosa di davvero eccezionale, gli studios commissionarono una serie di sequel, in tutto cinque film che andarono a comporre la saga cinematografica del Pianeta delle scimmie e spianarono la strada a due serie televisive e a un vasto seguito di fan accaniti, sparsi in tutto il mondo.
Dalla quarta di copertina: Un film, un fenomeno pop: quando uscì nelle sale nel 1968, lI pianeta delle scimmie cambiò il volto della fantascienza.
Nonostante la diretta concorrenza di 2001: Odissea nello spazio, la pellicola di Franklin J. Schaffner tratta dal romanzo di Pierre Boulle pubblicato nel 1963 sconvolse gli spettatori grazie alle sue tematiche ambientaliste e sociali e a uno dei finali più spiazzanti mai visti sul grande schermo.
Paul A.Woods ci mostra l’altra faccia del Pianeta delle scimmie: analisi dettagliate di tutti i film della serie e relativa accoglienza critica, interviste esclusive ad attori, sceneggiatori, registi e produttori, da Schaffner a Rod Serling fino a Tim Burton. E ancora: tutte le serie “derivate” dal ciclo delle scimmie (telefilm, cartoni animati, fumetti) e le verità nascoste dietro alle tante versioni dello script del primo, indimenticabile film, compreso un finale che doveva essere molto diverso da quello che conosciamo.
Il pianeta delle scimmie – La guida ufficiale alla saga di Paul A. Woods (The Planet of the Apes Chronicles, 2001), traduzione di Simone Buttazzi, Hobby & Work Publishing, collana Valis, pag. 254, euro 16,00
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