Malgrado Sci Fi Channel debba ancora apportare effettivi cambiamenti nella programmazione, ci sono fonti e soprattutto numeri che sembrano dare indicazioni precise sul futuro di alcune serie televisive dell'emittente. O della probabile assenza di un futuro.
Cominciamo con la sorpresa Eureka: arrivata (negli USA) al decimo episodio della seconda stagione, continua a portarsi dietro quei 2,5 punti di rating che la mantengono in buona salute. Perché malgrado siano lontani dai 4 punti riscontrati all'epoca del pilot, rappresentano comunque il risultato più alto conseguito dall'emittente dedicata alla fantascienza.
A ciò si aggiunge la ventata di novità offerta dalla stagione due, in cui sono comparsi volti e ambientazione nuove e un piccolo stravolgimento nelle relazioni tra i personaggi principali evidentemente ottimi per tenere alto l'interesse del pubblico.
Ne consegue l'alta probabilità del rinnovo per una terza stagione, così da poter tornare ancora in un paese popolato di scienziati eccentrici e poco portati per contenere gli esiti dei loro esperimenti.
Meno bene sta andando al novello Flash Gordon. Il pilot ha avuto un rating di 1,5 generale, che per Sci Fi diventano 1,7, ma i successivi è andata decisamente peggio.
Questo debutto aveva battuto quello di altre serie made in Sci Fi come Painkiller Jane e Dresden Files, che pure sono state cancellate dopo (o durante) una sola stagione.
Questo mentre persino le repliche di Doctor Who registrano rating più alti rispetto alla serie novità, il che comporta un'ulteriore perdita di profitto per l'emittente. Insomma anche in USA il dottore inglese ha più successo del più americano degli eroi.
Dati alla mano è arduo non solo che Flash Gordon veda una seconda stagione, ma addirittura che arrivi alla fine della prima.
Nei prossimi giorni Sci Fi pubblicherà la sua lista di chi è dentro e chi è fuori. E noi saremo lì a scoprirlo.
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