Possiamo dirlo con una buona dose di sicurezza: molti fan trekkiani, scottati e delusi dall'involuzione subìta sia dalle serie televisive che dagli ultimi progetti cinematografici su Star Trek, guardano con sospetto alle più o meno grandi manovre intorno all'undicesima avventura ambientata nell'universo di Kirk e Picard. Sospetto a cui si unisce l'apprensione generata dalle voci e dai rumors che in questi mesi si sono inseguite sulla storia, sulla sceneggiatura e sulla scelta degli attori; indiscrezioni probabilmente scaturite almeno in buona parte dall'entourage della immaginifica coppia Damon Lindelof e J.J. Abrams, intenzionata a mentenere desta l'attenzione sul progetto del film ancora lontano dall'arrivo nelle sale, rischiando però lo sfinimento del fandom. Di conseguenza diventa ormai difficile discriminare le semplici bufale dalle notizie con qualche fondamento, e non provocare l'irritazione di appassionati sempre più suscettibili.

Quando però alcune affermazioni escono dalla bocca dei probabili diretti interessati, è doveroso darne notizia. Succede così che in prossimità del ferragosto il sito specializzato americano IGN.com pubblica l'indiscrezione secondo la quale la produzione avrebbe contattato Russell Crowe (Il gladiatore, Master & Commander, A beautiful mind) con l'intenzione di affidargli la parte del "cattivo" in Star Trek XI. Nei giorni successivi gli stessi inviati di IGN pubblicano sul sito una video intervista nella quale l'attore nato in Nuova Zelanda si dimostra ben poco propenso a discutere dell'argomento. Ultimamente però Crowe è tornato a parlare di queste indiscrezioni approfittando di un'altra intervista rilasciata al sito ExtraTV.com, e stavolta con toni ben diversi. Infatti, alla domanda precisa se rivestirà un ruolo da protagonista in Star Trek XI, Crowe ha risposto: "Sembrerebbe. Ma non ho ancora letto nulla. Non posso decidere finché non leggo qualcosa, poi si vedrà." Non è una smentita e nemmeno una conferma, ma è almeno l'ammissione che un contatto c'è stato e che la proposta è in fase di valutazione.

D'altra parte, sempre in questi giorni The Hollywood Reporter ha citato fonti della Paramount secondo le quali la produzione sarebbe intenzionata a scritturare un grosso nome hollywoodiano per affidargli il ruolo di antagonista del giovane Kirk, ben consapevoli dell'importanza del "cattivo" nell'economia di un grande film: basti pensare alla straordinaria figura di Dart Fener in Star Wars, o a come il Joker dell'istrionico Jack Nicholson si sia letteralmente mangiato il Batman interpretato da Micheal Keaton, dando un contributo decisivo per risollevare le sorti del film. Nell'idea di Abrams, il cattivo dovrebbe essere un personaggio dal carattere forte e un autentico leader, figura per il quale Crowe risulterebbe più che adeguato. Non si sa invece se tale personaggio sarà umano, klingon, romulano, vulcaniano o qualcos'altro ancora.

Per l'attore non si tratterebbe della prima incursione nel cinema di fantascienza, e nemmeno della prima volta in cui si cimenterebbe nel ruolo di furfante: Crowe ha fatto entrambe le cose nel 1995 nel film fantascientifico Virtuality, in cui interpretava un'intelligenza artificiale derivata dalla fusione delle personalità dei peggiori criminali della storia, che riusciva a entrare nel mondo reale dando del gran filo da torcere all'ex poliziotto Denzel Washington. Per il rilancio del marchio trekkiano si tratterebbe quindi di un buon acquisto, a cui la Paramount vorrebbe affiancare un altro grande nome per il ruolo del Capitano Pike (si è parlato per quest'ultimo di Tom Cruise). Il fatto che Russell Crowe non sia certo un appassionato trekkiano e forse neanche di fantascienza, come alcune voci avevano fatto credere, non sarebbe un problema; il problema starebbe semmai nei tempi, visto che da qui a tutto il 2008 Crowe sarebbe già impegnato sul set di almeno altri due film.