La serie Babilon Rising scritta da Thimothy Lahaye e da Bob Phillips è arrivata, con questo romanzo dal titolo Il tesoro dell’arca, al quarto e ultimo (per ora) volume.

I precedenti romanzi del ciclo, tutti editi dalla Editrice Nord, sono Il serpente di bronzo (2004), L’enigma dell’Ararat (2005) e La profezia di Babilonia (2006). Il protagonista di tutta la serie è sempre un professore di Archeologia biblica della Preston University di Relaigh (Michael Murphy) una sorta di simpatico e scanzonato Indiana Jones sempre teso alla ricerca di reperti biblici.

Suo nemico giurato è un misterioso individuo, Mathusalem, che usa fornirgli degli indizi per le sue ricerche per poi cercare di appropriarsene una volta che il nostro eroe ha trovato i vari e preziosi reperti. Però non è il solo nemico che il professore deve affrontare, ogni volta si trova di fronte anche i killer di una segreta associazioni denominata “La congrega dei Sette” che è determinata ad appropriarsi di questi reperti nel tentativo d’instaurare un governo mondiale, un ordine religioso e un sistema economico che permetta di controllare ogni singolo individuo della Terra.

Dopo le avventure precedenti ora il nostro eroe, su indizi forniti da Mathusalem parte alla ricerca della famosa “Arca dell’Alleanza”.

Timothy F. LaHaye è nato nel 1926 è uno studioso della Bibbia e dei vari misteri, profezie e leggende a essa collegate e nella sua lunga carriera ha scritto oltre cinquanta libri tra narrativa e saggi. E' noto anche per altre due lunghissime serie: Left Behind (12 volumi); Left Behind: The Kids (ben 40 volumi). Della prima serie in Italia sono stati, sino a ora, pubblicati i primi quattro volumi e la serie intitolata Gli Esclusi.

Anche Bob Phillips è autore di moltissimi romanzi (circa ottanta).

Dalla quarta di copertina: Un enigmatico messaggio mette Michael Murphy, professore di Archeologia biblica alla Preston University, sulle tracce di quella che si annuncia come una delle più importanti scoperte di tutti i tempi: l’Arca dell’Alleanza. Come è già accaduto per altri straordinari ritrovamenti archeologici — il taumaturgico Serpente di bronzo di Mosè, il leggendario Manoscritto sul Muro, a Babilonia, e l’Arca di Noè, sul monte Ararat — Murphy si ritrova alla completa mercé di Mathusalem, un individuo tanto eccentrico quanto misterioso, che lo sfida, con una serie di indizi sibillini, a raggiungere l’Arca, ben sapendo che l’archeologo non esiterà a intraprendere questa nuova, pericolosissima impresa. Ancora una volta, tuttavia, la fede e il coraggio di Murphy saranno messi a dura prova da falsi miracoli e profezie ambigue, e soprattutto dall’onnipresente società segreta dei Sette, decisi a eliminare l’uomo che, con le sue rivelazioni, rischia di compromettere il loro disegno criminale. Comincerà così per Murphy una ricerca elettrizzante e una lotta senza quartiere, in cui a essere in pericolo non saranno soltanto la sua vita e quella di coloro che gli stanno vicino, ma anche il destino del mondo intero.

Il tesoro dell’arca di Tim LaHaye e Bob Phillips (The Edge of Darkness, 2006), traduzione di Patrizia Villari Gerli, Editrice Nord, collana Narrativa 291, pag. 332, euro 18,00.