L'argomento Jericho, il serial incentrato sulle vicende degli abitanti dell'omonima cittadina del Kansas sopravvissuti a un attacco nucleare e attualmente in onda in prima serata su RAI 2, ha ricevuto ampia trattazione nei mesi passati; questo non solo per la serie in sé, il cui tema è sicuramente intrigante, ma anche in seguito all'inopinata decisione della CBS di sospendere la produzione del telefilm al termine della prima stagione, nonostante i discreti riscontri di critica e pubblico. Decisione motivata in modo scarno e faraginoso, e alla quale è seguita una massiccia mobilitazione dei fan che ha costretto l'emittente a una precipitosa e parziale ritirata, riprogrammando una nuova mini stagione di sette episodi. Ciononostante la discussione non si è placata, e l'argomento continua evidentemente ad essere una spina nel fianco per i dirigenti del network.
Accade pertanto che Nina Tassler, presidente di CBS Entertainment, ha ammesso la possibilità che l'emittente abbia commesso degli errori in fase di programmazione del serial. La dichiarazione è stata rilasciata in occasione dell'ultima riunione della Television Critics Associations in California: "L'aver interrotto la programmazione della serie per un certo periodo di tempo a metà della stagione" ha detto la Tassler, "col senno di poi si è rivelato uno sbaglio, e ha nuociuto alla popolarità della show." Soprattutto gli inevitabili cali d'ascolto dovuti a quest'interruzione hanno poi spinto la CBS alla cancellazione della serie. La già menzionata campagna di opinione dei fan ha poi indotto il network a riprogrammare sette nuove puntate di Jericho, da trasmettere a metà della prossima stagione. "Il futuro di Jericho è in mano ai fan, che sono stati incredibilmente fedeli e devoti" ha concluso la Tassler, "e ai quali dico: dovete essere i Jericho Rangers, reclutare altri appassionati." Una dichiarazione che è tutta un programma riguardo agli intenti della CBS.
Sempre in California anche Carol Barbee, produttore esecutivo di Jericho, si è lasciata andare a qualche rivelazione riguardo la nuova mini stagione. "Nelle intenzioni iniziali, la seconda stagione avrebbe dovuto svolgersi in tre location: Jericho, la sede del governo provvisorio di Cheyenne e la New York scampata al disastro. La decisione di abbreviare il ciclo ha costretto gli autori a condensare 22 episodi in 7, e abbiamo deciso pertanto di concentrarci solo su Jericho." Il protagonista della serie Skeet Ulrich, in un'altra intervista dà conferma delle difficoltà dovute alla 'condensazione': "Ciò che vedrete nel primo episodio normalmente avrebbe portato via almeno due o tre ore, constringendoci a un certo tipo di lavoro. E si andrà avanti così fino al settimo."
La Berbee ha poi proseguito specificando (se ce n'era bisogno) che il primo nuovo episodio riprenderà tutti i cliffhanger lasciati in sospeso dalla prima serie, e facendo un po' di spoiler sulle trame della nuova stagione (attenzione a proseguire la lettura, N.d.A.); le anticipazioni riguardano soprattutto il nuovo governo federale che si installerà a Cheyenne, nel Wyoming, e un probabile conflitto tra le città di Jericho e di New Bern. Ci sarà poi l'intervento di una forza esterna che tenterà di portare stabilità nell'area, anche se i suoi scopi sono ancora oscuri. "Qualunque riferimento alla situazione in Iraq è intenzionale" ha sentenziato la Barbee; "come si sente una popolazione occupata? Non sono stranieri, sono comunque americani ma sono persone che impongono il loro ordine." Inutile invece tentare spoiler sull'eventuale arrivo della seconda serie in Italia; notizie in proposito semplicemente non ci sono.
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