Il 29 giugno se ne è andato, all'età di settantasette anni, Fred Saberhagen. Da tempo era ammalato di cancro.
Nato nel 1930 a Chicago, aveva cominciato a pubblicare racconti su Galaxy e If all'inizio degli anni Sessanta. Nel 1967 aveva cominciato la sua serie più famosa, quella dei Berserker, composta a oggi di ben diciotto volumi molti dei quali sono stati pubblicati anche in Italia, per lo più su Urania. Scrittore seriale, aveva al suo attivo diversi altri cicli di successo: uno dedicato ai Dracula e ai vampiri e altri di genere fantasy, in particolare il ciclo dell'Impero dell'Est. Di entrambi questi cicli sono usciti - sempre su Urania - diversi volumi. Le opere uscite in Italia sono comunque solo una parte degli oltre sessanta libri pubblicati da questo autore.
Insieme a Jane Lindskold stava scrivendo il diciannovesimo libro della serie dei Berserker, Servant Of Death.
Secondo la mitologia nordica i "berserker" sono i guerrieri pervasi da follia omicida. Nella saga si tratta di una stirpe di robot di origini antichissime che hanno sviluppato una propria intelligenza artificiale, e si sono imposti la missione di distruggere ogni forma di vita nell'universo.
Il 28 giugno è morto anche Sterling E. Lanier. Nato nel 1927, laureato ad Harvard in antropologia e archeologia, aveva iniziato come editor, ed ebbe il merito di pubblicare, quando lavorava alla Chilton, la prima edizione di Dune, un libro che sarebbe divenuto il massimo best seller della fantascienza.
Aveva pubblicato i suoi primi scritti anche lui, come Saberhagen, nel 1961. Il suo libro più famoso rimane Il viaggio di Hiero, pubblicato nel 1975, al quale otto anni più tardi diede un seguito, Il ritorno di Hiero; i due libri sono ambientati in America cinquemila anni dopo un olocausto nucleare che ha distrutto la civiltà. L'altro ciclo, quello del Brigadiere Ffellowes, è composto soprattutto di racconti raccolti in due antologie; in Italia è stata pubblicata la prima, col titolo Le fantastorie del brigadiere, mentre gli altri racconti sono usciti sparsi in varie edizioni. Lanier aveva era anche conosciuto come scultore.
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