Le Edizioni Sylvestre Bonnard presentano una antologia che ha per tema l’argomento “fantasmi”, con la particolarità di presentare ben due racconti inediti del grande scrittore M.R. James, mentre gli altri racconti sono stati scritti da seri accademici di Cambridge protetti tutti da uno pseudonimo.

L'antologia si intitola Fantasmi in biblioteca.

I racconti di M.R. James sono La strega di Fenstanton e Una notte nella cappella del King’s College. Per gli altri racconti dietro lo pseudonimo B si dovrebbe celare Arthur Christopher Benson (1862–1925) che nel 1904 fu eletto fellow del Magdalene College. Invece l’identità di D.N.J è rimasta segreta anche se sembra plausibile che conoscesse M.R. James e apparteneva alla sua cerchia di amici.

Arthur Gray (1852–1940) non smentì mai di aver pubblicato racconti sotto il nome di Ingulphus. Ha trascorso la maggior parte della sua vita al Jesus College

Montague Rhodes James (1862–1936), professore di teologia e prevosto, è ricordato con l’appellativo di “reverendo”. E’ stato anche un noto studioso medievalista e per i suoi racconti vittoriani di fantasmi è ritenuto il caposcuola della ghost story britannica. Le sue opere furono pubblicate in una serie di antologie: Ghost Stories of an Antiquary (1904), More Ghost Stories of an Antiquary (1911), A Thin Ghost and Others (1919), A Warning to the Curious and other Ghost Stories (1925). Storie che hanno deliziato generazioni di lettori e influenzato moltissimi scrittori.

Pochi autori, sono stati altrettanto influenti di M.R. James nel campo della letteratura del terrore e del sovrannaturale. L’implacabile tensione dei suoi racconti, il senso dell’ignoto e dell’inumano che attanaglia i protagonisti, ma anche i vividi ritratti di paesaggi e usanze squisitamente british, hanno ispirato schiere di emuli e continuatori, dando vita a una vera e propria “tradizione jamesiana”, che ha in tutto il mondo una moltitudine di fanatici ammiratori pronti ad essere terrorizzati da nuove, atroci vicende.

Ogni racconto è preceduto da interessanti note scritte da Rosemary Pardoe.

Dalla quarta di copertina: Questo volume propone, primo in Italia, due racconti inediti di Montague Rhodes James, indiscusso maestro degli orrori soprannaturali. E a queste due gemme fa corona una selezione di storie di spettri tipicamente british, unite dallo stretto intrecciarsi di tre fili rossi: gli autori sono tutti seri e importanti accademici di Cambridge protetti da uno pseudonimo che nessuna ricerca è finora riuscita a illuminare; i luoghi nei quali l’orrore d’oltretomba si manifesta sono tutti legati al mondo accademico di Cambridge tra le due guerre, fatto di edifici gotici, studenti in toga, strade nebbiose e. campagne apparentemente serene; e, infine, la sottile arte di generare in chi legge il crescere ora di implacabile disagio ora di autentico terrore ottenuto con estrema economia di mezzi: quanto di più lontano, insomma, dalla scrittura splatter eppure tanto più efficace e agghiacciante, “forte e inquietante,” come ha scritto Michael Cox, “autentico materiale da incubo.”

I particolari eruditi dell’ambientazione, elemento peculiare del fascino di queste storie, convivono con gli effetti angoscianti che queste spettrali presenze ora malinconiche, ora ripugnanti, ma implacate sempre e sospese tra due mondi sanno esercitare, nella più pura tradizione jamesiana, sui nervi del lettore.

Fantasmi in biblioteca (2003), traduzione di Mario Conetti, Edizioni Sylvestre Bonnard, collana il Piacere di Leggere, pag. 158, euro 15,00.