I lettori che a suo tempo hanno apprezzato quanto scritto dallo scrittore svedese Mikael Niemi non si aspettavano un romanzo di fantascienza. E invece ecco che l’autore ci regala Il manifesto dei cosmonisti.
Mikael Niemo è nato nel 1959 in un paese che si chiama Pajala nel Norrbotten all’estremo Nord della Svezia.
Dopo aver scritto due raccolte di poesie e due racconti per ragazzi, Kyrkdjävulen (Il diavolo della chiesa, 1994) e Blodsugarna (Vampiri, 1997), scrive un romanzo per adulti dal titolo Musica rock da Vittula che ottiene un successo clamoroso prima in Svezia, dove vince il premio August Priset nel 2000, vendendo oltre 500.000 copie, e poi viene tradotto in più di dieci lingue con una trasposizione cinematografica.
L’autore in una intervista dichiara che si tratta non di un romanzo autobiografia ma “della sua biografia” e narra della vita di un ragazzo, Matti, chiaramente il suo alter ego, e del suo amico che vivono a Pajala uno sperduto paese svedese al confine con la Finlandia e dell’impatto dirompente che avrà l’arrivo della musica pop su questi ragazzi. La musica sarà la loro via d’uscita dall’isolamento.
Come dicevamo, moltissimi lettori si attendevano un seguito a questo travolgente e divertente romanzo, e invece l’autore nel primo episodio di Il manifesto dei cosmonisti dopo aver salutato e detto addio al Tornedal prende per mano il lettore e lo porta in un lungo viaggio nello spazio. E’ evidente che Mikael Niemi sentiva il bisogno di sperimentare linguaggi e generi diversi e così in questo romanzo di pura fantascienza da libero sfogo alla sua fantasia e ci narra tante e interessanti storie però alla sua maniera.
Saranno avventure raccontate da uno dei più esperti cosmonisti (come si chiameranno i camionisti nel futuro), ci farà conoscere il Manifesto dei Cosmonisti, che recita: “Non esiste alcun manifesto dei cosmonisti”, andremo sul pianeta Segalzino e visiteremo il bar più alla moda dell’universo: il Buco di Cotica con il suo pavimento reso viscido e insidioso dagli umori lasciati dagli esseri più mostruosi e improbabili che arrivano da ogni angolo dello spazio.
Sicuramente un libro che diverte e stuzzica il lettore di fantascienza, ma non solo.
Dalla quarta di copertina: In questo ‘pastiche fantascientifico”. come stato definito in Svezia, ispirato ai grandi classici del genere, da Ray Bradbury a Philip K. Dik e il Douglas Adams della Guida Galattica per Autostoppisti, Mikael Niemi lascia il Tornedal, la regione svedese al confine con la Finlandia resa famosa dal grande successo di Musica Rack da Vitula, e lo lascia, non senza un toccante congedo, a bordo di un astrobastimento, Questa volta è un cosmonista « così si chiameranno i camionisti intergalattici — e uno dei più esperti. Noi siamo i suoi passeggeri dei novellini al primo viaggio spaziale Niemi ci prende a bordo e guida dalla buona vecchia Terra alle stazioni di servizio più sperdute sull’anello metallifero più esterno, e anche più in là, oltre il “Point of no Return”, che solo i più audaci ponoristi superano sapendo di non poter mai più rientrare alla base, di avere davanti a sé solo lo spazio infinito, il cui unico limite è stabilito dalla durata della loro stessa vita. Niemi ci accompagna tra una galassia e l’altra, portandoci a spasso nello spazio e nel tempo facendoci entrare, alla faccia dei tremendi buttafuori, alla Buca della Coticaca, il bar dove si danno appuntamento le più diverse creature dell’universo e ci spiega con intelligenza e leggerezza tutti i segreti di un mondo improbabile ed esilarante. Ma, tra avidi affaristi capaci di vendere parte di un buco nero ai rappresentanti dl un altro universo, sette religiose che cercano di convincerci con l’inganno che non esistono altre forme di vita intelligente androidi costretti a fare “outing” per distinguersi dagli umani e alieni che ci truffano per garantirsi le nostre riserve di titanio,le creature che alla fine risultano le più buffe e incomprensibili, sono quelle che provengono dal pianeta Terra, creature capaci di divertire e commuovere, intrappolate nei loro limiti eppure in grado di sognare e lottare per non sprofondare nel buio dell’universo per esserci quando, un giorno ricomincerà tutto da capo.
Il manifesto dei cosmonisti di Mikael Niemi (Svalhalet, 2004), traduzione di Laura Cangemi, Iperborea, pag. 240, euro 14,00.
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