Secondo le intenzioni di Stanley Kubrick il capolavoro di fantascienza 2001: Odissea nello spazio doveva essere preceduto da un prologo, dove ventuno scienziati, scrittori o teologi rispondevano alla domanda "Cosa ci porterà il futuro?".
Le risposte avrebbero dovuto convincere gli spettatori che viaggi spaziali, intelligenze extraterrestri e macchine pensanti fossero argomenti seri, che addirittura ci aspettavano dietro l'angolo.
In fase di montaggio questa parte, girata nel 1966 dall'assistente del regista Roger Caras, venne scartata perché troppo lunga, e delle pellicole si persero le tracce.
Un altro assistente di Kubrick, Anthony Frewin, ha però ritrovato i raccoglitori con le trascrizioni delle interviste, e il risultato della scoperta è il libro Stanley Kubrick: Interviste extraterrrestri, pubblicato da ISBN Edizioni.
Tra gli intervistati figurano nomi come Isaac Asimov, Aleksandr Oparin, l'artefice della teoria del brodo primordiale, l'antropologa Margaret Mead, Freeman Dyson, autore dell'ipotesi della "Sfera di Dyson", lo psicologo Burrhus Skinner e altre personalità più o meno note.
Le interviste mi hanno colpito per l'ottimismo che le accomuna, alcune previsioni, come quella dell'incontro con gli extraterrestri, non si sono verificate, altre, come l'avvento di internet, invece si, ma nessuno degli intervistati ha fatto previsioni negative.
Interessante è anche la presenza di teorie scientifiche accanto a ipotesi teologiche, per esempio possiamo trovare nel libro la formula di Drake per calcolare la possibilità di trovare civiltà extraterrestri capaci di comunicare tra loro e una citazione di un passo della Genesi che, secondo il rabbino Norman Lamm, dimostra che la Terra è già stata visitata dagli alieni.
Sebbene gli estratti di 11 delle 21 interviste fossero già state pubblicate nel 1972 nel libro di Jerome Agel The Making of Kubrick's 2001, questo libro presenta molti elementi di interesse, permettendoci di dare uno sguardo al clima con cui si guardava al futuro quaranta anni fa.
Resta il rammarico di non poter vedere gli intervistati mentre parlano, secondo le dichiarazioni di Anthony Frewin le pellicole sono da qualche parte, magari in uno scatolone con l'intestazione sbagliata, perché Kubrick non buttava via niente.
Forse in futuro qualcuno riuscirà a scoprire questo tesoro nascosto, lo inserirà nel DVD (o in qualsiasi supporto verrà impiegato) di 2001: Odissea nello spazio, e potremo rivedere Asimov parlare del futuro, la caccia è aperta.
Anthony Frewin, assistente di Stanley Kubrick per cinque lustri, è autore di diversi saggi, tra cui The Assassination of John F. Kennedy (1993), One hundred years of science fiction illustration: 1840-1940 (1974) e i romanzi London Blues (1994), Sixty-Three Closure (1996) e Scorpian Rising (1997).
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