Non è la prima volta che parliamo della miniserie britannica Life on Mars: ne abbiamo annunciato la nascita in UK all'inizio dell'anno scorso, e commentato il suo improvviso e inatteso successo di pubblico. Ne abbiamo raccontato la crescita, con l'acquisto dei diritti per realizzarne un clone americano e il recente inizio della seconda e ultima stagione. La trama ve l'abbiamo raccontata già troppe volte. Ora, finalmente, è arrivato per noi il momento tanto atteso di annunciare l'arrivo della serie in Italia. Il canale satellitare Jimmy, infatti, ha annunciato l'inizio della programmazione della serie, doppiata in italiano, a partire dal 4 aprile prossimo alle 22:00.
Otto episodi di un'ora ciascuno per raccontare l'avventura allucinante dell'ispettore Sam Tyler (John Simm) della polizia di Manchester di oggi, che si trova proiettato all'improvviso nel 1973. Un mondo alieno, per lui, quanto Marte.
Il grande lavoro di ricerca storica portato avanti dai curatori della serie ha permesso di creare una ricostruzione credibile e godibile degli anni settanta, rafforzata anche dalla parlata regionale dei personaggi.
Il marcato "accento del Nord" di Manchester - molto simile a quello del Doctor Who di Christopher Eccleston, perso nella versione italiana - è quasi un trademark di Life on Mars.
Chissà che effetto farà sentir parlare l'ispettore capo Gene Hunt (Philip Glenister) "in dizione" italiana? Di certo l'adattamento toglierà al tutto un po' di quella ruvidità che ha reso questa serie così particolare e gustosa, ma non ci lamentiamo. L'importante è poter vedere la serie in Italia, e per questo - come sempre - dobbiamo ringraziare la grande attenzione di Jimmy per le serie di fantascienza.
Parafrasando un famoso spot pubblicitario: "Che mondo sarebbe senza Jimmy?". Di sicuro un mondo con molta meno fantascienza in Italia.
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