Delos 12: Sticcon IX
Sticcon IX
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Siamo stati ad Arona, al convegno dello Star Trek Italian Club. Grande affluenza di pubblico e ottima organizzazione. Abbiamo anche fatto alcune interviste.
di Silvio Sosio e Luigi Pachì
A distanza di quindici anni dall'Eurocon di Stresa, il Lago Maggiore torna a ospitare una convention di fantascienza. Siamo appena fuori Arona, al'hotel Concorde, dove si è tenuto dal 7 al 10 dicembre la nona edizione del convegno nazionale dello STIC, Star Trek Italian Club.
Un'organizzazione impeccabile, curata da Gabriella Cordone e Alberto Lisiero insieme al Ponte di Comando del club, per gestire più di 370 intervenuti, un vero record per un convegno fantastico in Italia.
Lo spazio era organizzato in una decina di locali, battezzati ciascuno col nome di un'astronave della Flotta Stellare.
Nell'auditorium si sono tenute conferenze e proiezioni di interesse generale, fra le quali particolare interesse ha suscitato l'anteprima presentata dalla CIC Video della videocassetta italiana dell'episodio pilota di Star Trek Voyager, una serie la cui spettacolarità, il cui ritmo e il cui sapore (che richiama un po' la serie classica) rinnoverà e incrementerà il successo di Star Trek.
Un'altra proiezioni molto interessante è stato l'annuale VideoTrek, una vera e propria rivista filmata (con tanto di effetti speciali!) che ha ripercorso le tappe di un'annata eccezionale per il club: partecipazione a varie trasmissioni televisive - presi un po' in giro dai conduttori, per la verità - e l'incontro con Patrick Stewart, alias Jean Luc Picard, al quale lo Stic ha donato un veliero di cristallo in bottiglia che l'attore ha apprezzato molto.
Nelle altre sale proiezione non stop di cassette di tutte le serie di Star Trek, perlopiù in lingua originale; una sala giochi (ribattezzata "Ponte ologrammi") con una dismostrazione di realtà virtuale e della Star Trek Omnipedia (un CD-rom della Simon & Schuster molto ben fatto); vari stand di negozi specializzati in gadget trekker, come uniformi, cassette, modellino, spille, magliette e così via.
Ah, un particolare: quasi tutti al convegno (eccetto forse noi di Delos) andavano in giro in uniforme. La netta prevalenza, per la cronaca, era per uniformi stile Next Generation. Ma si potevano incontrare facilmente temibili Klingon, affascinanti Ilia, Bajoriane, Vulcaniani e altro. Non abbiamo visto purtroppo né Borg, né Ferengi, ma magari ci saranno in un'altra occasione.
In una saletta c'era anche Sergio Fanucci, titolare dell'omonima casa editrice, con uno stand appositamente preparato per presentare i volumi della collana Star Trek. La grande novità in Casa Fanucci è l'apertura di un sito sul web. "Internet è sicuramente la nuova frontiera del 2000" ci ha detto. "Una casa specializzata in fantascienza come la Fanucci non poteva mancare a questo appuntamento. Abbiamo voluto creare un sito dove ognuno potesse reperire tutto il nostro materiale. Una suddivisione per generi, per serie, compresi Star Trek e X-Files, e poi news. Il sito di chiama Futuro News Online."
Richiesto di un parere sulla Sticcon, Fanucci si è lasciato andare a commenti entusiastici. "E' sicuramente la manifestazione più importante per la fantascienza in Italia, supera di molto l'Italcon, sia come appuntamenti che come adesione".
Riguardo alle vendite dei libri di Star Trek, "non sono una cosa eccezionale, ma non sono neanche così elitarie come ci si aspetterebbe. Le pubblicazioni continuano, con sei libri all'anno direttamente in tascabile". A questo proposito Fanucci ha raccolto i consigli dei Trekker sui romanzi da tradurre per il futuro, e il più gettonato è stato Imzhadi.
La situazione del mercato di fantascienza più generale secondo Fanucci vede un predominio del cyberpunk, mentre la fantasy è in calo "perché non ha saputo rinnovarsi. E' uscito invece un nuovo genere, lo steampunk, che abbiamo già assaggiato con Le porte di Anubis, con Blaylock e altri. E' la nuova frontiera del fantasy. Poi cyberthriller, ed ecco gli X-Files."
Un appuntamento molto seguito è stato l'incontro con Fabrizio Malgaria, uno dei responsabili programmi di Italia 1. Poteva essere un bagno di sangue, visto l'odio dei trekker verso questa rete rea di aver sospeso la messa in onda di The Next Generation (anche se per la verità l'aver mandato in onda oltre cento episodi senza soluzione di continuità è un record che difficilmente verrà eguagliato). Invece, grazie alla simpatia del personaggio - che si è spogliato di ogni responsabilità del delitto - e grazie agli X-Files, che si sono intrufolati di soppiatto apparendo molto popolari fra i trekker, è stata un dialogo interessante.
Anche noi di Delos abbiamo posto qualche domanda, a cominciare da un bilancio delle trasmissioni di fantascienza su Italia 1. "X-Files sta pagando benissimo, ha un'ottimo share. Oltre agli affezionati arrivati da Canale 5 ci sono molti nuovi appassionati. Lo share ha raggiunto il 15%, circa 4 milioni e mezzo di spettatori, notevole per una trasmissione domenicale che affronta temibili concorrenti sulle altre reti."
Su Next Generation nessuna novità; "lo share è stato molto basso, 6, 8%, a parte qualche picco di 14% in casi di vuoto sugli altri canali. Certo in America i ragazi mangiano pane e Star Trek, ma in Italia la cultura è diversa."
Novità per l'anno prossimo: "quella più eclatante è Seaquest, una serie prodotta da Spielberg, uno Star Trek sotto il mare, poi Space Above and beyond, scritto da alcuni sceneggiatori di X-Files, ma verrà trasmessa forse fra qualcosa come cinque anni, quando arriveranno i diritti. Poi Sliders e Mantis."
VR5 invece è stata scartata, in quanto non è piaciuta. "Tutti i prodotti vengono visionati, arrivano i nastri dagli Stati Uniti di tutti i nuovi telefilm. Poi vengono scelti i migliori e i più adatti al pubblico italiano".
Babylon 5, così come Voyager, sono cadute nelle mani della Rai. "Poi non so come le useranno, perché se fanno come con Deep Space Nine, che ha il 4% di share... ma tanto a loro non importa, loro hanno il canone. Noi siamo una rete commerciale, e non possiamo permettercelo."
"Seaquest probabilmente andrà in prime time, o con la formula dei sue episodi per volta, o associato a una nuova serie che abbiamo acquistato, Flipper, un remake di una vecchia serie basata su un delfino, per fare una serata tutta marina."
Come abbiamo detto, la mente organizzatrice della Sticcon è l'Ammiraglio Alberto Lisiero, che insieme alla moglie Gabriella Cordone è sempre presente negli eventi più importanti relativi a Star Trek. Fra le altre cose i due hanno curato la revisione delle traduzioni di Next Generation e Deep Space Nine, hanno tradotto gli albi a fumetti della Play Press, e ora curano una rubrica sulla Isaac Asimov SF Magazine. E naturalmente animano lo Star Trek Italian Club. "Attorno al 5-6 dicembre abbiamo rilasciato la tessera numero 2518, che fa dello Stic il più grosso club di fantascienza Italiano."
La grande novità di Star Trek Voyager: "Nel mercato italiano uscirà a marzo, a noleggio e ringraziamo la CIC video per averci portato in anteprima l'episodio pilota. Per la televisione, la RAI sta già traducendo gli episodi, forse verremo chiamati per la consulenza."
Sulle attività dello Stic, Lisiero va molto fiero dell'Inside Star Trek: "48 pagine, da tre numeri in carta patinata, grazie ai 2500 soci che ci hanno permesso di passare in tipografia. News, trame, interviste con gli attori. Poi altre pubblicazioni di narrativa e saggistica riservate ai soci."
Il prossimo convegno si dovrebbe tenere forse a Roma, e sarà grandioso. "Festeggeremo il decennale del club, e soprattutto il trentennale di Star Trek. Cercheremo anche di portare in Italia un attore." Da come lo dice, ci dà l'impressione di avere già qualche contatto in stadio avanzato.
Approfittiamo dell'occasione per fare qualche domanda anche a Mariangela Cerrino, scrittrice che ha riscosso grande successo negli ultimi anni con la trilogia degli Etruschi pubblicata da Longanesi, ma anche tra le fondatrici dello Stic. "E' stata un'esperienza bella, che ebbe inizio un pomeriggio di domenica proprio a casa mia. E' stata una bella avventura, io personalmente ne sono un po' al di fuori, sia perché ho troppi impegni per seguirla come verrei, sia perché è un po' cambiato il punto di base, con le serie nuove. Io sono molto legata alla serie classica..."
Dopo alcuni anni di militanza nel campo della fantascienza, con la pubblicazione di un romanzo presso l'editrice Nord (L'ultima terra oscura), Mariangela ha raggiunto il successo con i libri sugli Etruschi editi da Longanesi.
"I libri sono tre, iniziano con Tarquinio Prisco e accompagnano la storia di Roma fino alla caduta di Tarquinio il superbo, vista però dal punto di vista degli Etruschi, e con qualche elemento fantastico. Hanno avuto una grande risposta del mercato, cosa che mi fa molto contenta, e usciranno in Germania, in un unico volume, nel settembre del 1996."
"Attualmente, rimanendo nel fantasy storico, visto che siamo alla fine del secondo millennio sto scrivendo una storia ambientata alla fine del primo millennio, ambientata nella zona della Savoia, che conosco bene perché lì abita la mia famiglia."
Mariangela Cerrino nel suo passato ha scritto anche romanzi western. "Ben 27, anche se è improprio definirli western, sono piuttosto romanzi sulla storia americana, ambientati per lo più nel periodo di Pocahontas."
La mattina del sabato Star Trek si trasforma in un film di Romero: le uniformi della Federazione circolano spente trascinandosi come Zombi. Annarita Guarnieri, traduttrice per la Nord e fervente organizzatrice dello Stic, ci chiarisce il mistero: "ieri sera c'è stata la serata Kobayashi Maru. Abbiamo tirato le cinque a fare giochi e quiz su Star Trek. Molti di noi non sono proprio andati a dormire".
Per la cronaca, uno dei quiz proponeva di indovinare il nome di un personaggio di Star Trek, con le orecchia a punta, non di razza umana, e... tutto coperto da un folto pelo rosso. Non Spock, quindi, ma Spot, il gatto di Data!.
Concludendo, un'esperienza senz'altro interessante, un momento di svago ed evasione totale, divertente anche per chi, come noi, non arriverebbe mai ad andare in giro in uniforme, ma apprezza comunque il mondo di Star Trek. Qualche manifestazione di integralismo c'è pur stata, soprattutto durante la conferenza di Malgaria, nella quale è emersa la convinzione dei trekker che il pubblico televisivo abbiamo un quoziente intellettivo bassissimo per preferire Beverly Hills a Star Trek... ma sopportabile e smussata da scherzi e risate.
Ci sentiamo quindi di consigliare a tutti di fare un giro alla Sticcon, per il prossimo anno. Noi, forse, ci saremo.
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