La notizia non è fantascientifica in senso stretto, ma fa riflettere per come lo sviluppo della tecnologia influenzi usi e costumi in maniera quasi repentina, cosicché di punto in bianco ci troviamo a fare cose che fino a qualche anno prima leggevamo sulle pagine delle nostre riviste, nei racconti d'oltreoceano ma anche italiani o nei romanzi dei nostri scrittori preferiti.
I videofonini, brutto neologismo di recente origine, erano già presenti nelle immagini del futuro (chi non ricorda i mitici comunicatori di Spazio 1999?) prima di comparire negli spot televisivi. C'è stato però uno sviluppo della tecnologia che, almeno andando a memoria, non troviamo nel futuro descritto dagli scrittori: parliamo dei film su cellulari, a volte ricodifiche di pellicole passate al cinema, a volte progetti creati appositamente per essere visualizzate sul display del nostro telefonino. I primi esempi sono apparsi alcuni di anni fa, quando la tecnologia ha permesso di inserire la necessaria potenza di calcolo e la giusta qualità d'immagine in apparecchi fondamentalmente pensati per comunicare solo verbalmente, e in men che non si dica quella che sembrava solo una moda da fricchettoni è diventato un punto di partenza per un nuovo modo di utilizzo dell'apparecchio, nonché un rinnovato polo d'attrazione culturale.
Di punto in bianco ci ritroviamo quindi addirittura un festival cinematografico dedicato alle produzioni cinematografiche su cellulari. E non alla prima edizione, ma nientemeno che alla seconda. Parliamo del Film & Phone Festival 2006, concorso per giovani videomaker non professionisti che ha scelto proprio i telefonini come mezzo di diffusione dei film realizzati, organizzato dall'Associazione Amici del Future Film Festival con il patrocinio dell'Università di Lingue e Comunicazione IULM. La prima edizione si è svolta nel gennaio scorso, e il successo è stato tale che ha spinto gli organizzatori a metterne subito in piedi un'altra. Il concorso prevede due temi, sui quali i registi in erba dovranno basare i propri soggetti: il primo, "Ci vediamo al bar", ha come oggetto gli occhiali da vista e come gli stessi siano indispensabili per evitare incontri poco desiderati (è evidente la componente ironica del tutto). Il secondo tema, "Ci vediamo nel futuro", di prospettiva forse un pochino più seria, riguarda la videofonia come ulteriore ampliamento delle possibilità di vedersi, anche in relazione a un futuro più o meno remoto. Come si può notare, alla fine la fantascienza in qualche modo c'entra sempre...
I filmati dovranno avere delle caratteristiche tali da rendere possibile la fruizione rapida, usando il più possibile un linguaggio vicino alla pubblicità e un tono ironico e divertente. La giuria tecnica sarà composta da esperti della cultura, del marketing e dello spettacolo; ci sarà inoltre una giuria popolare, che potrà votare liberamente i filmati in concorso. Le opere dovranno essere inviate entro il 31 ottobre 2006 e la premiazione avverrà entro il 30 dicembre prossimo. Per i premi, si parla di denari dati dalla giuria di esperti (3500 euro al primo classificato e 2000 al secondo) e computer assegnati dalla giuria popolare; tutti i dettagli sono comunque presenti sul sito ufficiale, indicato nel link in fondo a questa pagina.
Resta da aggiungere che il concorso si svolge con l'importante collaborazione della catena di negozi di telefonia mobile MIT/Voice, e con la notissima azienda Salmoiraghi e Viganò; il contributo di questi sponsor non si limiterà all'organizzazione, ma consisterà soprattutto nel mettere a disposizione, presso i punti venditi, i videofonini con i quali visionare liberamente i filmati e votarli. Un'occasione importante, quindi, per tutti coloro che sognano di diventare professionisti della comunicazione video, e anche per i semplici curiosi che desiderano accostarsi a un futuro ormai a portata di mano, anzi di vista e di orecchie.
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