Su Michael Crane non esistono praticamente informazioni, sul risvolto di copertina si legge che è laureato in storia medioevale, che ha lavorato come consulente editoriale e sceneggiatore, però la mancanza del titolo originale, del traduttore e la nota: “Michael Crane è un nome collettivo" ci lascia alquanto perplessi.
Esordisce nella narrativa con questo romanzo dal titolo La setta di Lazzaro che si svolge nel 1600 con il protagonista che viaggia in diversi paesi asiatici sulle tracce di Marco Polo ma alla ricerca di una misteriosa setta depositaria di un segreto sconvolgente.
Dalla quarta di copertina: «Non esiste mistero, né sapienza, né prodigio più grande di questo: sanare le cari rimettere il debito del sangue perduto, scacciare il soffio metifico della morte. Così accadde a Lazzaro, padre dei nostri padri. Così lui fece. E così la sua stirpe, fino a che il Ciclo del Bene sarà compiuto.»
È l’autunno dell’Anno Domini 1600 quando il giovane domenicano Tommaso Grozio si rifugia a Varanasi. E stato costretto ad abbandonare in gran fretta l’Italia della Controriforma, segnato dal marchio dell’eresia, per sfuggire agli scherani della Santa Inquisizione. Porta ancora negli occhi l’immagine del suo maestro che arde sul rogo, e impressa nella mente l’enigmatica indicazione che Giordano Bruno gli ha consegnato prima di morire. Una traccia, un’esortazione, un messaggio, che per Tommaso tuttavia rimane oscuro.
Nella città sacra indiana, l’eretico viene raggiunto da un emissario dell’imperatore della Cina, da anni alla ricerca di alcuni manoscritti di Marco Polo che il veneziano non aveva voluto divulgare: sono le pagine proibite del Milione. Quei testi custodiscono un segreto, la ragione di mille trionfi: il potere di guarire i soldati da ogni ferita, e nei pochi frammenti rinvenuti, riportano uno strano accenno che per Grozio è una folgorazione: «se la setta di Lazzaro vorrà illuminare...
Rapito da quella promessa di conoscenza, Tommaso accetta di mettersi sulle tracce degli scritti perduti. Ripercorrerà i passi segreti di Marco Polo dal Tibet alla Mongolia, dal deserto dei Gobi alla Persia. In ogni luogo sarà chiamato a fronteggiare insidie e pericoli: gli intrighi degli eunuchi di corte, i sicari dei potenti signori delle province, l’ostilità di popoli che serbano il sacro terrore delle conquiste di Gengis Khan e temono il rinnovarsi di quel dominio. In ogni luogo sarà impegnato a collegare reperti e indizi, per avanzare fino al cuore della propria ricerca: il potere della Taumaturgia, il più strabiliante dei saperi, che conduce dalla comunità di Qumran a Gesù di Nazareth, e da lì alla setta che venera il nome di Lazzaro, l’uomo che i sommi sacerdoti avevano deliberato di uccidere. L’uomo che ha vinto la morte.
La setta di Lazzaro di Michael Crane, Edizioni Piemme, pag. 380, euro 18,90.
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