Forse non tutti se lo ricorderanno, ma Jean Claude Van Damme è persino riuscito a interpretare un film decente nella sua vita, ovvero quel Timecop datato 1995.
Sarà stato per la tematica sempre affascinante dei viaggi nel tempo, sarà perché alla regia c’era il quasi sempre valido Peter Hyams (Atmosfera Zero, Capricorn one per i film buoni, Giorni contati per i film che era meglio non girare): quale che sia il motivo, il suddetto film funzionava bene e giocava con i paradossi temporali in un modo che più tardi sarebbe stato sviluppato in titoli come Butterfly effect e Frequency (diverso il concetto, uguale il risultato).
L’idea era stata così buona che all’epoca la Universal pensò bene di buttarla via con un seguito realizzato direttamente per l’home video, con altri attori e altra ambientazione spaziotemporale e persino con una serie di grande insuccesso, composta di soli 9 episodi.
Ora arriva la notizia da parte di Mike Richardson, direttore della Dark Horse (proprietaria di un’infinità di diritti su trasposizioni a fumetti di ogni sorta di film) che sono in contatto con la Universal per un possibile rilancio del titolo Timecop.
Ma come ha specificato Richardson, non si tratterà di un ulteriore seguito quanto un reimmaginare l’intero concetto, dandogli magari più profondità, nonché budget.
Il fumetto da cui il film potrebbe essere tratto parla infatti del team dei Time Enforcement Agents, agenti inviati avanti ed indietro nel tempo per impedire dei crimini ma anche per fermare i Time Jumpers, personaggi che con motivazioni più o meno oscure cercano di cambiare il corso della storia.
Visto così, il nuovo corso potrebbe risultare interessante. Sarà perchè i tempi attuali non ci piacciono per niente?
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