di Luigi Pachì e Silvio Sosio
thread L'appassionato di fantascienza non si può certo lamentare: questa estate 2000 è stata davvero generosa.
Innanzitutto l'edicola si è gremita di titoli interessanti. Solaria, di Fanucci, già ricca di ghiotti titoli a partire da gennaio, ha esordito anche con il suo semestrale, mentre Urania, che ha cambiato veste grafica per la seconda volta in pochi anni, ha inondato il mercato con i consueti numeri estivi che hanno presentato, tra gli altri, romanzi di grossi calibri come Philip Dick (Scorrete lacrime, disse il poliziotto), Kurt Vonnegut (Piano meccanico) e Marion Zimmer Bradley (Universo infinito). Anch'esse sotto una nuova facciata, le collane Classici Urania e Millemondi hanno dato ai lettori l'opportunità di leggere o rileggere classici come L'atomo infinito di John W. Campbell o ottime raccolte di narrativa breve come l'antologia a cura di Robert Silverberg con il meglio dei racconti del mistero scelti dall'associazione degli scrittori americani di sf e fantasy. E proprio questo mese di settembre vogliamo ricordare l'uscita del nuovo romanzo di Robert Sheckley (Computer Grand-Guignol), davvero un evento se pensiamo che era parecchio tempo che in Italia non usciva nulla di nuovo di questo amatissimo autore. Il quale è stato ancora una volta ospite in Italia durante la fine di luglio e ci ha confessato di pensare sempre più seriamente all'idea di trasferirsi per un certo periodo nel nostro paese: l'Italia a quanto pare ha una buona influenza sulla sua creatività.
Mondadori, sempre sotto l'egida - e la grafica - di Urania, è uscita in edicola con ben tre grossi volumi dedicati anche al fumetto. A parte forse il primo, dedicato ad alcune storie di Nathan Never già edite, di notevole interesse sono i due dedicati al "classicissimo" Jeff Hawke e alle storie di Alfondo Font, fino a ieri davvero difficili da reperire. Se l'esperimento ha funzionato lo sapremo presto, quando la collana ritornerà con altri titoli in futuro.
Lasciando l'edicola e dando un'occhiata alla televisione non possiamo che confermare una certa soddisfazione: l'estate - come dicevamo dell'editoriale scorso - è forse la stagione migliore per il nostro genere preferito. Lasciando perdere le offerte a pagamento, che fra l'altro includono serie come Deep Space Nine e Agente Speciale su Canal Jimmy, abbiamo scoperto grazie a Rai Due un nuovo e molto piacevole serial sui viaggi nel tempo, Seven Days, al quale abbiamo deciso di dedicare subito uno specialino, e Dottor Futuro, il magazine di TMC2 che ripropone sugli schermi nazionali la serie di Gerry e Sylvia Anderson UFO in versione integrale.
Persino il pubblico radiofonico ha avuto la sua parte, con l'appuntamento settimanale che noi chiamiamo "Fantascienza.com on air", la rubrica da noi curata trasmessa tutti i mercoledì sera da Radio 24 (all'interno della trasmissione 2024) alla quale hanno partecipato tra gli altri Giuseppe Lippi, Sergio Fanucci, Vittorio Curtoni, Ernesto Vegetti, Roberto Quaglia, Gianfranco Viviani. E sono già previsti altri ospiti importanti del panorama fantascientifico italiano.
Il cinema estivo negli ultimi anni sta diventando interessante anche in Italia, quanto meno per le anteprime dei film che apriranno la stagione autunnale. Fra questi molti titoli fantastici anche di primissimo piano come X-Men, proiettato in prima assoluta al festival di Locarno, e Space Cowboys, che ha aperto il festival di Venezia lo scorso 30 agosto; mentre altri titoli di minore impatto hanno potuto approfittare proprio del diradato cartellone estivo per farsi scoprire dai rilassati spettatori vacanzieri: parliamo di Supernova, La Fortezza 2, Bats, Final Destination fino a Scream 3.
Ormai da qualche giorno siamo ufficialmente in autunno: speriamo nelle stagioni fredde di non dover rimpiangere, oltre ai bei giorni di sole, anche la nostra cara fantascienza!
I vostri volti cianotici ci confermano che questo numero esce un po' in ritardo. Riprendete pure a respirare, la vostra razione di Delos mensile finalmente è arrivata. Non preoccupatevi: il ritardo non è dovuto a problemi negli ingranaggi della nostra redazione, che sono lubrificatissimi e girano che è una meraviglia. E' semplicemente successo che il nostro direttore Silvio Sosio se ne è stato in viaggio di nozze (insieme alla nostra redattrice Elisabetta Vernier) fino a metà mese, e così ha potuto lavorare sulla rivista con qualche giorno di ritardo.
Ma mentre i due giravano per la Grecia - non mancando ovviamente una puntatina alla meravigliosa isola di Delos - lo staff lavorava alacremente per produrre un numero ricco e coinvolgente.
C'è la televisione al centro di Delos 59: con lo speciale sul telefilm Seven Days e l'intervista ad Alfredo Moroni, creatore di Dottor Futuro. E dobbiamo raccomandare per gli appassionati di cinema l'intervento del prestigioso Giovanni Mongini (autore della Storia del cinema di fantascienza edita da Fanucci) sull'effetto speciale noto come Stop Motion.
Il sommario è ricco come al solito e offre molti altri spunti che vi lasciamo scoprire da soli. Vorremmo soltanto segnalare alla vostra attenzione il Premio Omelas, un'iniziativa curata dal nostro Emiliano Farinella, un premio dedicato alla fantascienza e ai diritti umani organizzato da Amnesty International con la collaborazione di Delos e Fantascienza.com.
Noi ci diamo appuntamento verso la metà di ottobre con un bel numero tondo: il 60. Arrivederci!
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