Lo STIC ha portato in Italia tanti attori delle varie serie, da William Shatner (Capitano Kirk) a Leonard Nimoy (Spock), da Nana Visitor (il Maggiore Kira Nerys nella serie Star Trek Deep Space Nine) a Patrick Stewart (Capitano Jean Luc Picard). Chi è l'attore che più vi ha impressionato? E perché?
Beh... Patrick Stewart non ha ancora partecipato a una nostra STICCON. Lo STIC ha avuto occasione di incontrarlo quando in Italia venne lanciato il film Generazioni, e la UIP invitò appunto il capitano Picard per la promozione e lo STIC in rappresentanza dei fan italiani. Spero davvero che presto possa tornare in Italia per una prossima STICCON, perché è una persona davvero squisita. Un episodio che ricordo con emozione risale a quando avemmo come ospite Gates McFadden (la Dottoressa Crusher di TNG). Venne in Italia con il marito e con il figlio. Mentre la stavamo accompagnando dal luogo della Convention al suo hotel, ci chiese di fermarci e accostare. Prese il figlio per mano, si diresse verso uno dei tantissimi monumenti che spuntano fra le strade di Roma, si avvicinò, lo fece toccare a suo figlio e disse: “Lo senti, tesoro? La pietra che stai toccando ha più di duemila anni!”.
Puoi darci qualche anteprima sulle prossime convention?
A ottobre avremo la seconda Reunion, il cui primo appuntamento, lo scorso dicembre, ha avuto un ottimo riscontro. Sarà una convention in tema halloween, vista la vicinanza con la festa delle zucche. E non vedo l'ora di incontrare l'affascinante Nicole DeBoer: è stupenda come Ezri Dax in Deep Space Nine, ma è bravissima anche in The Dead Zone! E poi, in attesa di Picard, alla prossima STICCON avremo come ospite Jonathan Frakes, il William Riker di The Next Generation che è stato promosso a capitano proprio nell'ultimo film, La nemesi. Come di consueto non sarà l'unico, ma per avere notizie e aggiornamenti invito tutti a visitare il nostro sito.
In questi anni, lo STIC ha anche svolto un meritorio lavoro di supervisione sul merchandising di Star Trek, dal doppiaggio degli episodi a quello sui romanzi o sulle guide enciclopediche uscite in edicola. Questo ha evitato a tutti i fan strafalcioni nelle traduzioni dei termini usati in Star Trek…
È una delle cose di cui sono più orgoglioso. Non è stato facilissimo, all'inizio, far capire che la nostra non era solo puntigliosità, ma la voglia di vedere un ottimo prodotto televisivo e cinematografico restare ottimo anche in italiano. Per fortuna, a cominciare da Alberto Mochi Onori che curò le prime edizioni di TNG su Italia 1, in poi, abbiamo quasi sempre avuto persone che hanno gradito questa nostra "intrusione".
Non possiamo non rivolgerti questa domanda. Cosa ne pensi dell'ingresso di J.J. Abrams nell'Universo Trek e, più in generale, quale futuro intravedi per Star Trek?
Parafrasando la frase finale del primo film di Star Trek: “l'avventura è appena agli inizi”. A quarant'anni dalla sua nascita la saga riesce a regalarci ancora dell'ottima televisione, nonostante l'enorme concorrenza di serie e film di elevata qualità, e l'arrivo di “nuovi autori e nuove idee” non può che essere un beneficio. Secondo me dipenderà molto da quanta libertà d'azione lasceranno ad Abrams, e da quanto originale Abrams vorrà essere. Non dimentichiamoci che uno dei momenti di rinascita di Star Trek (ne ha avuti molti) si è avuto nel 1982 grazie proprio a Harve Bennett, che era un produttore TV (relativamente a digiuno di Star Trek) e che ci ha regalato un film come L'ira di Khan. Staremo a vedere, ma di certo... Star Trek Vive, come ha fatto nel passato, come sta facendo ora e come sicuramente farà in futuro, fin quando ci sarà qualcuno che lo ricorda.
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