Nel complesso tutto andò per il meglio. I cambiamenti rispetto alla versione originale furono pochi, tra cui il nome del capitano che da Robert T. April, passò a Winter e infine a Christopher Pike. Non chiedetemi perché. Non lo so. Devo sapere per forza tutto? Si vede che m'ero distratto. A proposito, anche il titolo fu cambiato. Da The Cage - letteralmente per voi La gabbia - passò a The Menagerie - letteralmente per voi Il serraglio - che mio padre riteneva più appropriato e, in effetti, lo è. Ad ogni buon conto, una volta terminato, mio padre fu molto soddisfatto di The Menagerie. Era convinto di aver messo insieme un buon prodotto televisivo, e nel febbraio del 1965 lo inviò fiducioso alla NBC per la valutazione. Ma il risultato fu negativo. Fui rifiutato, insomma. Inutile dire che non ci rimasi affatto bene. E nemmeno mio padre.

Ma non tutto è ancora perduto

Volete sapere il motivo del rigetto? Eccolo: "Troppo cerebrale". Ora, dico, per la galassia!, vi sembro troppo cerebrale?! Bè, questa era la ragione complessiva addotta dai tipi della NBC. In realtà paradossalmente a costoro il mio episodio era piaciuto. E molto, anche... Pensate che quando nella sala di proiezione le luci si riaccesero, il commento più frequente tra gli spettatori fu: "Questa è la cosa più fantastica che io abbia mai visto!" Eppure non bastava. Il problema è che purtroppo in televisione, nel momento in cui devi piacere a un pubblico potenziale di milioni di persone, ci sono altre cose da tenere in considerazione. In fin dei conti, secondo quelli della NBC, The Menagerie non sarebbe stato di facile presa sul pubblico

Gene Roddenberry sul set di The Cage
Gene Roddenberry sul set di The Cage
per la sua eccessiva letterarietà e le sue implicazioni troppo psicologiche. Non dimenticate che il pubblico era un pubblico della metà degli anni '60, abituato per lo più ad avere a che fare con commedie brillanti, western e polizieschi. Insomma, alla fine il problema di fondo era che c'era troppo poca azione. Del resto a posteriori anche mio padre riconobbe la sostanziale correttezza del commento rivoltogli dalla NBC. "Io avevo promesso di dare loro una sorta di telefilm di azione e avventura tipo 'treno delle stelle', ma The Menagerie era una bella storia (non a caso, quando comunque il girato dell'episodio pilota fu utilizzato per un famoso episodio in due parti della prima stagione intitolato appunto The Menagerie, da voi L'ammutinamento, nel 1967 si aggiudicò il Premio Hugo come miglior spettacolo di fantascienza), rispetto ai film di fantascienza che erano stati fatti fino ad allora, ma non era una storia di azione e avventura. Non era ciò che io avevo promesso sarebbe stato." Ma c'erano anche problemi con i personaggi e, tra tutti, quello su cui la NBC aveva maggiormente da ridire era proprio Mr. Spock. Nonostante la sua indole senza dubbio benigna, le sue orecchie appuntite e le sopracciglia all'insù gli conferivano un aspetto che ricordava troppo un diavolo e questo, secondo i tipi del network, avrebbe creato repulsione in un pubblico con una forte componente religiosa com'era, e forse ancora adesso è, il pubblico americano. Insomma, le orecchie appuntite non avrebbero fatto pensare tanto a un alieno quanto a una specie di Satana tra le stelle. L'idea di mio padre invece riguardava di più il tentativo di un alieno di comunicare con altri esservi viventi, come voi stessi umani tentate di fare ogni giorno sul vostro pianeta, senza contare che, a detta di mio padre, il sottile aspetto maligno di Spock aveva una grande presa sul pubblico femminile, testimoniata dal numero di donne che, venendo a visitare i set dove si girò il pilota, venivano attratte da Leonard Nimoy come bussole da un magnete. Nonostante le critiche e il rifiuto, The Menagerie ebbe l'innegabile merito di dimostrare a tutti che le idee di mio padre non erano campate per aria, che io potevo esistere, potevo essere realizzato con i mezzi dell'epoca, con un budget ragionevole, e con risultati più che rispettabili. Per questo a mio padre non poteva essere imputata alcuna colpa. Nonostante la questione della mancanza di azione, mio padre aveva fatto al meglio quello che gli avevano detto di fare. Per questo la NBC quasi si prese la colpa del mancato successo. In fondo erano stati loro ad avere scelto il soggetto tra i tre presentati da mio padre, e avevano scelto il soggetto sbagliato. Ma tutta l'enorme mole di lavoro creativo svolto per The Menagerie non poteva essere buttato via. Era un investimento economico al quale quelli della NBC non si sentivano ancora di rinunciare. Per questo, contrariamente a tutte le regole consolidate della televisione in base alle quali se fai fiasco all'episodio pilota sei finito, decisero di dare a mio padre una seconda possibilità e gli commissionarono un altro episodio pilota. Immaginatevi come mi sono sentito io, resuscitato contro ogni evidenza, quando tutti avevano detto che non c'era più alcuno scampo. Naturalmente quelli della NBC posero delle condizioni precise, soprattutto riguardo una pesante revisione degli attori e dei personaggi.