Capita anche ai migliori. Fin dai primissimi numeri la nostra rivista mensile, Delos Science Fiction, aveva adottato l'elegante numerazione a due cifre. Il primo numero si era chiamato "01", il secondo "02" e via fino allo "09". La scelta era apparsa certo meno evidente nei successivi 90 numeri, fino al numero 99, ma prima o poi doveva accadere che qualcosa avrebbe impedito di conservare questa piccolo vezzo. Ed è accaduto: domenica 7 gennaio è uscito il numero 100, tre cifre, ahinoi. Ci ha sfiorato l'idea di cambiare sistema e passare all'esadecimale, ma tornare al numero "64" sarebbe stato poco comprensibile ai più.

Pazienza, ci consoliamo con la quantità di eccellente materiale pubblicato su questo numero. Oltre a un piccolo speciale dedicato proprio alla ricorrenza centenaria - anche con un minimo di autoironia - il numero ospita uno speciale dedicato al grande Bob, lo scrittore Robert Sheckley che ha lasciato questo pianeta poco più di un anno fa.

Per gli amanti della fantascienza letteraria il 100esimo Delos offre molti altri spunti interessanti: a partire dal saggio di Giovanni De Matteo su William Gibson o da quello di Salvatore Proietti su Robert E. Howard, per continuare con le interviste con Vernor Vinge e Gianluigi Zuddas. E parlando di cinema abbiamo un'intervista di Marco Spagnoli con un regista che ha dato molto al genere e che da un po' era scomparso dalla circolazione, Paul Verhoeven, mentre Maurizio Del Santo fa una storia dei videogiochi di sf.

Tre racconti nella sezione narrativa: un flash di Silvio Sosio, un racconto di Vittorio Catani e uno di un esordiente, Giovanni Strona.

Tante cose, non si sa da dove cominciare. O forse sì: dall'editoriale del direttore di Delos Carmine Treanni. Tutto online all'indirizzo www.fantascienza.com/magazine/delos/100/.

Buona lettura.