Nei primi anni 80, durante il periodo di maggior successo delle serie animate giapponesi, andò in onda sulle reti private italiane il cartone Kyashan – La rinascita (Casshern in versione originale). A distanza di circa vent’anni, sulla scia della moda di far rivivere i personaggi dei fumetti da attori in carne ed ossa, arriva il prossimo 14 luglio nella sale italiane il film tratto dai 35 episodi di quella serie.
Kyashan – La rinascita, racconta di un futuro prossimo venturo in cui l’umanità, divisa in due fazioni, ha scatenato una guerra chimica, biologica e nucleare. La razza umana, colpita dalle nuove malattie scatenate dalla guerra, rischia seriamente l’estinzione. In questo contesto il dottor Azuma, esperto di genetica e robotica, costruisce quattro robot senzienti con la speranza di trovare una cura e aiutare il genere umano a risollevarsi. Colpiti dalla più che classica sindrome di Frankenstein, i robot si ribellano e a loro volta creano una civiltà robotica, dotandosi di un superesercito con il quale si prefiggono di sterminare la razza umana, ritenuta l’autentica malattia. In questo frangente, il dottor Azuma non trova altra soluzione che "modificare" il figlio Tetsuya, rendendolo un cyborg in grado di combattere ad armi pari con le armate robotiche e distruggere i quattro ribelli, salvando così l’umanità.
Chi si nutriva di televisione in quegli anni forse ricorderà il cartone animato dal disegno pulito e dall’atmosfera cupa, intrisa di disperazione e rassegnazione, così come ricorderà il personaggio malinconico di Kyashan, adolescente costretto a diventare eroe e salvatore suo malgrado (in questo ricorda vagamente il Peter Parker di Spiderman) e il suo fido compagno, un cane cyborg in grado di trasformarsi in una potente motocicletta e in altri veicoli. Il film, prodotto nel 2004 ma arrivato in Europa solo adesso dopo essere passato negli USA direttamente in DVD, riesce, a giudicare dai trailer, a riprodurre abbastanza bene quell’atmosfera.
Il regista Kiriya Kazuaki, proveniente dal mondo della fotografia e dei videoclip e alla sua prima direzione di un lungometraggio, mescola cyberpunk e sensibilità orientale, tecnologia alla Matrix e richiami alla cultura e ai valori tradizionali del Giappone, mantenendo in buona misura lo spirito della serie originale pur aggiornandone alcuni contenuti per renderli più in linea con le tendenze attuali nel campo della sf. Il comparto effetti speciali è di prim’ordine, com’è norma per le produzioni attuali, e si potrà vedere Kyashan fare letteralmente a pezzi con le mani i robot nemici.
Da sottolineare la fotografia del film, algida e spettrale come il mondo che vuole rappresentare. Non resta altro, quindi, che attendere il prossimo venerdì per toccare con mano quest’altra testimonianza della fantascienza in arrivo dall’estremo oriente. Queste produzioni, pur partendo normalmente da premesse abbastanza solide, non sempre sono riuscite a mantenere le attese (basti vedere lo strombazzato e in ultima analisi un po’ deludente Natural City). Che sia la volta buona? Kyashan, il ragazzo cyborg, è lì fuori a fare da baluardo contro i nemici dell’umanità. Non si può non tifare per lui…
…Un'ultima domanda: Quando arriverà il film su Goldrake?
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