Venerdì 7 luglio al banchetto organizzato dal Centro per gli studi sulla fantascienza dell'università del Kansas sono stati annunciati i vincitori dei premi John W. Campbell Memorial per il miglior romanzo e Theodore Sturgeon per il miglior racconto.
Il premio per il miglior romanzo è andato a Mindscan di Robert J. Sawyer.
Si tratta del trentottesimo premio vinto dall'autore canadese, che entrà così a fare parte di quel ristretto gruppo di autori che ha vinto tutti e tre i premi più importanti per i romanzi di fantascienza: Hugo, Nebula e Campbell: gli altri autori sono David Brin, Arthur C. Clarke, Joe Haldeman, Frederik Pohl, Kim Stanley Robinson e Connie Willis.
Sawyer ha vinto l'Hugo nel 2003 con il romanzo Hominids (La genesi della specie, Fanucci) e il Nebula con The Terminal Experiment (Killer online, Nord). E' attualmente in finale all'Hugo anche con un romanzo breve, Identity Theft (Furto di identità) che uscirà in ottobre nella collana Odissea della Delos Books.
Il premio John Campbell Memorial - da non confondere col premio John Campbell che viene assegnato insieme agli Hugo per premiare il miglior romanzo di autore esordiente - è stato fondato nel 1973 per onorare la memoria di John Wood Campbell, leggendario direttore della rivista Astounding Stories (poi diventata Analog). Il premio è stato fondato da Harry Harrison e Brian W. Aldiss.
Il romanzo di Sawyer è stato scelto tra un novero di dodici finalisti, che includevano tra gli altri opere di Stephen Baxter, David Gerrold, Ken MacLeod, Ian R. MacLeod, Charles Stross, Robert Charles Wilson. Wilson è canadese come Sawyer: gli altri finalisti contavano quattro statunitensi e ben sei britannici (di cui due scozzesi).
Sawyer era già stato finalista al premio con Calculating God (L'equazione di dio, Urania) nel 2001 e nel 2003 con Hominids.
Il premio viene assegnato da una giuria di otto esperti, che comprendeva tra gli altri Gregory Benford, James Gunn e Pamela Sargent.
Il tema di Mindscan richiama in parte quello di Furto di identità: il protagonista è un giovane scienziato che copia la sua personalità in un corpo artificiale, per fuggire dal suo corpo che sta morendo per una malattia incurabile. In seguito però viene scoperta una cura e la versione biologica del protagonista riuscirà a sopravvivere: ne nascerà una battaglia tra le due copie per il "copyright" sulla propria identità.
Nella stessa occasione è stato assegnato anche il premio Theodore Sturgeon, assegnato al miglior racconto. Il premio è andato a The Calorie Man di Paolo Bacigalupi, uscito su Fantasy & Science Fiction in ottobre. Il nome italiano non tragga in inganno, Bacigalupi è nato e cresciuto in Colorado, dove vive tuttora, anche se ha molto tempo viaggiando in Asia e in India.
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