Un appuntamento ormai consueto per gli appassionati di fantascienza è costituito dalla raccolta delle migliori storie edite nel corso dell'anno negli Stati Uniti, storie che arrivano anche in Italia, seppure con un certo ritardo.

Infatti Lo scudo di Marte è relativo ai racconti usciti nell'anno 2002, ma un piccolo ritardo non inficia la validità di un'opera, sempre che i racconti siano buoni, andiamo dunque a verificare se questo Millemondi è a un buon livello.

In Paradiso, di Bruce Sterling

Sterlig ha scritto delle ottime storie di fantascienza, ed è un autore ricco di idee, sfortunatamente sembra aver perso un po' di smalto, e questa storia lo conferma.

L'eccellente idea della coppia che si può capire solo attraverso il telefono traduttore non viene sviluppata a sufficienza, e il racconto è passabile, ma nulla di più.

Vita lenta, di Michael Swanwick

Un racconto sull'esplorazione di Titano, che cerca di innovare questo particolare ramo della fantascienza, con risultati non eccezionali, a dire il vero, dato che non dice nulla di nuovo, anche se potrebbe piacere ai cultori del genere.

Poemi dei Knapsack, di Eleanor Arnason

Originale racconto su un poeta alieno, formato da otto corpi e con tre sessi, piacevole ma più fantasy che fantascienza.

Una storia su Dorado, di Geoffrey A. Landis

Una storia d'amore molto triste, e complicata dagli effetti temporali causati da una serie di buchi neri vicino ai quali si trova un porto spaziale, fantascienza hard di buona fattura.

Celacanti, di Robert Reed

Una storia ambientata in un lontano futuro, quando ormai l'umanità si è diffusa in una miriade di ambienti, adattando la propria forma e le proprie abitudine.

L'idea è buona, ma il racconto non mi ha convinto appieno.

Correzione di volo, di Ken Wharton

Questo racconto è basato sull'idea dell'ascensore spaziale, un cavo che collega la superficie con una stazione orbitante, ma il problema scientifico è solo un pretesto per la vicenda umana dei protagonisti.

Scarpe, di Robert Sheckley

Ironico e divertente questo racconto del grande Bob Sheckley, uno dei maestri del genere, che stavolta racconta come anche un paio di scarpe possono rappresentare un problema.

Specialmente se dotate di intelligenza e un po' impiccione.

Il colpo dei diamanti, di Charles Sheffield

Un racconto, breve ma decisamente buono,  basato su un'idea che Sheffield aveva già utilizzato per l'oceano del pianeta Limbo, vista sotto una luce leggermrnte diversa.

Le stagioni degli Ansarac, di Ursula K. Le Guin

Un racconto tipico della scrittrice americana, ma non molto convincente, l'idea di una razza che migra seguendo le stagioni di un anno ventiquattro volte più lungo di quello terrestre non viene sorretta da una trama abbastanza vigorosa.

Poche parole gentili per A.E. Van Vogt, di Richard Chwedyk

Una poesia in omaggio di una delle più grandi figure della fantascienza, nel momento del conferimento del Grand Master Award.

Aureola, di Charles Stross

Questo racconto parla di una bambina decisamente speciale, Amber, che cerca di sottrarsi alle cure opprimenti della madre sfruttando i suoi talenti nello spazio.

Un racconto pieno di idee ma lontano dalla perfezione.

Ho visto la luce, di Terry Bisson

Un racconto che ha parecchi punti di contatto con Sentinella, di A. C. Clarke, ma che viene svolto da Bisson in modo molto originale, con un finale sorprendente.

Un giorno tranquillo alla galleria, di A. M. Dellamonica

L'arte potrebbe unire culture molto diverse, ma potrebbe causare anche terribili motivi di scontro, come viene egregiamente raccontato in questa storia ambientata in una galleria d'arte aliena.

Ailoura, di Paul Di Filippo

Rivisitazione di una famosa fiaba in chiave fantascientifica questo racconto non è affatto male.

Se volete provare a scoprire da soli di che fiaba si tratta non leggete l'introduzione.

I nomi di tutti gli spiriti, di J. R. Dunn

Il racconto ci descrive la vita e le abitudini delle "Scimmie della polvere", una squadra di minatori che cerca fortuna tra le pericolose ricchezze della nube di Oort,

Un'indagine, fatta per scoprire come mai uno di loro è sopravvissuto a un terribile viaggio nel vuoto interplanetario, porterà a una fantastica scoperta.

Nonna, di Carol Emshwiller

Un piacevole racconto su una nonna che ha concluso la carriera da super eroina e la nipote, priva di qualsiasi talento speciale ma ricca di qualità del tutto normali.

Neve nel deserto, di Neal Asher

Una storia vecchio stile, che strizza l'occhio al western, su un pianeta desertico dove la vita è davvero dura.

Il racconto è ben scritto e, sebbene non dica nulla di nuovo, si legge con piacere.

Singleton, di Greg Egan

Non all'altezza di altri racconti del bravo scrittore australiano, anche se la storia ha parecchi spunti intereressanti.

Il fatto che Egan presupponga che la seconda guerra contro l'Iraq non sia avvenuta rende datato questo racconto, sebbene abbia solo quattro anni.

Geropodi, di Robert Onopa

Un racconto umoristico su un nuovo soggetto legale formato da più persone, decrepite ma ancora terribilmente pericolose.

L'aldilà, di Jack Williamson

Un racconto senza infamia e senza lode, scritto da un maestro della fantascienza che riesce ancora a non sfigurare in mezzo alle nuove generazioni.

Gli scudi di Marte, di Gene Wolfe

Chissà quanti racconti e romanzi sono stati ambientati su Marte, questo racconta la solitudine di due bislacchi abitanti di una città morta, ancora impegnati a far funzionare un impianto di terraformazione.

Violazione di brevetto, di Nancy Kress

Forse se nell'introduzione non si fosse paragonato questo racconto in forma epistolare alle migliori opere di Pohl e Kornblluth avrei giudicato meno severamente questo racconto.

Ma, dato che è stato fatto, affermo che è il peggiore dell'intera antologia.

La cittadella silente della sacerdotessa marziana, di Michael Moorcock

Un dichiarato omaggio alla grande scrittrice Leigh Brackett, un racconto che richiamerà dolci ricordi agli appassionati di vecchia data.

Ma che forse non dispiacerà anche ai più giovani.

Che dire, in definitiva, di questa antologia?

La prima cosa, cattiva, che mi viene in mente è che si sarebbero potute tagliare un centinaio di pagine e il risultato sarebbe stato molto migliore.

In effetti ci sono alti e bassi, inevitabili in qualsiasi antologia, ma alcuni racconti sono decisamente troppo scarsi per poter essere inseriti tra i migliori dell'anno.

Così com'è il volume raggiunge a stento la sufficienza, anche se alcuni racconti meritano davvero di essere letti, purtroppo i due curatori non si sono dimostrati completamente all'altezza.