Tutto è cominciato con una provocatoria domanda del mensile gay americano The Advocate, che sul numero di maggio faceva una panoramica delle nuove uscite cinematografiche titolando in copertina: Quant’è gay Superman? Dall’uomo d’acciaio agli X-Men i film dell’estate esibiscono un intrepido spirito “gayo”. Lo strillo d’apertura della rivista è rimbalzato su internet creando una specie di effetto valanga, al punto di essere ripreso e gonfiato dalla carta stampata e dalle TV d’oltreoceano sino a diventare una caso mediatico di una certa proporzione. In Italia anche un quotidiano eccellente come il Corriere della Sera ha ripreso l’argomento, con qualche goffaggine per la verità, confondendo l’outing col coming out e sostenendo che il magazine chiedesse a Superman di svelare cioè “la sua natura omosessuale”, cosa che proprio non c’entrava niente. Tutta pubblicità gratuita per il film magari, comunque il regista Bryan Singer dell’attesissimo Superman Returns, gay dichiarato da anni, nei giorni scorsi ha voluto precisare che “Superman è probabilmente il personaggio più eterosessuale di tutti i film che ho fatto. Non penso proprio che sia gay.” Al massimo si può parlare, per Singer, di “un’icona molto romantica” con una punta di vulnerabilità che lo rende forse ancora più attraente e interessante.
Alla rivista stessa nel numero appena uscito si sono detti stupiti di tutto il risalto che è stato dato al loro quesito, precisando tra l’altro che, ironicamente, il loro articolo non ha mai suggerito che Superman fosse gay, quanto piuttosto che le vite segrete dei supereroi risuonino profondamente nei giovani gay e lesbiche, che devono spesso nascondere importanti cose su se stessi, sulla loro individualità. La rivelazione che un altro personaggio a fumetti di casa DC Comics, Batwoman, l’alter ego femminile di Batman, nel suo nuovo corso sarà lesbica ha incrementato ulteriormente tutta la bolla mediatica. Non che tutto questo abbia importanza alla fine. I supereroi proteggono la cittadinanza, un po’ come fanno le forze dell’ordine, o i pompieri. Se la vostra casa andasse a fuoco e intervenisse a salvarvi un vigile del fuoco cambierebbe qualcosa sapere che vive con un altro uomo anziché con una donna?
Tornando a Singer è giovane e intelligente quanto basta per non voler giocare al gioco del “meglio non dirlo perché potrebbe danneggiare la mia carriera” che ha afflitto per decenni il mondo del cinema che ruota intorno a Hollywood. Tant’è che ha già annunciato che il suo prossimo film, The Mayor of Castro Street, non solo sarà una pausa dal cinema dei supereroi che ovviamente gli piace e che l’ha reso famoso, bensì un film d’impegno sociale ispirato alla vicenda di Harvey Milk, uomo politico apertamente gay californiano che fu assassinato, insieme al sindaco di San Francisco George Moscone, da un fanatico omofobo. Era il 1978, l’anno in cui il Superman di Richard Donner spiccava il volo sugli schermi.
Superman Returns esce in gran parte del mondo tra fine giugno e metà luglio. In Italia è atteso per il 1 settembre.
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