Dei quindici anni e più di X-Men all’arrembaggio di PC e console, non tutti sono comunque da dimenticare. Per divertirsi, non serve nemmeno andare tanto indietro nel tempo. Ad esempio, nell’autunno del 2005 sempre Activision ha pubblicato per PC e console X-Men Legends II: L’era di Apocalisse, secondo titolo di una serie di videogame di azione con elementi ruolistici che rende giustizia al fumetto. Sono i comic e non i film la fonte prima di ispirazione del gioco, il cui terzo episodio, atteso entro fine


I fondamentali di X-Men Legends rievocano un’altra serie di videogiochi per PC, che rappresenta la vetta della produzione supereroistica digital interattiva: Freedom Force. Frutto dell’ingegno di Irrational Games, in due episodi - Freedom Force del 2002 e Freedom Force vs the Third Reich del 2005 - gli autori hanno attraversato gli stilemi della golden e della silver age del fumetto americano, in un sapiente omaggio che ai protagonisti conosciuti sui comic Marvel e DC sostituisce maschere facilmente riconducibili ai loro archetipi. Non ci sono ufficialmente gli X-Men né i Vendicatori, ma li si ritrovano tutti comunque sotto mentite spoglie e, chi lo desidera, può scaricare da internet le copie fedeli dei suoi idoli o costruirle personalmente, con un pratico sistema di creazione dei personaggi. Oltre al divertimento delle avventure pensate dagli sceneggiatori di Irrational Games, magnificamente scritte e disegnate con ironia, Freedom Force risalta per una naturale predilezione per il multiplayer, esplicitata dall’opportunità di ideare le proprie storie, da vivere e condividere online assieme agli amici. È però il senso di avere tra le mani davvero una squadra di Meraviglie l’eccezionalità di questa serie di videogiochi, di cui si vocifera sia in cantiere un terzo capitolo, dedicato alla modern age, e cioé ai comic degli anni ’70. Grazie a un mondo realmente plasmabile e interagibile alla mercé del giocatore, si riesce a pensare da supereroi e non, come spesso accade, restare imbrigliati con la fantasia nelle maglie di un progetto ludico opprimente che, dopo avergli fatto fare incetta di nemici e distruggere montagne, costringe Hulk a chinare il capo di fronte a una porta di acciaio o uno steccato come tanti altri. In Freedom Force invece chi si suppone ne abbia le capacità, può tranquillamente sfruttare lo scenario come i suoi poteri gli permettono di credere e, di conseguenza, di fare: sradicare lampioni e usarli come mazze da baseball, superare grattacieli con un balzo o farli crollare con un pugno. Curiosamente, pur mantenendosi molto lontano da X-Men: Conflitto finale, ora che il film è nelle sale si scopre che anche Freedom Force vs the Third Reich ha dei punti di contatto con il lungometraggio, anticipando – in un viaggio che ricorda anche la Svastica sul sole di Philip K. Dick - la tematica della Fenice.
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