Indossare l'esterno modulandolo sul proprio umore. Indossare l'interiore, potremmo sintetizzare maggiormente ed efficacemente.

La novità uscita dal concorso “Web for the future", organizzato dall'internet company O-one - in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia e con Macromedia – è geniale, anche se ideologicamente semplice: utilizzare una T-shirt (anzi, una E-T-shirt) per far comparire del testo variabile sulla maglietta che si indossa; il testo verrebbe aggiornato tramite un collegamento, senza fili, a un PC.

Questo significa che potremmo trasformarci in blog (diari online che rappresentano la quotidianità per molti utenti Internet) ambulanti e che si potrà mettere sulla propria maglia un post (ovvero un pensiero, ovvero l'equivalente dell'unità minima indirizzabile per i blog) ogni volta che si desidererà aggiornare la visione che gli altri hanno di noi, “stampando” magari che si è tristi, o preoccupati, o che si sta attendendo un esito di una partita o, meglio ancora, imprimendo frasi scherzose per attirare l'attenzione di una persona che si è appena incontrata. Sarà possibile, ovviamente, copiare dalla Rete e incollare sulla speciale maglietta immagini particolari, magari l'ultima foto di una galassia o le prodezze acrobatiche di un calciatore immortalate nella partita di ieri; oppure, ancora, si potrà diventare un volantino che va tra la gente a portare un messaggio pubblicitario, variabile in funzione del contesto in cui ci si trova.

Tecnicamente, il tutto funziona tramite display elasticizzati – tessuti, alla fine – che sono già in commercio, capaci di sfruttare le potenzialità del collegamento senza fili. Inventore di tutto questo geniale processo è un iraniano, Faraz Soleymani, che sarà premiato all'Università di Reggio Emilia il 19 maggio.