Alla Deepcon uno degli spazi di discussione è stato dedicato, al venerdì, a un incontro tra le varie realtà del mondo delle fanzine. Presenti Andrea Jarok per Avatar e Silvio Sosio in qualità di esperti, e i "connettivisti" Sandro Battisti e Giovanni De Matteo per Next insieme a Emilio Di Gristina per Fondazione.

Per non ripeterci, e soprattutto condividere quei momenti con chi non c’era, abbiamo chiesto all’amico Enrico Di Stefano di tracciare una breve storia della rivista.  “Fondazione nasce nel 2001 per l'iniziativa di un gruppo di appassionati catanesi. In modo particolare  sono Claudio Chillemi e Enrico Di Stefano a gettare le basi del progetto e a svilupparlo negli anni successivi. Ai due si affiancano Antonino Di Mari, collezionista e profondissimo conoscitore della fantascienza letteraria, e Rosaria Leonardi, fan di Star Trek. All'inizio si valuta la possibilità della creazione di una webzine, ma l'idea viene presto scartata in favore della "opzione cartacea". A pesare in modo determinante sulla scelta, è l'esperienza di ZAP (fanzine del fumetto assai apprezzata negli anni '90) della quale Claudio Chillemi era stato uno dei redattori.

Fondazione eredita da ZAP il formato A4 e l'impostazione dei testi su due colonne. Il numero di prova, lo zero, appare il 4 agosto del 2001: 24 pagine in bianco e nero. La fanzine suscita immediato interesse e riceve un'accoglienza positiva nel fandom. Dopo appena due anni di vita, nel 2003, è finalista al Premio Italia. Ben presto però - complici le frequenti partecipazioni dei redattori alle convention nazionali e la posta elettronica - la rosa dei collaboratori si allarga e finisce per comprendere alcuni dei più bei nomi della fantascienza di casa nostra. Viene meno, quindi, la connotazione geografica: Fondazione diventa una fanzine d'interesse nazionale; la redazione rimane siciliana - nel frattempo si è aggiunto il palermitano Emilio Di Gristina - più che altro perchè risulta imprescindibile l'esistenza di un gruppo di lavoro capace di farsi carico della realizzazione "fisica" della rivista.

Fondazione, pur restando una pubblicazione amatoriale, non rinuncia a portare avanti una ben precisa linea editoriale: trattare la fantascienza in tutte le sue forme espressive, anche le meno conosciute, per studiarne l'evoluzione da genere letterario popolare a caposaldo dell'immaginario collettivo. Questo impegno richiede uno "spazio" sempre maggiore con il conseguente aumento del numero delle pagine: dalle 24 del 2001, si passa alle 48 nel 2003 e si arriva a 60 nel 2005.

Il progetto trova eco assai favorevole nel fandom che, nel 2006, assegna a Fondazione il Premio Italia.