Ho provato quattro volte a leggere Distress ma alla fine ho gettato la spugna. Purtroppo spesso la letteratura di genere si ferma all'idea, al teorema, ignorando tutto il resto, che invece è fondamentale per acchiappare il lettore tiepidamente appassionato. A me non importa della teoria scientifica. Mi dico: 'sta cosa è teoricamente fattibile in un prossimo futuro? Se sì, ok. L'importante è che le teorie utilizzate abbiano poi coerenza in tutta l'opera. Ho anche provato a inserire qualche spiegazione scientifica in Painlog, ma più che altro come fumo negli occhi dei lettori. Per quanto mi riguarda puoi anche ambientare un romanzo in un assurdo mondo di patate senzienti, basta che mi catturi, sia come trama che come stile. Come autori di genere adoro William Gibson, Neal Stephenson e Richard K. Morgan. Loro sì, che uniscono idee intriganti a un linguaggio innovativo. Un romanzo mi deve divertire. A questo punto, mi si può legittimamente chiedere: allora perchè scrivi fantascienza? Risposta: perché Painlog è il romanzo di fantascienza che mi sarebbe piaciuto comprare in libreria, e leggere.

Quanto hai trasposto di te nel protagonista Kaine?

Luca Zaffini
Luca Zaffini

Fortunatamente poco o nulla. E' inevitabile un certo coinvolgimento con il protagonista, ma ho calcato la mano su molti aspetti sgradevoli del brasiliano. Diciamoci la verità, spesso Kaine è troppo diretto, un po' stronzo o cinico. Ma appare così solo a chi lo incontra per la prima volta... poi cambiano idea e ne apprezzano i pregi. Forse un po' di questo è passato per osmosi da me a lui. Come lui pratico Muay Thai, boxe thailandese. Come lui, sono agnostico. Tutto qui. Tanto per usare la banale frase cinematografica: "ogni riferimento a persone o fatti realmente... ecc. ecc. è casuale."

Ti dicono nulla i nomi di Jim DiGriz e di Miles Vorkosigan?

Mai sentiti.

Tu ti occupi anche di occultismo. Puoi spiegarci come?

Tutto ciò che leggo è a fini di ricerca. E anche nell'ambito dell'occultismo strizzo l'occhio a teorie e correnti bizzarre, strampalate, postmoderne, talmente folli che potrebbero sembrare anche vere. Una di queste correnti è il Chaos Magick. Mi è molto simpatico, i maghi del chaos sono dotati di enorme autoironia, tanto che uno dei loro rituali di scongiuro implica la risata: "banish with laughter". Il Chaos magick avrà un'enorme peso nel mio secondo romanzo, perché mi consentirà di fare un po' quel cavolo che voglio, pur ambientandolo in mondo attuale "realistico".

Ti piacciono i giochi di ruolo?

Certo! In effetti ho sempre esercitato la fantasia con questo tipo di intrattenimento intelligente, sin dai 15 anni con i classici Dungeons & Dragons, Cyberpunk 2020. Poi mi sono orientato sul genere horror: Kult, soprattutto, era il mio preferito. Mi divertivo molto a creare storie che facevano venire la pelle d’oca ai miei amici… la tensione era palpabile.

Cosa stai preparando al momento per le stampe?

Sto finendo un romanzo che è in lavorazione dal 2000. Mi perseguita. Si tratta di un horror/thriller urbano, ambientato in Italia in tre storie parallele: 1963, 2000, 2006. Non è fantascienza, né fantasy... o meglio è entrambi. Godrà di ambientazioni visionarie e di idee balorde, come al solito. Occultismo, investigazioni, storie d'amore e una spruzzatina di guerra nucleare, tanto per rendere il tutto più piccante. Ho anche diverse idee per il successivo romanzo, il terzo, e di questo terrei a ringraziare la mia amica Francesca che ha subìto una mia seduta di brainstorming su MSN. Sostanzialmente, ha assecondato un pazzo.Poi ho iniziato un romanzo dark fantasy. Ma per finirlo, aspetterò che passi la moda del fantasy, e che Harry Potter muoia di vecchiaia.

Il romanzo Painlog è acquistabile sul Delos Store all'indirizzo www.delosstore.it/delosbooks/scheda.php?id=21028